L’atto privo di firma digitale è irregolare e deve essere sanato dal ricorrente
04 Marzo 2019
Il fatto. M.E.G. ricorreva innanzi al T.A.R. Lazio domandando l'annullamento del decreto del Ministero dell'Interno di rigetto dell'istanza per la concessione dello status di cittadino italiano, notificato in data 2 ottobre 2018. Mancanza della firma digitale. Il Tribunale rileva che il ricorso presentato dal richiedente lo status di cittadino, soggetto alla disciplina del processo telematico di cui alla legge n. 197/2016 e al D.P.C.M. n. 40/2016, presenta profili di non conformità alla normativa poiché l'atto introduttivo del giudizio non risulta sottoscritto con firma digitale ma solo autografa.
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