L’intervento in autotutela della stazione appaltante

Redazione Scientifica
14 Novembre 2018

La correttezza del procedimento di autotutela deve essere vagliata alla luce delle coordinate che si ricavano dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, che, com'è noto, onera l'amministrazione di esporre le ragioni di...

La correttezza del procedimento di autotutela deve essere vagliata alla luce delle coordinate che si ricavano dall'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990, che, com'è noto, onera l'amministrazione di esporre le ragioni di interesse pubblico che giustificano il ricorso all'autotutela e che non possono esaurirsi nella mera volontà di ripristinare la legalità violata. L'ampiezza di tale onere è peraltro proporzionale alla consistenza dell'affidamento maturato in capo al beneficiario del provvedimento annullato d'ufficio, nel senso che maggiore è il tempo trascorso dall'emanazione di quest'ultimo, più pregnante è l'obbligo dell'amministrazione di motivare in ordine all'esistenza di un interesse pubblico al ritiro, prevalente su quello del soggetto privato alla conservazione dell'atto (per tutte, cfr. Cons. Stato, sez. III, 16 gennaio 2018, n. 214).

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