Nota di Iscrizione a ruolo: Controdeduzioni ed appello incidentale

Aurelio Parente
30 Luglio 2019

Scheda tecnica per la compilazione della Nota di Iscrizione a Ruolo nel caso di Controdeduzioni e appello incidentale.
1. Scheda di riepilogo

Il SIGIT offre una specifica modalità di deposito telematico, mediante uno strumento web di upload dei contenuti (atto introduttivo e documenti ad esso allegati), che caratterizza in senso forte il PTT e lo distingue dal modo operativo di altri modelli di processo telematico ad oggi vigenti.

Questa modalità di gestione del deposito telematico viene utilizzata anche per le CONTRODEDUZIONI CON CONTESTUALE PROPOSIZIONE DI APPELLO INCIDENTALE da realizzarsi per la parte resistente, che mediante il deposito di detto atto in Segreteria si costituisce nel giudizio di secondo grado, in maniera successiva, cronologicamente, rispetto all'appello principale avanzato dalla soccombente in primo grado e versando il Contributo Unificato Tributario (CUT).

Nel presente articolo verrà portata maggiore attenzione al caso in cui la Parte Resistente si costituisca nel giudizio di secondo grado a mezzo difensore abilitato.

Anche per queste casistiche, la funzionalità del SIGIT trova applicazione attraverso la Nota di Iscrizione a Ruolo (NIR – Ricorso – Altri Atti) che passa dall'essere un mero strumento di carattere amministrativo al mezzo di invio telematico attraverso cui sono veicolate tutte le informazioni inerenti il deposito ed i file relativi a ciò che si intende trasmettere alla Segreteria della Commissione Tributaria.

Come debitamente evidenziato dalla dottrina, la scelta di questo modello consente una netta riduzione degli adempimenti posti in capo della Segreteria, poiché attraverso la compilazione via web è l'utente stesso ad inserire i dati relativi al proprio deposito ed effettuare l'invio di quanto successivamente inserito nel fascicolo telematico.

Lo svolgimento dei controlli da parte del sistema medesimo consente altresì di fornire una verifica circa la sussistenza dei requisiti previsti dal sistema ed escludere file infettati da virus ed evidenziare la sussistenza di anomalie qualora il deposito riguardi formati non consentiti dal sistema.

2. Accesso al Processo Tributario Telematico

In via preliminare rammentiamo che la procedura di deposito, che avviene nel rispetto del Dlgs. 546/1992, regolamentata dagli artt. del Regolamento PTT e dal DD 04/08/2015, e si svolge mediante l'accesso al PTT dal Portale della Giustizia Tributaria:

https://www.giustiziatributaria.gov.it/gt/processo-tributario-telematico-ptt-sigit

ed in particolare all'indirizzo dedicato all'accesso al Processo Tributario Telematico:

https://www.giustiziatributaria.gov.it/gt/web/guest/avvioptt

tramite il pulsante “Accedi al PTT

Dopo aver inserito l'UserID e la Password come precedentemente comunicati dal S.I.Gi.T., (si veda al riguardo l'articolo n.1 “Registrazione al S.I.Gi.T.”) sarà possibile entrare nel sistema per fruire della funzionalità della Nota di Iscrizione a Ruolo – NIR ai fini del deposito.

Risulta altresì possibile l'impiego del sistema SPID per l'identificazione; in alcuni casi, tuttavia, tale tipologia di accesso ha generato dei minimi conflitti interni con alcuni browser, per cui si consiglia sempre di verificare l'aggiornamento del proprio browser all'ultima versione rilasciata.

Inseriti i dati di accesso, si visualizzerà la seguente schermata principale:

Dalla schermata di accesso al S.I.Gi.T. è possibile usufruire delle seguenti funzioni e servizi:

  • Accedere alla sezione di Compilazione ed Invio NIR
  • Completare NIR incomplete ed interrogare NIR già validate
  • Compilare o completare la NIR web per successivo deposito cartaceo
  • Ricercare NIR già depositate
  • Accedere al «Telecontenzioso» per consultare i fascicoli depositati
  • Utilizzare il servizio di verifica e conversione file tiff e pdf
  • Richiedere l'accesso temporaneo al fascicolo senza essersi costituiti
  • Effettuare il pagamento del CUT a mezzo del sistema Pago PA
  • Prenotare un appuntamento presso una Commissione Tributaria
  • Consultare l'Assistenza da remoto attraverso il numero verde o online
3. Nota Iscrizione Ruolo – Depositi in CTR di secondo grado - Controdeduzioni ed Appello Incidentale

L'atto di Controdeduzioni ed Appello incidentale rientra nelle tipologie di depositi in CTR di secondo grado.

