Scheda tecnica per la compilazione della Nota di Iscrizione a ruolo: Appello (Parte prima).
1. Scheda di riepilogo
Il SIGIT offre una specifica modalità di deposito telematico, mediante uno strumento web di upload dei contenuti (ricorso e documenti ad esso allegati), che caratterizza in senso forte il PTT e lo distingue dal modo operativo di altri modelli di processo telematico ad oggi vigenti.
In pratica
UPLOAD: o caricamento, in informatica è il processo di invio o trasmissione di un file (o più genericamente di un flusso finito di dati o informazioni) da un client ad un sistema remoto (denominato server) attraverso una rete informatica. L'azione inversa è chiamata «scaricamento» o «download».
In parole povere, significa che il trasferimento dei dati avviene dal dispositivo utilizzato alla rete in questione, proprio come quando si carica un file con lo scopo di allegarlo ad un'email.
In particolare, si osserva che la funzionalità svolta dal SIGIT si innesta sulla Nota di Iscrizione a Ruolo (NIR) che passa dall'essere un mero strumento di carattere amministrativo al mezzo attraverso cui sono veicolate tutte le informazioni inerenti il deposito ed i file relativi a ciò che si intende trasmettere alla Segreteria della Commissione Tributaria.
Come debitamente evidenziato dalla dottrina, la scelta di questo modello consente una netta riduzione degli adempimenti posti in capo della Segreteria, poiché attraverso la compilazione via web è l'utente stesso ad inserire i dati relativi al proprio deposito ed effettuare l'invio di quanto successivamente inserito nel fascicolo telematico.
Lo svolgimento dei controlli da parte del sistema medesimo consente altresì di fornire una verifica circa la sussistenza dei requisiti previsti dal sistema ed escludere file infettati da virus ed evidenziare la sussistenza di anomalie qualora il deposito riguardi formati non consentiti dal sistema.
I controlli eseguiti dalla procedura di “validazione” hanno, infine, il fondamentale scopo di assicurare all'utente di aver inserito a bordo della NIR tutti i documenti che ha intenzione di trasmettere a mezzo del S.I.Gi.T. e, di non secondaria importanza, di aver compilato correttamente tutti i campi obbligatori, la cui funzione è di consentire ai documenti di essere inseriti nel corretto fascicolo processuale, nella esatta sotto cartella di competenza, senza alcun intervento del personale di segreteria della Commissione Tributaria.
2. Accesso al Processo Tributario Telematico
La procedura di deposito, che avviene nel rispetto del d.lgs. n. 546/1992, viene regolamentata dagli artt. del Regolamento PTT e dal DD 4 agosto 2015, si svolge mediante l'accesso al PTT dal Portale della Giustizia Tributaria:
ed in particolare all'indirizzo dedicato all'accesso al Processo Tributario Telematico che si presenta in questa maniera, con accesso sul pulsante “Accedi al PTT”.
Dopo aver inserito l'UserID e la Password come precedentemente comunicati dal S.I.Gi.T., (si veda al riguardo l'articolo n.1 “Registrazione al S.I.Gi.T.”) sarà possibile entrare nel sistema per fruire della funzionalità della Nota di Iscrizione a Ruolo – NIR ai fini del deposito.
Risulta altresì possibile l'impiego della CNS e del sistema SPID per l'identificazione; in alcuni casi, tuttavia, tale tipologia di accesso ha generato dei minimi conflitti interni con alcuni browser, per cui si consiglia sempre di verificare l'aggiornamento del proprio browser all'ultima versione rilasciata.
Ricordiamo che per il corretto svolgimento del deposito occorre avere la propria PEC in buone condizioni manutentive, su cui poter accogliere le ricevute dal sistema, ed una firma digitale valida, per poter correttamente sottoscrivere digitalmente gli atti durante la fase di deposito.
Inseriti i dati di accesso, si avrà la schermata principale, destinata alle funzioni “deposito telematico“ (compilazione delle nuove NIR, completamento di NIR già iniziate e memorizzate nella apposita sezione della pagina, richiesta di accesso temporaneo) “interrogazione atti depositati” nonché l'area “Servizi ed Utilità”.
