Finanza di progetto, cessione di azienda e continuità nel possesso dei requisiti

Nella procedura di finanza di progetto, così come in tutte le procedure concorsuali, risponde all'interesse pubblico che, nella fase successiva all'individuazione del promotore, il concorrente, prima, e l'aggiudicatario, poi, mantenga per tutta la durata della procedura, ed anche nella fase esecutiva dell'opera, i requisiti documentati al momento della partecipazione, per evitare che un operatore economico si trovi a realizzare l'opera quando, per vicende sopravvenute, non dia più affidamento sulle capacità tecnico professionali che avevano consentito l'aggiudicazione a suo favore (principio di continuità dei requisiti generali e speciali richiesti).

In virtù di quanto previsto dall'art. 51 del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 - applicabile all'istituto della finanza di progetto ai sensi del successivo art. 152, in quanto compatibile con la sua disciplina - risponde ad un principio di leale collaborazione, oltre che di legittimo affidamento che l'amministrazione ripone nella correttezza dei concorrenti, l'onere per l'operatore economico aggiudicatario del contratto, qualora dismetta l'intero apparato aziendale indispensabile alla realizzazione dell'opera, di consentire all'amministrazione di stipulare il contratto con il cessionario, effettivo titolare dell'azienda.

A ciò consegue che nel caso di modifiche soggettive, successive all'aggiudicazione ma precedenti la stipulazione, all'atto della stipulazione del contratto (o della convenzione nel caso della finanza di progetto) dovrà intervenire il cessionario e non il cedente, cui, poi, sarà consentito subentrare nella posizione del dante causa ove ne sia accertato il possesso dei requisiti; pertanto, in tale situazione la comunicazione della cessione deve intervenire prima della stipulazione del contratto.