Affidamento del minore: il percorso terapeutico imposto al genitore viola il diritto di autodeterminazione
29 Luglio 2019
Il caso. Nell'ambito di una controversia tra due genitori per l'affidamento della figlia minore,veniva prescritto alla madre di intraprendere con urgenza un percorso psicoterapeutico per superare le criticità emerse nel rapporto con la figlia. La Corte d'Appello di Perugia confermava il provvedimento e la presa in carico della minore da parte del servizio di neuropsichiatria infantile. Avverso tale decisione la madre propone ricorso per Cassazione.
Prescrizione terapeutica viola l'autodeterminazione. La S. C. ha già avuto modo di affermare che la prescrizione ai genitori di un percorso psicoterapeutico individuale e di un altro percorso di sostegno alla genitorialità per entrambi comporta comunque un condizionamento, anche se non fosse ritenuta vincolante (Cass. civ. 13506/2015). Nel caso di specie ritiene la decisione assunta dai giudici del merito innegabilmente in contrasto con gli artt. artt. 13 e 32, comma 2, Cost. posto che «mentre l'intervento per diminuire la conflittualità, richiesto dal giudice al servizio sociale, è collegato alla possibile modifica dei provvedimenti adottati nell'interesse del minore, quella prescrizione è connotata dalla finalità, estranea al giudizio, di realizzare la maturazione personale delle parti, rimessa esclusivamente al loro diritto di autodeterminazione». Pertanto, deve essere annullato il decreto con cui il giudice, abbia imposto alla madre di intraprendere un percorso psicologico di sostegno alla genitorialità, è infatti innegabile la lesione del diritto all'autodeterminazione. In conclusione, la Corte accoglie il ricorso e cassa il provvedimento impugnato con rinvio alla Corte d'Appello di Perugia in diversa composizione per un nuovo esame della vicenda. |