Riepilogando, quindi, dalla successiva schermata di accesso al S.I.Gi.T. è possibile usufruire delle seguenti funzioni e servizi:
Accedere alla sezione di Compilazione ed Invio NIR;
Completare NIR incomplete ed interrogare NIR già validate;
Compilare o completare la NIR web per successivo deposito cartaceo;
Ricercare NIR già depositate;
Accedere al «Telecontenzioso» per consultare i fascicoli depositati;
Utilizzare il servizio di verifica e conversione file tiff e pdf;
Richiedere l'accesso temporaneo al fascicolo senza essersi costituiti;
Effettuare il pagamento del CUT a mezzo del sistema Pago PA;
Prenotare un appuntamento presso una Commissione Tributaria;
Consultare l'Assistenza da remoto attraverso il numero verde o online.
Per realizzare il deposito telematico dell'appello occorre quindi utilizzare il riquadro “Deposito telematico”, link “Invio NIR Ricorso ed altri atti”.
Il sistema andrà a generare la pagina per il deposito, che reca sulla sinistra l'area dei depositi in CTP – primo grado e sulla destra in CTR – secondo grado.
Sarà dunque possibile
selezionare la Commissione Tributaria Provinciale/Regionale in cui si vuole effettuare il deposito;
selezionare la tipologia di documento da depositare;
selezionare successivamente la tipologia specifica di deposito da effettuare.
Di seguito si evidenzia la schermata di compilazione realizzata in caso di selezione della CTR (nell'esempio CTR Piemonte): in seguito all'inserimento della tipologia di deposito “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali” il sistema suggerisce le tipologie di procedimento collegate: Appello e gli altri atti collegati ad altri procedimenti, che saranno oggetto di ulteriore approfondimento.
3. Nota Iscrizione Ruolo Appelli
Il deposito dell'appello è accessibile dalla prima schermata del sistema, come sopra riportata.
Come detto, la bipartizione colloca sulla sinistra i depositi in CTP – 1° Grado, mentre sulla destra si hanno i depositi in CTR – 2° Grado.
Il primo menu a tendina consentirà di selezionare la CT di riferimento, individuata in quella territorialmente competente.
Nell'esempio, si osserva come venga selezionato il deposito in Commissione Tributaria Regionale Piemonte, trattandosi del deposito di un appello.
Per la descrizione delle operazioni da compiere, descritta nel seguito dell'articolo, faremo riferimento ad un appello in Commissione Regionale Piemonte, depositato nell'interesse di un Contribuente Persona Giuridica.
In pratica
L'inizio della procedura guidata di immissione dati nella NIR inizia sin dalla prima schermata, con l'immissione:
del riferimento della CTR che si intende adire;
della tipologia di deposito che intendiamo attivare;
della tipologia del procedimento inerente la tipologia di deposito prescelta.
Il sistema di selezione a campi chiusi (menù a tendina, non compilabile) è fondamentale per evitare erronee compilazioni dei nominativi delle località, delle tipologie di depositi e di procedimenti, evitando che il compilante debba andare a ricercare all'esterno del sistema ciò che gli occorre conoscere.
Effettuata la prima selezione, il sistema suggerirà il completamento del secondo menù a tendina, individuando tre aree di riferimento per il deposito:
a) “appello ed altri procedimenti giurisdizionali”;
b) “controdeduzioni”;
c) “controdeduzioni e appello incidentale”;
d) “altri atti e documenti”.
La scelta della tipologia di deposito, aggiungerà una nuova schermata, andando a costituire un campo prima non presente, la “tipologia del procedimento”.
In esso figureranno, in un menù a tendina, le differenti tipologie di procedimenti ed atti possibili in relazione alla fase precedentemente selezionata.
Poiché intendiamo depositare un appello, la scelta di tale voce completerà la fase preliminare ed aprirà la successiva schermata “compilazione della NIR Appelli” in seguito alla pressione sul pulsante OK.
3.1. Compilazione della NIR appelli
Come detto, a seguito all'inserimento dei dati identificativi della CTR, della tipologia di deposito e di procedimento, si avrà la fase vera e propria della compilazione della NIR, raggiungibile in “Home – nuova compilazione NIR".
La scheda “Dati Generali” della NIR individuerà le successive schede necessarie per il deposito, sottoponendole al depositante per la compilazione.
In pratica
Il sistema di immissione dati assistito proporrà i campi da compilare in base a quanto progressivamente inserito dal compilante, non richiedendo la compilazione di parti che non risultino necessarie in relazione al proprio deposito.