Il tipo di deposito è parametrato sulle specifiche delle Controdeduzioni all'appello e consiste in una tipologia di invio telematico mediante un sistema semplificato rispetto ad altre tipologie di atto (ricorso ed appello, in particolare); si distingue tuttavia dal deposito delle Controdeduzioni in appello dalla presenza di alcuni aspetti specifici del deposito e segnatamente dalla Scheda correlata al versamento del CUT.

Effettuata la prima selezione, relativa alla CTR di riferimento individuabile nel menu collocato sulla parte destra dello schermo, il sistema suggerirà il completamento del secondo menu a tendina, individuando nell'area di riferimento della tipologia di deposito le CONTRODEDUZIONI e APPELLO INCIDENTALE.

In pratica

L'inizio della procedura guidata di immissione dati nella NIR inizia sin dalla prima schermata, con l'immissione:

  • del riferimento della CTR che si intende adire;
  • della tipologia di deposito che intendiamo attivare;
  • la selezione della tipologia Controdeduzioni e Appello incidentale non prevede ulteriori richieste e non è previsto, a differenza del ricorso, un terzo campo.

Il sistema di selezione a campi chiusi (menu a tendina, non compilabile) è fondamentale per evitare erronee compilazioni dei nominativi delle località, delle tipologie di depositi e di procedimenti, evitando che il compilante debba andare a ricercare all'esterno del sistema ciò che gli occorre conoscere.

Effettuata la prima selezione, il sistema in analogia con quanto avviene per il primo grado, suggerirà il completamento del secondo menù a tendina, individuando quattro aree di riferimento per il deposito:

a) “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali”;

a) “controdeduzioni”;

b) “controdeduzioni ed appello incidentale”;

c) “altri atti e documenti”.

La voce “controdeduzioni ed appello incidentale” oggetto di una specifica voce è caratterizzante, come detto, delle tipologie di deposito in secondo grado.

Nell'esempio si evidenzia il menù per la selezione delle tipologie di deposito, collegate alla CTR prescelta (nel caso CTR Piemonte).

La scelta della tipologia di deposito CONTRODEDUZIONI E APPELLO INCIDENTALE non attiverà ulteriori schermate, non essendo prevista una tipologia di deposito ulteriore rispetto alle controdeduzioni, essendo le altre istanze (ad esempio le misure conservative) coltivabili utilizzando le altre aree collegata alla tipologia di deposito “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali” (si rinvia alla relativa voce per maggiori informazioni).

Con la pressione del pulsante OK si completerà la fase preliminare ed aprirà la successiva schermata dove avrà luogo l'effettiva composizione della NIR.

4. Scheda Dati Generali – Invio Telematico Controdeduzioni Appello Incidentale

Come detto, a seguito all'inserimento dei dati identificativi della CTR e della tipologia Controdeduzioni Appello Incidentale, si avrà la fase vera e propria della compilazione della NIR, raggiungibile in “Home – nuova compilazione" – il sistema individuerà l'attività come “INVIO TELEMATICO DOCUMENTI – Controdeduzioni Appello Incidentale” e si strutturerà al pari dell'analogo deposito in Controdeduzioni in secondo grado, su più aree.

Area Predefinita dalle selezioni iniziali, non modificabile, contenente:

  • la CTR prescelta;
  • la tipologia di deposito (Controdeduzioni Appello Incidentale);
  • il nominativo dell'Utente che il sistema associa in automatico al deposito.

Le aree successive, come accennato, richiamano quanto previsto per le controdeduzioni di secondo grado, distinguendosi in particolare per la schermata relativa al versamento del CUT.

Si presenterà dunque, nella prima metà della schermata, l'area Dati per Abbinamento in Commissione Tributaria; la tipologia di Appellante ed Appellato.

Si evidenzia in particolare l'area caratterizzante (ed obbligatoria) del presente deposito: “Estremi della Sentenza” da compilarsi mediante numero/Anno-Sezione e selezione della CTP di primo grado.

Nella seconda metà si avrà la selezione tramite menu della tipologia della vertenza d'appello cui si riferiscono le controdeduzioni (Tipologia Appello); la possibilità di ricerca l'abbinamento o continuare senza RG; l'area Elementi da Acquisire e già Acquisiti.

In chiusura, i pulsanti salva e pulisci.

4.1 Scheda Dati Generali – Compilazione delle aree interne

Prima Area: Dati per abbinamento in Commissione Tributaria

Nella prima parte si deve necessariamente inserire il numero di RG attribuito all'appello al quale il presente appello incidentale si aggiunge, mediante il formato numero di ruolo/anno-sezione.

