Condizioni e presupposti di ammissibilità dell’eterointegrazione del bando di gara

Redazione Scientifica
22 Marzo 2019

L'eterointegrazione della legge di gara (ha come necessario presupposto ed) opera quando è accertata la sussistenza di una “lacuna” in essa, o nella normativa precedente che la regola...

L'eterointegrazione della legge di gara (ha come necessario presupposto ed) opera quando è accertata la sussistenza di una “lacuna” in essa, o nella normativa precedente che la regola (va), ovvero nel caso in cui la Stazione Appaltante abbia omesso di inserire nella disciplina di gara elementi previsti come obbligatori dall'ordinamento giuridico, analogamente a quanto avviene nel diritto civile ai sensi degli artt. 1374 e 1339 c.c., colmandosi così, in via suppletiva, le eventuali lacune del provvedimento adottato dalla Stazione Appaltante, altrimenti violandosi il pari principio di tassatività delle cause di esclusione. Dunque, non può essere l'interprete a eterointegrare il bando sulla scorta di soggettive valutazioni in ordine all'incisione o meno della tutela dell'affidamento delle imprese partecipanti, del principio di certezza e di buon andamento, che andrebbero invece scossi e incisi proprio in virtù della modifica in corso di gara delle regole di partecipazione a cui si erano conformate le imprese concorrenti presentando la relativa offerta. La valutazione in questione sulla eterointegrazione del bando, dunque, non può essere effettuata “a posteriori”, giustificando l'applicazione di ogni modifica normativa intervenuta successivamente all'adozione del bando.

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