L'indicazione del simbolo del triangolo con punto esclamativo nella etichetta della scheda evidenzia la mancata compilazione della schermata proposta, mentre una spunta verde ci segnalerà che la scheda è stata correttamente compilata.
4. Scheda dati generali
La prima schermata proposta dal sistema riguarda i Dati Generali.
La Schermata si compone di più aree:
Prima Area – Dati Generali
area dati generali precompilati: CT adita; richiesta iscrizione al Registro Generale Appelli per Appello (tali aree sono già state scelte per le precedenti selezioni e non modificabili);
scelta dell'appellante: selezionabile con apposizione del (°) sul campo di riferimento, selezionabile tra O Contribuente O Ente Impositore O Società di Riscossione;
seguono tre campi selezionabili attraverso flag: [] Richiesta di Trattazione in Pubblica Udienza [] Istanza di sospensione sentenza o altro provvedimento [] La parte si avvale di difensore abilitato;
è presente il menù a tendina con scelta alternativa (SI/NO) per l'impugnazione diniego ex art. 11, d.l. n. 50/2017;
area di campo a testo libero per l'inserimento del recapito telefonico.
Si evidenzia che le prime voci:
nome della CTR o di secondo grado:
richiesta di iscrizione nel Registro Generale degli Appelli per:
parte appellante:
risultano già compilate e non sono modificabili; ciò deriva dal precedente inserimento che abbiamo fatto nel quadro iniziale, da cui il sistema le ha tratte.
Rimangono aperte le voci, con possibilità di apporre la spunta laddove ricorra la relativa circostanza per valorizzarla in positivo:
“Richiesta trattazione in pubblica udienza”:
“La parte si avvale di un difensore tecnico abilitato”:
Il campo facoltativo “recapito telefonico” risulta compilabile con tastiera o pad numerico.
La Seconda area riguarda i dati delle “Sentenze Impugnate” in cui vengono inseriti i dati del provvedimento impugnato attraverso un sistema in parte a menù a tendina ed in parte a campo libero:
a) la prima area “CT che ha emesso al sentenza impugnata” apre il menù a tendina con l'indicazione di tutte le CTP previste in relazione alla CTR adita;
b) l'area tipo di pronunciamento permette la selezione predefinita “Sentenza” ma anche “Decreto Presidenziale”, “Ordinanza Collegiale Definitiva”. “Ordinanza Presidenziale”;
c) i campi Numero / Anno / Sezione vengono inseriti mediante tastiera o pad;
d) il campo Data può essere inserito mediante pad/tastiera o inserito mediante calendario.
Al termine dell'inserimento si dovrà premere il pulsante “Inserisci” per attivare il campo “Riepilogo sentenze impugnate” in cui figurerà quanto precedentemente inserito; in assenza non sarà possibile procedere con le schermate successive.
La successiva area degli “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti” risulta rilevante per il proseguo poiché in base a ciò che indicheremo il S.I.Gi.T. ci proporrà le correlate schermate successive, in termini di tipo e quantità; in essa dobbiamo andare ad inserire la quantità presente nel ricorso che intendiamo depositare relativa a:
I. “Parti appellanti”;
II. “Parti appellate”;
III. “Rappresentanti degli appellanti”;
IV. “Difensori degli appellanti”;
V. “Atti impositivi”;
VI. “Notifiche appello”;
VII. “Allegati”.
I pulsanti finali “salva” e “pulisci” consentono alternativamente di procedere alla scheda successiva o di cancellare quanto inserito nella schermata per un diverso inserimento dei dati.
Il Quesito
Che succede se in una delle schede che sto compilando ho dimenticato di riempire un campo obbligatorio oppure ho inserito dati in contraddizione tra loro all'interno della singola scheda?
In caso di mancato inserimento di un dato obbligatorio o di indicazione all'interno della stessa scheda di dati in contraddizione tra loro, il S.I.Gi.T. non consentirà il salvataggio e la validazione della scheda, proponendo contemporaneamente in rosso, nella parte alta della schermata, gli errori rilevati.
Nel caso di seguito illustrato, il sistema ha evidenziato nella scheda “Dati Generali” un difetto di coerenza tra la indicazione della presenza di un difensore abilitato ed il mancato inserimento del numero dei difensori. L'errore, oltre ad essere riepilogato in rosso nella parte alta, viene evidenziato dal campo rosa che compare nella casella coinvolta e da correggere.