Occorre inoltre, come sopra menzionato, obbligatoriamente inserire gli Estremi della Sentenza, che si impugna mediante analogo criterio (numero sentenza/anno-sezione) e scegliere dal menù la CTP pronunciante.

Seconda Area: Appellante

L'area permette di inserire i dati del ricorrente, previa indicazione della tipologia:

  • Ente Impositore
  • Persona Fisica o Giuridica

dal mese di giugno 2019 non è più prevista la terza scelta “Società di Riscossione” in precedenza selezionabile, ma troviamo la “Agenzia entrate riscossione” sotto la voce “Agenzie fiscali”.

Nel nostro caso, andremo a descrivere l'Ente impositore appellante,così come ricavabile dall'atto che esso ci ha notificato per impugnare la sentenza sfavorevole ricevuta.

A seconda della scelta occorrerà inserire dati diversi; ad esempio se abbiamo scelto Ente Impositore, ci verrà chiesto di specificare il Tipo Ente – l'Ente – la Provincia e la Denominazione Ufficio, come vediamo dalla scheda sotto riportata:

Terza Area: Appellato

L'area Resistente permette di inserire i dati del resistente, previa indicazione della tipologia:

  • Ente Impositore
  • Persona Fisica o Giuridica

qui dovremo inserire i dati della persona fisica che ha presentato le controdeduzioni e per la quale ora stiamo anche depositato l'appello incidentale, per le questioni non proposte nelle controdeduzioni perché oggetto del parziale accoglimento nella sentenza di primo grado.

Anche per esso, a seconda della scelta il sistema proporrà diversi campi ulteriori da compilare. Nell'esempio l'unico campo “Codice Fiscale/P.IVA” della scelta “Persona Fisica o Giuridica”:

Quarta Area – Tipologia Appello

L'area è collegata al menù che permette di inserire la tipologia di ricorso verso cui si depositano le Controdeduzioni.

Nel caso generale in trattazione selezioneremo la voce “Appello”

Quinta Area: Proposta per abbinamento RG

L'area si compone di due parti:

  • pulsante grigio di ricerca abbinamento
  • menù con dicitura “continua senza RG”

Ciò a seconda se intendiamo o meno far effettuare al S.I.Gi.T. il tentativo di abbinamento al deposito già effettuato in questa fase. Va segnalato che non sempre il sistema riesce ad effettuare tale abbinamento automatico con successo; in tal caso non allarmiamoci e continuiamo selezionando “continua senza RG”.

Sesta Area – Elementi da acquisire e già acquisiti

L'area elementi da acquisire/già acquisiti al pari di altri depositi permette di inserire i quantitativi di ciò che si intende trasmettere con l'invio telematico, quanto a:

a) Parti resistenti

b) Difensori

c) Documenti

d) Atti Impositivi

Ricordiamo che il numero indicato all''interno nelle singole caselle determinerà quello delle schede che, per ogni tipologia delle stesse, il S.I.Gi.T. ci proporrà da compilare.

Nota

Nell'esempio che segue, per ragioni di semplicità si è optato per l'inserimento di un solo difensore ed un unico documento, ma si tenga in considerazione che tali quantitativi possono variare in base alla necessità.

Al fine di correttamente effettuare il deposito dell'atto di controdeduzioni e dei relativi allegati (Ad esempio la procura del difensore), occorrerà variare il quantitativo dei documenti in quest'area passando dal predefinito 1 al numero necessario (ad es. 2).

Settima Area – Salva e Pulisci

Con la parte finale della scheda si andrà a salvare i dati presenti e materialmente acquisire ed individuare le schede successive o pulire i campi compilati.

La scheda “Dati Generali” della NIR individuerà le successive schede necessarie per il deposito, sottoponendole al depositante per la compilazione.

Il Quesito

Che succede se in una delle schede che sto compilando ho dimenticato di riempire un campo obbligatorio oppure ho inserito dati in contraddizione tra loro all'interno della singola scheda?

In caso di mancato inserimento di un dato obbligatorio o di indicazione all'interno della stessa scheda di dati in contraddizione tra loro, il S.I.Gi.T. non consentirà il salvataggio e la validazione della scheda, proponendo contemporaneamente in rosso, nella parte alta della schermata, gli errori rilevati.

Nel caso di seguito illustrato, il sistema ha evidenziato nella scheda “Dati Generali” un difetto di coerenza tra la indicazione della presenza di un difensore abilitato ed il mancato inserimento del numero dei difensori. L'errore, oltre ad essere riepilogato in rosso nella parte alta, viene evidenziato dal campo rosa che compare nella casella coinvolta e da correggere.

