Nota di Iscrizione a ruolo: Ricorso (in appello) per Ottemperanza – Revocazione – Ricusazione
Aurelio Parente
Gabriele Carazza
14 Novembre 2019
Scheda tecnica per la compilazione della Nota di Iscrizione a ruolo nel caso di Appelli ed Altri Procedimenti Giurisdizionali – Ricorso per Ottemperanza - Revocazione - Ricusazione.
1. Scheda di riepilogo
Il SIGIT offre una specifica modalità di deposito telematico, mediante uno strumento web di upload dei contenuti (ricorso e documenti ad esso allegati), che caratterizza in senso forte il PTT e lo distingue dal modo operativo di altri modelli di processo telematico ad oggi vigenti.
In pratica
UPLOAD: o caricamento, in informatica è il processo di invio o trasmissione di un file (o più genericamente di un flusso finito di dati o informazioni) da un client ad un sistema remoto (denominato server) attraverso una rete informatica. L'azione inversa è chiamata «scaricamento» o «download».
In parole povere, significa che il trasferimento dei dati avviene dal dispositivo utilizzato alla rete in questione, proprio come quando si carica un file con lo scopo di allegarlo ad un'email.
Anche nella compilazione del ricorso – destinato alla Commissione Tributaria Regionale - per Ottemperanza, di quello per Revocazione e per Ricusazione, pur con le specifiche peculiarità di ogni singolo procedimento, la funzionalità del SIGIT si innesta sulla Nota di Iscrizione a Ruolo (NIR), che passa dall'essere un mero strumento di carattere amministrativo al mezzo attraverso cui sono veicolate tutte le informazioni inerenti il deposito ed i file relativi a ciò che si intende trasmettere alla Segreteria della Commissione Tributaria.
Come debitamente evidenziato dalla dottrina, la scelta di questo modello consente una netta riduzione degli adempimenti posti in capo della Segreteria, poiché attraverso la compilazione via web è l'utente stesso ad inserire i dati relativi al proprio deposito ed effettuare l'invio di quanto successivamente inserito nel fascicolo telematico.
Lo svolgimento dei controlli da parte del sistema medesimo consente altresì di fornire una verifica circa la sussistenza dei requisiti previsti dal sistema ed escludere file infettati da virus ed evidenziare la sussistenza di anomalie qualora il deposito riguardi formati non consentiti dal sistema.
2. Accesso al Processo Tributario Telematico
In via preliminare rammentiamo che la procedura di deposito, che avviene nel rispetto del d.lgs. n. 546/1992, regolamentata dagli artt. del Regolamento PTT e dal DD 4 agosto 2015, e si svolge mediante l'accesso al PTT dal Portale della Giustizia Tributaria:
ed in particolare all'indirizzo dedicato all'accesso al Processo Tributario Telematico che si presenta in questa maniera, con accesso sul pulsante ”Accedi al PTT”.
Dopo aver inserito l'UserID e la Password come precedentemente comunicati dal S.I.Gi.T., (si veda al riguardo l'articolo “Registrazione al S.I.Gi.T.”) sarà possibile entrare nel sistema per fruire della funzionalità della Nota di Iscrizione a Ruolo – NIR ai fini del deposito.
Risulta altresì possibile l'impiego del sistema SPID per l'identificazione; in alcuni casi, tuttavia, tale tipologia di accesso ha generato dei minimi conflitti interni con alcuni browser, per cui si consiglia sempre di verificare l'aggiornamento del proprio browser all'ultima versione rilasciata.
Ricordiamo che per il corretto svolgimento del deposito occorre avere la propria PEC in buone condizioni manutentive, su cui poter accogliere le ricevute dal sistema, ed una firma digitale valida, per poter correttamente sottoscrivere digitalmente gli atti durante la fase di deposito.
Inseriti i dati di accesso, si avrà la schermata principale, destinata alle funzioni “deposito telematico“ (compilazione delle nuove NIR, completamento di NIR già iniziate e memorizzate nella apposita sezione della pagina, richiesta di accesso temporaneo) “interrogazione atti depositati” nonché l'area “Servizi ed Utilità”.
Per realizzare il deposito telematico dinanzi alla CTR occorre quindi utilizzare la funzione deposito telematico – invio NIR Appelli ed altri atti:
Il sistema andrà a generare la pagina per il deposito, che reca sulla sinistra l'area dei depositi in CTP – primo grado e sulla destra in CTR – secondo grado.
Sarà dunque possibile:
selezionare la Commissione Tributaria Regionale
in cui si vuole effettuare il deposito;
selezionare la tipologia di documento da depositare;
selezionare successivamente la tipologia specifica di deposito da effettuare.