In caso non vi siano errori di compilazione, il sistema proporrà la successiva schermata ed andrà a sostituire in quella completata il triangolo giallo con il segno di spunta verde.
In pratica
Come tornare su una scheda già completata:
Se dopo aver completato una scheda, mentre compiliamo una qualunque delle successive, ci accorgiamo che uno dei dati inseriti in essa era errato, e possibile cliccare sulla schermata errata, anche se ha già la spunta verde, per andare a modificare i dati che fosse necessario.
Eseguita la correzione dovremo cliccare nuovamente sul pulsante “Salva” e, se non abbiamo introdotto incongruenze, la scheda si chiuderà di nuovo con la spunta verde.
5. Scheda dati dell'appellante
La seconda schermata proposta dal sistema riguarda gli “Appellanti”; anche in questo caso, la nuova scheda viene proposta con l'attribuzione del simbolo del triangolo giallo, ad indicare che non è stata (ancora) compilata.
In prima battuta, la schermata propone un menu a tendina circa la “Tipologia appellante” che può essere:
Ente Impositore;
Persona Fisica/altro soggetto.
La voce “Società di Riscossione” benché presente nella prima area “Dati Generali” non risulta rappresentata in quest'area ma può agevolmente rientrare in queste voci.
Oltre all'area Tipologia di appellante, viene creata l'apposita area “Sentenze collegate” con cui si realizza il collegamento tra il dato della sentenza, inserito precedentemente e la parte appellante, attraverso il menu a tendina ed il pulsante “collega sentenza”.
La scelta della Tipologia di appellante comporta l'apertura di due possibili aree di compilazione; entrambe generano l'area “Dettagli” e l'area “Dati Residenza/Sede Legale” (aree accessibili solo in seguito all'inserimento) ed hanno in comune la parte finale “salva” e “pulisci”.
Anche se la tipologia ordinaria sarà quella della “Persona Fisica”, per semplicità di descrizione, esaminiamo dapprima l'area Ente Impositore.
5.1. Appellante – Ente Impositore
Laddove come “Tipologia appellante” si selezioni “Ente Impositore” la schermata proporrà un primo riquadro “Dettagli” ed i campi a tendina “tipo di Ente”, “Provincia” “Ente” “Denominazione Ufficio” ed il campo a testo libero “Ulteriori informazioni”.
I campi vengono presentati in relazione a quanto precedentemente selezionato, occorre dunque prestare attenzione ai campi “Tipo Ente” e “Provincia” che possono escludere determinati Enti dal novero di quanto selezionabile.
L'area “Tipo Ente” permette di inserire: Agenzie Fiscali; Enti Locali; Enti Pubblici; Amministrazioni Centrali; Organi di Giustizia; Altri Enti.
L'area Provincia andrà ad individuare gli Enti selezionabili in base alla Provincia scelta ed influirà sulle voci successivamente proposte.
Le aree Ente e Denominazione Ufficio restituiranno nel menu le voci effettivamente selezionabili in base alla tipologia di Ente per Provincia prescelta.
Ad esempio, in caso di selezione della voce “Organi di Giustizia” per la Provincia di Torino, il sistema andrà a suggerire come Enti “Giudice di Pace; Giustizia Amministrativa; Giustizia Tributaria; Organi della Giustizia Civile; Procure”; in caso di selezione “Organi della Giustizia Civile” si avrà nel menù Denominazione la scelta tra “Corte di Appello di Torino; Tribunale di Sorveglianza; Tribunale di Ivrea; Tribunale per i Minorenni di Torino; Tribunale di Torino; Ufficio di Sorveglianza di Torino”.
Se l'Ente non risultasse tra quelli già elencati, sarà necessario selezionare la voce “ALTRI ENTI” e valorizzare il successivo campo “Codice fiscale” e “Denominazione ufficio”, descrivendo il nuovo Ente, oltre alla possibilità di inserire dati nel campo a testo libero “ulteriori informazioni”.
La schermata si completa con il box da riempire “Dati residenza/Sede legale” nel quale troveremo i campi:
a) “indirizzo” (con testo libero);
b) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);
c) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);
d) “cap” (a testo libero);
e) “indirizzo pec” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@pec.it”).