In caso non vi siano errori di compilazione, il sistema proporrà la successiva schermata ed andrà a sostituire in quella completata il triangolo giallo con il segno di spunta verde.

In pratica

Come tornare su una scheda già completata:

Se dopo aver completato una scheda, mentre compiliamo una qualunque delle successive, ci accorgiamo che uno dei dati inseriti in essa era errato, e possibile cliccare sulla schermata errata, anche se ha già la spunta verde, per andare a modificare i dati che fosse necessario.

Eseguita la correzione dovremo cliccare nuovamente sul pulsante “Salva” e, se non abbiamo introdotto incongruenze, la scheda si chiuderà di nuovo con la spunta verde.

5. Inserimento dati del resistente

La scheda Parti Resistenti consentirà l'inserimento dei Dati relativi alle Parti Resistenti in appello; come evidenziato dal sistema si dovrà limitare l'inserimento alle sole PARTI RESISTENTI che si costituiscono mediante le CONTRODEDUZIONI APPELLO INCIDENTALE in corso di deposito.

Nell'esempio è stata elaborata una sola Parte Resistente, ma in caso di più parti, il sistema permetterà l'inserimento delle parti indicate dal numero progressivo (anziché 1 di 1, si avrà 1 di N, 2 di N, ...)

Si evidenzia, nelle schede che compongono la presente tipologia di deposito le salienti differenze rispetto alle Controdeduzioni in appello:

a) la scheda parti resistenti richiama espressamente l'atto di Appello Incidentale;

b) la penultima scheda è quella del Calcolo del CUT, altrimenti non presente.

5.1 Scheda dati Parti Resistenti

La scheda propone un menu a tendina circa la “Tipologia parte resistente” che consente di scegliere tra le due voci possibili:

a) Parte Resistente

b) Altra Parte Resistente

Salvo i casi particolari, che prevedono la presenza di una altra parte resistente oltre quella principale, selezioneremo la prima voce “PARTE RESISTENTE”; tale selezione apre un secondo menu “Tipologia soggetto resistente”, da cui si può selezionare:

a) Ente Impositore

b) Persona Fisica/altro soggetto

La nostra scelta andrà effettuata in base al soggetto per conto del quale stiamo presentando il ricorso, per cui se, come nel caso che stiamo trattando, si tratta di una persona fisica, selezioneremo la voce “Persona fisica/altro soggetto”.

5.2. Persona Fisica/Altro Soggetto

La scelta “Persona fisica/altro soggetto” abiliterà i campi utili alla sua individuazione, di cui alla schermata che segue ed allocati nel riquadro “Dettagli”:

In particolare avremo:

- “Natura Giuridica” da cui si potrà selezionare se trattasi di persona fisica o di uno degli altri possibili soggetti:

- “Sesso” ove occorre selezionare solo M o F per maschio o femmina

- “Codice fiscale/Partita IVA”, da inserire come campo libero e con estrema attenzione, perché il S.I.Gi.T. opera un controllo di esistenza e darà errore se abbiamo errato l'inserimento

- “Cognome/denominazione”, “Nome”, dove indicare i dati personali della persona fisica o la denominazione per gli altri soggetti.

- “Data e luogo di nascita”, sono i tre box ove inserire tali dati personali

NOTA: I campi da “Nome” a “Data e luogo di nascita” saranno presenti solo per i soggetti la cui natura giuridica li preveda, negli altri casi il box si riduce a quello sotto riportato:

5.3 Residenza/Sede legale: Parti comune a tutti i soggetti resistenti

Compilata la prima parte relativa alla tipologia della parte resistente, del soggetto resistente ed inseriti i dettagli relativi, così come risultanti dai campi nei vari box, si dovrà procedere con la compilazione della parte in calce alla scheda, comune a tutte le tipologie (Ente Impositore, Società di Riscossione, Persona Fisica) e presenta alcuni campi a testo libero “indirizzo”, “CAP” e “indirizzo di PEC, mentre i campi “Provincia”, “Comune” e “Stato” vengono compilati mediante menu a tendina, con le medesime regole dettagliate al precedente punto.

Effettuato l'inserimento, è possibile procedere, utilizzando il pulsante “Salva”.

6. Scheda dati del difensore

La successiva schermata proposta dal sistema riguarda i “Difensori” del ricorrente.

La prima area “Difesa” permette di selezionare se la parte si avvalga:

a) di difensore abilitato;

b) di difesa diretta con dipendenti dell'Ente Impositore (o Avvocatura dello Stato).

La schermata necessita della previa valorizzazione nella schermata iniziale “Dati Generali” (riquadro “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti”) del numero dei difensori dei ricorrenti con un numero superiore allo zero.

