Risarcimento per mancata aggiudicazione

Redazione Scientifica
04 Dicembre 2018

Poiché presupposto del risarcimento è il diritto o la chance di aggiudicazione, non può ritenersi estraneo al perimetro del giudizio, ma invece assume piena rilevanza il possesso da parte dell'impresa ricorrente dei requisiti di partecipazione...

Poiché presupposto del risarcimento è il diritto o la chance di aggiudicazione, non può ritenersi estraneo al perimetro del giudizio, ma invece assume piena rilevanza il possesso da parte dell'impresa ricorrente dei requisiti di partecipazione, anche in mancanza di un provvedimento di esclusione o di un gravame volto a far valere la carenza di detti requisiti. In particolare, in tema di risarcimento per mancata aggiudicazione di un servizio di progettazione, l'indagine del giudice in ordine al suddetto profilo della fattispecie risarcitoria, oltre ad essere imprescindibile, in quanto propedeutico alla compiuta ricostruzione dell'illecito aquiliano, non è impedito dal fatto che né l'Amministrazione in sede di autotutela, né il giudice amministrativo in sede di esame dell'eventuale ricorso incidentale che avrebbe potuto essere proposto dall'impresa originariamente aggiudicataria, ha portato il suo esame sugli ipotetici vizi inficianti il progetto. Quanto al primo aspetto, invero, trattandosi di verificare, ai fini della compiuta formulazione del giudizio di “spettanza”, se l'impresa agente con azione risarcitoria avesse effettivamente titolo all'aggiudicazione, il sindacato del giudice amministrativo non si sovrappone ad alcuna determinazione assunta sul punto dall'Amministrazione (bisognevole in quanto tale di essere preliminarmente rimossa dalla medesima in via di autotutela), ma ha la funzione di ricostruire, quoad iudicium, il tratto di azione amministrativa non realizzatosi sul versante sostanziale.

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