In pratica
“indirizzo pec”
Abbiate particolare cura nell'inserimento dell'indirizzo PEC perché esso è un campo obbligatorio, ma viene verificato solo formalmente, ovvero il sistema non svolge un tentativo di invio per verificarne la funzionalità, e quindi purché vi sia una stringa di lettere seguita da una @ e da un suffisso del tipo pec.it, l'indirizzo verrà accettato dal S.I.Gi.T. anche se di fatto errato, ma voi NON riceverete mai le notifiche dalla segreteria di Commissione.
5.2. Appellante Persona Fisica– Altro soggetto
Quanto al soggetto “Persona fisica/Altro Soggetto”, la schermata risulta più articolata, ma sempre di tipo dinamico, ossia che verrà modificata in base alla natura giuridica selezionata tra quelle previste dal menu a tendina: Persona Fisica, Impresa Individuale/Familiare, Lavoratore Autonomo/Associazione Professionisti, Consorzi, Cooperative, Enti non commerciali/Onlus, Fondazioni, Società di Capitale/Equiparati, Società di Persone/Equiparati, Soggetti Non Residenti, Altro.
La selezione delle differenti tipologie comporterà sensibili variazioni nella schermata, suggerendo differenti campi da compilare in base alla natura giuridica.
In relazione alle schermate proposte dal S.I.Gi.T., si possono individuare tuttavia tre principali modelli di compilazione, il primo riguarda la PERSONA FISICA, il secondo IMPRESA INDIVUDALE/FAMILIARE, LAVORATORE AUTONOMO/ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE ed il terzo che risulta utilizzabile per TUTTE LE ALTRE TIPOLOGIE DI SOGGETTI.
5.3. Appellante – Persona Fisica
Nel caso standard di presentazione di un appello, l'appellante è una persona fisica, a prescindere se stia depositando personalmente o a mezzo di un difensore, e la schermata proposta sarà la seguente:
In essa occorre inserire i seguenti dati obbligatori contrassegnati da un asterisco (*):
a) Principalmente il CODICE FISCALE /P.IVA (campo soggetto a controllo di esistenza, ossia il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, da messaggio di errore ed impedisce di proseguire)
b) Poi scegliere tra M ed F nel campo “Sesso”
c) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME”/Denominazione (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo)
d) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero.
e) Come si vede dal pannello seguente:
Il campo “data di nascita” è da inserire mediante calendario (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione proposta);
f) A seguire, i campi “provincia di nascita”, “comune di nascita” e “stato di nascita” vengono gestiti mediante menu a tendina, con possibilità di selezione in un elenco progressivamente ristretto in base alla voce precedente inserita (ossia i comuni proposti dipendono dalla provincia prescelta), come si vede di seguito:
Se stiamo effettuando il ricorso come EREDI dell'interessato, il campo persona fisica permette anche di valorizzare la voce “In qualità di erede di”, che apre i campi relativi al de cuius “Cognome, Nome, CF, data di nascita” tutti campi compilabili a testo libero, anche il codice fiscale, che non viene generato dal sistema, ma immesso dall'utente, con le stesse regole appena viste per la persona fisica.
La schermata relativa all'impresa individuale ed al lavoratore autonomo, applicabile anche per il Lavoratore Autonomo e per l'Associazione tra Professionisti, è pressoché affine a quella della persona fisica, ma elimina ogni riferimento alla voce “in qualità di erede”, non essendo un caso possibile.
Per la compilazione dei campi valgono le stesse regole e raccomandazioni di quelli del punto precedente; dalle schermate di seguito riportate evidenziamo solo che i punti difformi sono:
a) Nei casi ove presente, va inserita la sola PARTITA IVA o il CODICE FISCALE;
b) Il campo “Nome” non va compilato (diventa infatti non obbligatorio), ma solo quello “Denominazione”;
c) I campi “Data – Provincia - Comune e Stato di nascita” NON vanno compilati o diventano comunque facoltativi.
5.5. Appellante – Altro soggetto – Consorzi; Cooperative; Enti Non Commerciali/Onlus; Fondazioni; Società di Capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; Altro
Le schermate di seguito riportate sono quelle relative agli altri soggetti, non persone fisiche; in esse rinveniamo ulteriormente ridotti i campi selezionabili, richiedendo tali schede solo la identificazione della NATURA GIURIDICA dell'appellante, attraverso la compilazione dei campi “CODICE FISCALE/P.IVA” e “Denominazione”, con facoltà di inserire “ulteriori informazioni”. La compilazione comporterà, però, la abilitazione della ulteriore scheda “Rappresentanti”, di cui al successivo punto 3.5., per identificare il soggetto risultante abilitato alla rappresentanza in giudizio, anche a mezzo difensore. Come detto, i dati inseribili “codice fiscale e partita iva”, “denominazione”, “ulteriori informazioni” sono di testo e, per i primi due, viene effettuato un controllo formale, ossia non sono accettati codici fiscali e partite iva inferiori a 11 caratteri. Nell'esempio viene indicata una Società di Capitali, ma il procedimento è il medesimo per ogni ente non persona fisica.
