Diritti d’uso: procedure di assegnazione delle frequenze in sede di switch-off

Redazione Scientifica
05 Novembre 2019

Con il passaggio alla tecnica digitale, cessati i rapporti concessori è stato richiesto agli operatori del settore di partecipare a procedure obiettive, trasparenti, non discriminatorie e proporzionate ai fini...

Con il passaggio alla tecnica digitale, cessati i rapporti concessori è stato richiesto agli operatori del settore di partecipare a procedure obiettive, trasparenti, non discriminatorie e proporzionate ai fini dell'assegnazione di una frequenza digitale. In particolare, anche per i soggetti, già concessionari, divenne necessaria la titolarità di un'autorizzazione generale e di nuovi diritti d'uso, ottenuti nelle suddette procedure, posizionandosi utilmente in graduatoria per l'assegnazione della frequenza. Diversamente, l'operatore che, pur avendo acquistato un impianto da una concessionaria televisiva analogica, è privo di diritto d'uso, poiché non era al tempo dell'acquisto un concessionario televisivo e non vanta un titolo giudiziale, legittimamente è destinatario di un provvedimento di disattivazione dell'impianto stesso, nel caso di specie abusivo in quanto delocalizzato in assenza di autorizzazione, ed è escluso sia dalla procedura di rottamazione delle frequenze sia dalla procedura di riassegnazione, considerata da un lato la mancata acquisizione automatica di una concessione analogica da convertire (trattandosi in origine di una concessionaria di radiodiffusione sonora) e dall'altro la mancata assegnazione di un diritto d'uso temporaneo per incapienza delle frequenze pianificate.

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