In caso non vengano indicati difensori, la schermata non verrà proposta, mentre in caso di un difensore si avrà la schermata con dicitura Difensori ed il numero (1 di 1) nell'esempio di cui sopra.

Qualora invece i difensori siano più di uno, la schermata verrà riproposta per un numero di volte pari al numero dei difensori indicati in precedenza, così da consentire il completo inserimento dei dati di ognuno di essi.

Ad esempio, per 2 difensori inseriti il S.I.Gi.T. proporrà due schede difensori e sulla prima troveremo indicato (1 di 2), a ricordarci che ve ne è più di una.

Come rammentato in precedenza, in caso di errori ed omissioni, sarà comunque possibile in qualsiasi momento ritornare alla schermata dati generali e modificare il numero dei difensori per aggiornare correttamente il numero.

I dati dei difensori comprendono il Codice Fiscale, Cognome, Nome e data di nomina; indirizzo, provincia, Comune, Cap, Stato ed Indirizzo PEC, nonché i dati dell'abilitazione del difensore.

Per inserire le voci nei vari box occorre rispettare le seguenti specifiche:

a) Dapprima occorre inserire il CODICE FISCALE del difensore (campo soggetto a controllo di esistenza; il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, dà messaggio di errore ed impedisce di proseguire);

b) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);

c) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;

d) “Data nomina” è da inserire mediante calendario, che apparirà come di seguito: (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione proposta);

e) “indirizzo” (con testo libero);

f) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);

g) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);

h) “cap” (a testo libero);

i) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);

l) “indirizzo PEC” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@pec.it”).

Ricordiamo che nella parte finale della scheda del difensore, troviamo il box “Dati abilitazione assistenza tecnica”; essi sono da inserire facoltativamente e vengono individuati mediante menu a tendina, con le categorie professionali dei difensori tributari, e con la possibilità di indicare il numero di tessera identificativa.

A seguire vi è l'area nella quale associare e selezionare le parti assistite.

Ricordate che non è sufficiente selezionare col mouse il nominativo proposto dal sistema, ma occorre cliccare sul pulsante “Inserisci parti difese” facendo comparire il relativo box di “Parti difese inserite”.

In seguito alla compilazione, cliccando sul pulsante “SALVA”, il sistema verificherà la regolarità dei dati inseriti ed individuerà eventuali errori, dandone tempestiva segnalazione in rosso in testa alla scheda e chiedendone la correzione prima di poter proseguire e inserire.

6.1. Inserimento ulteriori difensori

Se risulta inserito almeno un difensore, nella schermata di inserimento di quest'ultimo è presente una comoda funzionalità del sistema che consente di integrare ed aggiungere i dati senza dover necessariamente modificare la schermata dati generali. E anche possibile ritornare sulla voce “difensori” dopo aver completato l'inserimento per aggiungere (o rimuovere) un difensore.

In questa maniera, il sistema andrà ad aggiornare in automatico la scheda dei dati generali, senza che si renda necessario un intervento manuale.

7. Scheda Domicilio eletto

La quinta schermata proposta dal sistema è quella del “Domicilio Eletto” e viene ricavata in automatico dal S.I.Gi.T. sulla scorta di quanto inserito in precedenza nella scheda del difensore, se presente.

Viene dunque proposto, come di prassi avviene, l'elezione di domicilio presso il difensore:

ATTENZIONE: Per acquisire il domicilio proposto, occorre confermare la schermata cliccando sul pulsante “Salva”.

Se, invece, il domicilio eletto dal ricorrente fosse diverso, è possibile modificare tale dato ed indicare quello effettivo.

Per la modifica clicchiamo sul link corrispondente al domicilio proposto e si aprirà una maschera affine a quella di seguito proposta:

In essa dovremo dapprima selezionare il nome del ricorrente dalla lista proposta (anche se è uno solo) cliccandoci sopra, di modo che il campo diventi azzurrino, e poi scegliere il nuovo domicilio tra quelli proposti nel menù a tendina che si apre cliccando sul box “Elezione di domicilio presso”.

Effettuate le selezioni, cliccate sul pulsante “Inserisci elezione di Domicilio” ed avremo effettuato la variazione.

8. Scheda Atti impositivi

La schermata proposta dal sistema riguarda gli “Atti impositivi”; la scheda reca innanzitutto il numero di atti così come indicati in “dati generali”.

Nell'esempio, si ha “1 di 1”, poiché in dati generali si è indicato come 1 il numero di atti.

Seguono quindi la scheda relativa alle “Imposte” e quella dove viene effettuata l'indicazione delle “Parti collegate all'atto”.