6. Scheda Dati Residenza/Sede legale – parte comune a qualsiasi tipologia di appellante
La parte in calce alla scheda “appellante” risulta comune a tutte le tipologie (Ente Impositore, Società di Riscossione, Persona Fisica) e presenta due aree “Dati Residenza/Sede Legale” e “Sentenze Collegate”, oltre ai pulsanti “salva” e “pulisci”.
6.1. Dati Residenza / Sede Legale
L'area Dati Residenza/Sede presenta alcuni campi a testo libero “indirizzo”, “CAP” e “indirizzodi posta elettronica” (con possibilità di valorizzare se si tratti di casella PEC”, i campi “Provincia”, “Comune” e “Stato” vengono compilati mediante menu a tendina, come già esposto in precedenza.
Ripetiamo quanto già detto in merito al contenuto dei seguenti campi:
a) “indirizzo” (con testo libero);
b) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);
c) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);
d) “cap” (a testo libero);
e) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);
f) “indirizzo posta elettronica” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@.it/com/org/altro” oppure, se PEC, “nomeindirizzo@pec.it”).
6.2. Sentenze Collegate
Caratterizzante del deposito dell'appello è la scheda “Sentenze Collegate”.
Il campo viene collocato subito prima dei pulsanti “salva” “pulisci” al fondo della scheda e realizza il collegamento tra il dato della Sentenza o delle Sentenze, precedentemente inserito e la parte appellante.
L'area si compone di un menu a tendina, il cui contenuto deriva da quanto prima inserito e del pulsante “collega sentenza”.
In seguito al collegamento, il sistema presenterà il “Riepilogo Sentenze Collegate” da cui si potrà verificare la sentenza collegata alla parte appellante: di seguito al campo Riepilogo viene inserito il campo “Rimuovi Sentenza” per ovviare a casi di erroneo inserimento.
Nell'esempio si è mostrato l'inserimento di una sentenza, i cui dati erano stati previamente inseriti nella schermata precedente: il pulsante “rimuovi” permette di escludere il collegamento tra sentenza e parte.
6.3. Completamento dell'inserimento e salvataggio
Effettuato l'inserimento, si potrà premere il pulsante “salva” per proseguire con l'inserimento della scheda successiva.
Il sistema dopo aver verificato la correttezza dei dati, assegnerà la spunta verde anche alla voce “parti appellanti”
per attestare la regolarità formale di quanto inserito, altrimenti indicherà gli errori mediante colorazione rossa dei campi, invitando alla correzione (vedi il box “Il Quesito” al punto 4.)
7. Scheda dati dei rappresentanti: rappresentante legale, procuratore, tutore, curatore, liquidatore
La terza schermata proposta dal sistema riguarda i “Rappresentanti” dell'appellante; anche in questo caso, la nuova scheda viene proposta con l'attribuzione del simbolo del triangolo giallo, ad indicare che non è stata (ancora) compilata.
In pratica
"Attivazione scheda “Rappresentanti”
IMPORTANTE: Per accedere alla schermata “Rappresentanti”, oltre ad aver compilato la scheda “appellante – Altro soggetto – Consorzi; Cooperative; Enti Non Commerciali/Onlus; Fondazioni; Società di Capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati”, è necessario aver valorizzato nella schermata iniziale “Dati Generali” (riquadro “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti”) il numero dei rappresentanti dei ricorrenti con un numero superiore allo zero, poiché altrimenti il sistema non riterrà rilevante l'inserimento e dunque non proporrà la schermata.
In caso di dimenticanza, sarà tuttavia possibile tornare indietro ad aggiornare tale valore.
La schermata si presenterà come segue:
Il primo box “Tipo Rappresentante” aprirà un menu a tendina uguale per tutte le tipologie di rappresentante (rappresentante legale; procuratore; tutore; curatore; liquidatore), tranne che per la voce “altro”. Per la compilazione utilizzeremo la voce “Rappresentante legale”.
