Valutazione di congruità ed onere motivazionale

Redazione Scientifica
07 Marzo 2019

E' ben vero che l'orientamento giurisprudenziale richiede una motivazione specifica ed analitica nel caso che l'offerta venga giudicata non congrua, mentre ammette che la motivazione favorevole...

E' ben vero che l'orientamento giurisprudenziale richiede una motivazione specifica ed analitica nel caso che l'offerta venga giudicata non congrua, mentre ammette che la motivazione favorevole possa essere esternata con riferimento alle giustificazioni presentate dal concorrente. Ciò, tuttavia, presupponendo che, in ordine a specifici rilievi o esigenze di approfondimento, siano state date specifiche argomentate giustificazioni, e quindi dal richiamo adesivo si possa comprendere il percorso logico che supporta il giudizio.

Ciò non vale nel caso in cui le giustificazioni consistono in sostanza in mere tabelle di esposizione delle voci di costo, in quanto dal procedimento di verifica dell'anomalia non è possibile trarre elementi realmente giustificativi sulla completezza e congruità dei costi, ma soltanto informazioni su quella che, secondo l'offerente, sarebbe la struttura dei costi sottesi all'offerta.

Nella prospettiva indicata dalla giurisprudenza, qualora il procedimento di verifica dell'anomalia non mostri risultati esaustivi per confutare le censure sottoposte al vaglio del giudice, la valutazione di esse, vale a dire dell'anomalia dell'offerta, può avvenire in giudizio, attraverso il confronto delle posizioni delle parti.

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