8.1 Atti

La prima parte della schermata atti impositivi viene generata con selezione della tipologia ufficio “Ente Impositore” e dovremo selezionare e descrivere i dati di quello che ha notificato l'atto impositivo all'origine del ricorso in primo grado per la sentenza che stiamo appellando incidentalmente.

La selezione apre, nella prima area “Atti Impositivi 1 di 1” i successivi campi:

  • Tipo Ente
  • Ente
  • Provincia
  • Denominazione Ufficio
  • Tipologia atto
  • Data notifica atto
  • Importo complessivo dell'atto
  • Valore controverso (alternativamente tributo o sanzione; oppure atto di valore indeterminabile)
  • Contributo Unificato (Con annesso strumento di calcolo)

La voce “Tipo Ente” permette di inserire Agenzie Fiscali – Enti Locali – Enti Pubblici – Amministrazioni Centrali – Organi di Giustizia – Altri Enti

La selezione del “Tipo Ente” genera il menu da cui selezionare l'Ente; ad esempio, in caso di “Agenzie Fiscali” il sistema suggerisce l'inserimento di “Agenzia del Demanio – Agenzia delle Dogane e Monopoli – Agenzia delle Entrate – Agenzia delle Entrate Riscossione”

Sarà quindi necessario inserire il campo Provincia attraverso la sigla di due lettere e la dicitura estesa (ad esempio CN-Cuneo)

Seguirà il campo “Denominazione ufficio” che permette di operare una selezione dell'Ufficio eleggibile per l'Ente prescelto in base alla Provincia selezionata.

Il campo “Tipologia atto” andrà ad indicare il tipo di atto selezionabile in relazione all'Ente prescelto; nel caso in esame, avendo selezionato l'Agenzia Entrate Direzione Provinciale – Cuneo, si avranno come atti oggetto di selezione quelli relativi a tale ufficio, ad esempio “AVVISO DI ACCERTAMENTO”.

Il campo “Numero Atto”, a testo libero, consente l'inserimento del numero dell'atto impugnato, mentre la “Data Notifica Atto” potrà essere immessa a testo libero o mediante il calendario, come già visto in altre schede precedenti.

Il campo importo complessivo dell'atto consentirà di inserire il valore complessivo, andando a specificare se il “Valore Controverso” risulta essere il Tributo o la sola Sanzione.

Abbiate cura di individuare esattamente se l'atto che state impugnando concerna il tributo e le sanzioni, oppure riguardi unicamente le sanzioni.

Ricordate che l'unico importo rilevante ai fini della controversia è il valore controverso, in quanto su di esso viene calcolato il contributo unificato dovuto.

Il pulsante “Contributo Unificato” è in effetti uno strumento di calcolo e cliccandoci sopra permette di conoscere agevolmente il CUT dovuto sulla base dell'importo indicato.

Particolare attenzione dovete avere, invece, alla terza voce, perché se clicchiamo su “Atto di valore indeterminabile” il campo valore controverso diverrà grigio e non compilabile, mentre come valore di CU apparirà di default “120”, che rappresenta l'importo da pagare in tale caso particolare in cui l'atto impugnato non ha un valore determinabile.

8.2. Imposte

La seconda parte della schermata atti impugnati comporta la possibilità di inserire le imposte, indicando dapprima la “Materia Procedimentale” e solo dopo l'”Imposta”.

La Materia procedimentale viene selezionata attraverso il solito menu a tendina e confermato mediate il pulsante “Aggiungi Materia”.

Le Imposte vengono selezionate dal menu “Tipo Imposta” con selezione successiva dell'“Imposta”. Il sistema ne faciliterà la individuazione in quanto a seconda del “Tipo” selezionato, ci proporrà solo le imposte ad esso corrispondenti.

Nell'esempio, è stata selezionata la tipologia “IRPEF” e quindi il S.I.Gi.T. ci propone la scelta tra tutte le tipologie di tale voce d'imposta:

Occorre poi completare tale sezione mediante l'indicazione degli importi per maggior imponibile, sanzioni ed interessi, oltre a selezionare l'anno di imposta, come rilevabili dall'atto impugnato; fatto ciò, come per la voce precedente, abbiate cura di completare l'operazione cliccando sul pulsante “inserisci imposta”, facendo apparire il riepilogo di quanto indicato nel nuovo box che appare al di sotto:

Anche per l'imposta, come specificato nel box del quesito, se l'atto impugnato ne contenesse più di una, occorrerà ripetere l'operazione descritta tante volte quante sono le imposte da impugnare.