Per inserire le voci nei vari box ricordiamo di tenere conto delle seguenti specifiche:
a) Principalmente occorre inserire il CODICE FISCALE del soggetto rappresentante (campo soggetto a controllo di esistenza, ossia il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, dà messaggio di errore ed impedisce di proseguire)
b) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo)
c) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero
d) “Data nomina” è da inserire mediante calendario, che apparirà come di seguito: (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione proposta)
a) “indirizzo” (con testo libero)
b) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere)
c) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta)
d) “cap” (a testo libero)
e) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere)
f) “indirizzo posta elettronica” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@.it/com/org/altro” oppure, se PEC, “nomeindirizzo@pec.it”)
In seguito all'inserimento delle voci anzidette ed alla selezione del box “Rappresentante di – Selezione rappresentati:”, il sistema consentirà di associare il dato del rappresentante alla parte appellante e consentirà di salvare; se tutto risulta corretto, metterà la spunta verde sull'etichetta e vi consentirà di proseguire oltre.
In pratica
“Rappresentante di”
In caso di presenza di più soggetti ricorrenti, nel box troveremo la denominazione di ognuno di essi e dovremo selezionare solo quella a cui è collegato il rappresentante della scheda che stiamo compilando.
Se vi sono più ricorrenti con distinti rappresentanti, nella scheda “Dati Generali” avremo avuto cura di indicare il numero di tali rappresentanti (ad esempio “2”), di modo che il S.I.Gi.T. saprà che dovrà proporci il corrispondente numero di schede “Dati Rappresentante”.
7.1. Inserimento dati rappresentante – altro
Ove vi trovaste a dover inserire una tipologia di rappresentante non censita tra quelle predefinite, oltre a scegliere nel box la voce “Altro”, occorrerà obbligatoriamente inserire nel box “Descrizione” una breve ma chiara definizione della nuova tipologia.
Per le rimanenti voci della scheda vale esattamente quanto descritto al punto precedente.
8. Scheda dati del difensore
La quarta schermata proposta dal sistema riguarda i “Difensori” dell'appellante; anche in questo caso, la nuova scheda viene dapprima proposta con l'attribuzione del simbolo del triangolo giallo, ad indicare la mancata compilazione.
Al pari di quanto avviene per la schermata “Rappresentanti” la presente è opzionale e necessita della previa valorizzazione nella schermata iniziale “Dati Generali”(riquadro “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti”) del numero dei difensori dei ricorrenti con un numero superiore allo zero;
In caso non vengano indicati difensori, la schermata non verrà proposta, mentre in caso di un difensore si avrà la schermata con dicitura Difensori ed il numero (1 di 1) nell'esempio di cui sopra.
Qualora invece i difensori siano più di uno, la schermata verrà riproposta per un numero di volte pari al numero dei difensori indicati in precedenza, così da consentire il completo inserimento dei dati di ognuno di essi.
Ad esempio, per 2 difensori inseriti il S.I.Gi.T. proporrà due schede difensori e sulla prima troveremo indicato (1 di 2), a ricordarci che ve ne è più di una, come sotto riportato:
Come rammentato in precedenza, in caso di errori ed omissioni, sarà comunque possibile in qualsiasi momento ritornare alla schermata dati generali e modificare il numero dei difensori per aggiornare correttamente il numero.
I dati dei difensori comprendono il Codice Fiscale, Cognome, Nome e data di nomina; indirizzo, provincia, Comune, Cap, Stato ed Indirizzo PEC, nonché i dati dell'abilitazione del difensore.
Per inserire le voci nei vari box occorre rispettare le seguenti specifiche:
a) Dapprima occorre inserire il CODICE FISCALE del difensore (campo soggetto a controllo di esistenza; il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, dà messaggio di errore ed impedisce di proseguire);
b) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);
c) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;
d) “Data nomina” è da inserire mediante calendario, che apparirà come di seguito: (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione proposta):
e) “indirizzo” (con testo libero);
f) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);
g) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);
h) “cap” (a testo libero);
i) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);
j) “indirizzo PEC” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@pec.it”).
Il Quesito
L'indirizzo di PEC del difensore è libero e può anche essere diverso per ogni ricorso depositato o per ogni appellante difeso?
