La dichiarazione di regolarità sulle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili deve essere congruamente comprovata

Redazione Scientifica
13 Luglio 2018

Ai sensi dell'art. 17 della l. 12 marzo 1999, n. 68 “le imprese, sia pubbliche sia private, qualora partecipino a bandi per appalti pubblici o...

Ai sensi dell'art. 17 della l. 12 marzo 1999, n. 68 “le imprese, sia pubbliche sia private, qualora partecipino a bandi per appalti pubblici o intrattengano rapporti convenzionali o di concessione con pubbliche amministrazioni, sono tenute a presentare preventivamente alle stesse la dichiarazione del legale rappresentante che attesti di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, pena l'esclusione”.

Il calcolo del contingente del personale dipendente, rilevante per stabilire l'entità della quota di riserva, è disciplinato dall'art 4, comma 1, della l. n. 68 del 1999 che dispone: “Agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere, sono computati di norma tra i dipendenti tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato. Ai medesimi effetti, non sono computabili: […], i soci di cooperative di produzione e lavoro […]. Restano salve le ulteriori esclusioni previste dalle discipline di settore. Per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato parziale si applicano le norme contenute nell'art. 18, comma secondo, della legge 20 maggio 1970, n. 300, come sostituito dall'art. 1 della l. 11 maggio 1990, n. 108”.

L'onere della prova inerente l'identificazione dell'esatto numero dei dipendenti non soci occupati al momento del termine di scadenza per la presentazione dell'offerta (26 luglio 2013), incombe sul concorrente in relazione al quale è stata posta in dubbio la sussistenza del requisito da parte di altro competitor, il quale deve dimostrare a quella data di aver meno di 15 dipendenti. A tal fine non è peraltro sufficiente la mera produzione del libro soci e del Libro Unico del Lavoro, trattandosi di dati che provengono direttamente dal dichiarante (e nella sua esclusiva disponibilità) che devono essere prodotti in forma certificativa idonea a comprovare (anche, mediante appositi elenchi nominativi) quanti e quali sono i dipendenti non soci al momento della presentazione dell'offerta.

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