9. Scheda Documenti

Il S.I.Gi.T. NON consente di inserire gli allegati se prima non abbiamo obbligatoriamente caricato l'atto di controdeduzioni, che viene semplicemente denominato “documento principale”, ma che nel fascicolo informatico verrà visualizzato come “Appello Incidentale”.

La selezione del ricorso da caricare avviene mediante il pulsante “Scegli file”; cliccando su esso si apre la schermata dell'archivio file del pc in uso:

Scegliendo la cartella dove abbiamo salvato i file che intendiamo depositare ed individuato il file del ricorso, che avremo avuto cura di aver preliminarmente convertito nel formato .pdf/A e sottoscritto con una firma digitale CAdES (vedi l'articolo “Istruzioni per l'uso_ Articolo 2_Strumenti informatici e Documenti pre-processuali”) possiamo selezionarlo e cliccando sul pulsante “Apri” acquisirlo a bordo della NIR.

A partire dal 6 luglio 2019 è stata introdotta la possibilità di inserire nel S.I.Gi.T. anche documenti informatici sottoscritti con firma digitale formato PAdES, avendo attenzione a due elementi caratteristici di questa tipologia di sottoscrizione:

a) È apponibile unicamente a documenti prodotti in formato .pdf;

b) La sua presenza non si evince dal “nome file”, che difatti rimane invariato in “.pdf”, per cui occorre stare attenti a non confondere il file che alleghiamo con quello originario al quale abbiamo apposto la firma.

Ci accorgeremo che il file è stato selezionato dal fatto che la voce a destra del pulsante “Scegli file” è cambiata da “Nessun file selezionato” al “Nome del file che abbiamo caricato”

Cliccando sul pulsante “Carica documento principale” il sistema rileva il corretto formato del file (p7m) e, se così non fosse, segnala come errato l'inserimento del file del ricorso in pdf semplice:

9.1 Altri documenti

La selezione degli ulteriori documenti risulta connessa al numero di documenti inseriti in prima pagina alla voce dati generali.

Ricordate che prima di poter caricare a bordo i file dei nostri allegati è OBBLIGATORIO selezionare prima il “Tipo di documento” che ognuno di essi rappresenta rispetto al fascicolo processuale secondo la normativa del d.lgs. n. 546/1992.

In altre parole dovremo prima selezionare quale atto tipico processuale intendiamo associare come definizione al file da caricare e ciò principalmente per consentire un'agevole lettura dei documenti presenti nel fascicolo processuale in base al tipo di atto che cerchiamo in esso ( se cerchiamo la copia dell'atto impugnato non dovremo aprire tutti i file per trovarlo, ma basterà aprire quello con la denominazione “Tipo di documento” “Copia atto impugnato”).

La selezione “Tipo di documento” aprirà la schermata di upload relativa all'elenco di tutti quelli selezionabili secondo la denominazione del decreto menzionato.

Nell'esempio viene visualizzata la schermata “Tipo di documento” ed una parte delle selezioni.

Una volta selezionato il tipo che ci interessa, il passo successivo sarà cliccare sul pulsante “Acquisisci tipo documento”.

Se l'allegato è uno solo, l'operazione termina qui e passeremo a quella successiva, ma se, come in generale, gli allegati sono più di uno, il sistema ci farà ripetere l'operazione tante volte quanti sono gli allegati da caricare:

Terminata l'associazione del tipo documento, passeremo a caricare per ognuno di essi il file relativo, selezionando con un clic del mouse il tipo atto.

Al termine del caricamento dei file degli allegati, li troveremo tutti nel box “riepilogo allegati”.

E cliccando su “Salva”, se non abbiamo commesso errori nei file caricati, la scheda verrà salvata ed avremo caricato nella NIR tutti i documenti da depositare.

Nel caso ci accorgessimo che abbiamo sbagliato ad associare un file ad un tipo documento, il pulsante “Elimina associazione” ci consentirà di eliminare quella sbagliata e ripetere l'operazione con quella giusta.

10. Scheda CUT

La penultima schermata riguarda l'inserimento del CUT versato, essendo tale versamento dovuto in ragione della connotazione del deposito quale appello incidentale.

Il sistema riepiloga in base all'atto, inserito precedentemente, il valore della controversia e conseguentemente l'ammontare del CUT dovuto.

Sono altresì presenti le voci:

a) prenotazione a debito

b) richiesta di patrocinio a spese dello Stato

che permettono di procedere oltre senza inserire le modalità di pagamento.

Altrimenti, nel caso di debenza del CUT, il sistema offre l'area Pagamento in cui sarà possibile inserire le modalità di versamento, estremi e data.

Nell'esempio che segue si mostra l'area prima dell'inserimento dei dati di pagamento.