La risposta è tassativamente NO. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 7 del D.M. 23 dicembre 2013, n. 163, per i difensori, in quanto professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato, l'indirizzo di posta elettronica certificata, da utilizzare quale “domicilio digitale” indicato nel primo atto introduttivo del ricorso, deve coincidere con quello comunicato ai rispettivi ordini o collegi, ai sensi dell'art. 16, comma 7, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, pubblicato nel pubblico registro denominato INI-PEC.
La ragione di tale disposizione è rinvenibile nei successivi commi del medesimo articolo, i quali dispongono che, al fine di garantire l'invio delle notificazioni e delle comunicazioni mediante posta elettronica certificata da parte delle segreterie delle CT, in caso di errata indicazione dell'indirizzo di PEC negli atti difensivi, possono, essere utilizzati gli elenchi consultabili nell'INI-PEC.
Nella parte finale della scheda del difensore, troviamo il box “Dati abilitazione assistenza tecnica”; essi sono da inserire facoltativamente e vengono individuati mediante menu a tendina, con le categorie professionali dei difensori tributari, e con la possibilità di indicare il numero di tessera identificativa.
A seguire vi è l'area “Dati appellanti difesi”, nella quale associare e selezionare le parti assistite.
Per il funzionamento della compilazione e per le regole, vedere quanto descritto per il medesimo box dei rappresentanti dei ricorrenti.
Anche in quest'area, il pulsante rimuovi, visibile soltanto dopo l'inserimento dell'associazione tra parte e difensore, permetterà di ovviare ad eventuali erronei collegamenti.
In seguito alla compilazione, cliccando sul pulsante “SALVA”, il sistema verificherà la regolarità dei dati inseriti ed individuerà eventuali errori.
Nella schermata di compilazione in precedenza riportata, è stato volutamente omesso il dato relativo alla data di nomina del difensore: il sistema ha rilevato tale errore ed ha inserito l'errore in rosso.
Altresì il campo è stato colorato nel medesimo colore per evidenziare ove occorra inserire il dato richiesto.
8.1. Inserimento ulteriori difensori senza necessità di modifica della schermata dati generali
Se risulta inserito almeno un difensore, nella schermata di inserimento di quest'ultimo è presente una comoda funzionalità del sistema che consente di integrare ed aggiungere i dati senza dover necessariamente modificare la schermata dati generali. E anche possibile ritornare sulla voce “difensori” dopo aver completato l'inserimento per aggiungere (o rimuovere) un difensore.
In questa maniera, il sistema andrà ad aggiornare in automatico la scheda dei dati generali, senza che si renda necessario un intervento manuale.
9. Scheda Domicilio eletto
La quinta schermata proposta dal sistema è quella del “Domicilio Eletto” e viene ricavata in automatico dal S.I.Gi.T. sulla scorta di quanto inserito in precedenza nella scheda del difensore, se presente.
Viene dunque proposto, come di prassi avviene, l'elezione di domicilio presso il difensore:
ATTENZIONE: Per acquisire il domicilio proposto, occorre confermare la schermata cliccando sul pulsante “Salva”.
Se, invece, il domicilio eletto dall'appellante fosse diverso, è possibile modificare tale dato ed indicare quello effettivo.
Per la modifica clicchiamo sul link corrispondente al domicilio proposto e si aprirà la seguente maschera:
In essa dovremo dapprima selezionare il nome dell'appellante dalla lista proposta (anche se è uno solo) cliccandoci sopra, di modo che il campo diventi azzurrino, e poi scegliere il nuovo domicilio tra quelli proposti nel menù a tendina che si apre cliccando sul box “Elezione di domicilio presso”.
Effettuate le selezioni, cliccate sul pulsante “Inserisci elezione di Domicilio” ed avremo effettuato la variazione.
“FINE PARTE PRIMA”
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5.5. Appellante – Altro soggetto – Consorzi; Cooperative; Enti Non Commerciali/Onlus; Fondazioni; Società di Capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; Altro
6. Scheda Dati Residenza/Sede legale – parte comune a qualsiasi tipologia di appellante
6.3. Completamento dell'inserimento e salvataggio
7. Scheda dati dei rappresentanti: rappresentante legale, procuratore, tutore, curatore, liquidatore
7.1. Inserimento dati rappresentante – altro
8.1. Inserimento ulteriori difensori senza necessità di modifica della schermata dati generali