In seguito alla compilazione dei dati:

a) importo

b) modalità

c) estremi

d) data

si dovrà selezionare “inserisci dati Pagamento” e selezionare Salva per proseguire.

11. Scheda Validazione e Trasmissione

L'ultima schermata riguarda la fase finale di validazione.

In essa viene visualizzato dapprima il riepilogo complessivo di quanto inserito; è dunque importante prestare la massima attenzione nel rileggere con attenzione le singole schermate che sono così composte:

a) Dati generali: in questa sezione vengono riprodotti i dati inseriti nella prima schermata; in quest'area troverà luogo la dicitura DEPOSITO TELEMATICO CONTRODEDUZIONI pur trattandosi, come indicato nella parte alta dello schermo “Controdeduzioni Appello Incidentale”;

b) Ricorrenti: vengono riepilogati i dati del soggetto ricorrente, come sopra inseriti;

c) Parti resistenti: vengono indicate le parti resistenti e gli atti di riferimento;

d) Difensori: vengono indicati i dati immessi circa la difesa tecnica, con annessa indicazione della parte assistita;

e) Dati del depositante: vengono indicati i dati del difensore depositante;

f) Parti resistenti: vengono indicati i dati della parte resistente collegata alle controdeduzioni depositate;

g) Difensori: vengono ulteriormente dettagliati i dati immessi circa la difesa tecnica, con annessa indicazione della parte assistita;

h) Domicilio eletto: viene ricordato in questa sezione se la parte ha eletto domicilio;

i) Atti impugnati: nella sezione si reperiscono i dati immessi circa l'atto impugnato; si ritrova anche l'indicazione “Presenza istanza di sospensione atto impositivo” e “Presentato Reclamo-Mediazione”; entrambe le selezioni possono essere modificate in questa sede, senza dover ritornare alla schermata precedente;

j) Documenti allegati: vengono riepilogati i documenti da trasmettersi unitamente alla NIR: controdeduzioni ed allegati.

La schermata viene conclusa dai pulsanti “Valida”, “Torna alla home” e “Download NIR”.

L'opzione Valida permette di verificare la regolarità della NIR e procedere al deposito, mentre l'opzione Download NIR consente di scaricare il PDF della NIR Completa, che verrà indicata come “bozza” nella filigrana personalizzata.

Lo scaricamento della copia è particolarmente utile se i dati caricati sono numerosi e vogliamo essere certi di averli inseriti in modo corretto e completo, a prescindere dalla regolarità formale degli stessi, controllata, come vedremo, dal sistema in automatico.

La scelta “Download NIR” comporta la scelta tra i pulsanti apri o salva per passare oltre:

L'apertura del file PDF (in formato PDFA) presenterà la filigrana “Bozza” che sarà visibile in fase di stampa.

Quando siamo certi e vogliamo validare la nostra NIR, cliccando sul pulsante “Valida” si aprirà la schermata di riepilogo degli indirizzi PEC utilizzati e ciò in quanto se essi fossero errati sarebbe impossibile ricevere le comunicazioni del processo, le quali verrebbero recapitate a quelli errati indicati nella NIR stessa.

Confermata questa schermata con il pulsante “Valida” e, se il S.I.Gi.T. non rileva errori (campi connessi compilati in modo incoerente o documentazione non allegata), procederà alla validazione e ce ne darà conferma.

In fondo alla schermata di validazione eseguita troveremo tre pulsanti:

Quello di download consente di scaricare, come già visto in precedenza, una copia di riepilogo della NIR Validata, mentre se vogliamo procedere al deposito basterà cliccare sul pulsante “Trasmetti” ed, oltre ad apparire a video la ricevuta di avvenuta trasmissione, completa di numero identificativo, la stessa verrà immediatamente inviata nella casella di PEC che abbiamo indicato in fase di compilazione.

Trascorso il tempo occorrente al S.I.Gi.T. per i controlli successivi all'invio, il deposito si perfezionerà e riceveremo nella stessa casella di PEC anzidetta il numero di registro dei ricorsi RG assegnato al fascicolo.

Tale informazione potrà anche essere consultata dalla home page del S.I.Gi.T., dopo l'autenticazione, accedendo al link “Completamento NIR – Ricorso – Altri atti”,

Per tutte le possibili patologie dell'invio e deposito atti a mezzo NIR vi rinviamo all'articolo “Nota di Iscrizione a ruolo - Gestione: Correzione errori su NIR depositata – Gestione delle anomalie non bloccanti e bloccanti – Conferma deposito ed RGR/RGA“, di prossima pubblicazione in questa stessa rubrica.

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