Di seguito si evidenzia la schermata di compilazione realizzata in caso di selezione della CTR (nell'esempio CTR Piemonte): in seguito all'inserimento della tipologia di deposito “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali” il sistema suggerisce le tipologie di procedimento collegate: Appello (già oggetto di specifica istruzione per l'uso) e gli altri atti collegati ad altri procedimenti; ai fini del presente contributo si analizzeranno in particolare le ultime tre voci: “ricorso per ottemperanza” “ricorso per revocazione” “ricorso per ricusazione”.
3. Nota Iscrizione Ruolo Ricorso per Ottemperanza - Revocazione - Ricusazione
Il deposito del ricorso per Ottemperanza - Revocazione o per Ricusazione segue, pur distaccandosene per le singole peculiarità, modalità analoghe all'appello ed ai corrispondenti ricorsi di primo grado.
La tipologia del procedimento è al pari di altri atti da depositarsi in CTR collegata alla categoria di deposito individuata dall'etichetta della tipologia “Appelli ed altri procedimenti giurisdizionali”, come suggerita nella prima schermata del sistema.
Anche in questo caso, viene operata, pur con alcune variazioni, la distinzione che vede collocati sulla sinistra i depositi in CTP – 1° Grado e sulla destra i depositi in CTR – 2° Grado.
Il primo menù a tendina consentirà di selezionare la CT di riferimento, individuata in quella territorialmente competente.
Nell'esempio, si osserva come venga selezionato il deposito in Commissione Tributaria Regionale Piemonte, trattandosi del deposito di un atto dinanzi al Giudice di Secondo Grado.
Per la descrizione delle operazioni da compiere, descritta nel seguito dell'articolo, faremo riferimento ad un atto in Commissione Regionale Piemonte, depositato nell'interesse di un Contribuente Persona Fisica/Giuridica.
In pratica
L'inizio della procedura guidata di immissione dati nella NIR inizia sin dalla prima schermata, con l'immissione:
del riferimento della CTR che si intende adire
della tipologia di deposito che intendiamo attivare
della tipologia del procedimento inerente la tipologia di deposito prescelta
Il sistema di selezione a campi chiusi (menù a tendina, non compilabile) è fondamentale per evitare erronee compilazioni dei nominativi delle località, delle tipologie di depositi e di procedimenti, evitando che il compilante debba andare a ricercare all'esterno del sistema ciò che gli occorre conoscere.
Effettuata la prima selezione, il sistema suggerirà il completamento del secondo menù a tendina, individuando tre aree di riferimento per il deposito:
a) “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali”
b) “controdeduzioni”
c) “controdeduzioni e appello incidentale”
d) “altri atti e documenti”
La scelta della tipologia di deposito, aggiungerà una nuova schermata, andando a costituire un campo prima non presente, la “tipologia del procedimento”.
In esso figureranno, in un menù a tendina, le differenti tipologie di procedimenti ed atti possibili in relazione alla fase precedentemente selezionata.
A seconda di quale dei tre procedimenti abbiamo intenzione di attivare, andremo a selezionare Appelli ed altri procedimenti giurisdizionali, per attivare nel campo tipologia del procedimento una delle voci dei Ricorsi in CTR: Ottemperanza, Revocazione, Ricusazione.
La scelta di tale voce completerà la fase preliminare ed aprirà la successiva schermata “compilazione della NIR Appelli – Ricorso per Ottemperanza/Revocazione/Ricusazione” in seguito alla pressione sul pulsante OK.
3.1. Compilazione della NIR ricorso per Ottemperanza, per Revocazione o per Ricusazione in secondo grado
Come detto, a seguito all'inserimento dei dati identificativi della CTR e del deposito, si avrà la fase vera e propria della compilazione della NIR, raggiungibile in “Home – invio NIR – Ricorso – Altri Atti" “Compilazione NIR Appelli”.
Il sistema evidenzierà in prima schermata la tipologia del procedimento prescelto, indicando, per ognuno, che si tratta di:
“Richiesta Iscrizione al Registro Generale degli Appelli per: RICORSO PER OTTEMPERANZA”
“Richiesta Iscrizione al Registro Generale degli Appelli per: RICORSO PER REVOCAZIONE”
“Richiesta Iscrizione al Registro Generale degli Appelli per: RICORSO PER RICUSAZIONE”
Si avrà dunque la proposizione dei campi da compilare suddivisi nelle schermate successive.
La prima richiesta che verrà formulata sarà la compilazione dei DATI GENERALI.
La scheda “Dati Generali” della NIR individuerà le successive schede necessarie per il deposito, sottoponendole al depositante per la compilazione.
Le tre diverse tipologie di procedimenti che stiamo descrivendo presentano in tale scheda le principali differenze tra loro e, pertanto, le esamineremo separatamente.
Nell'esempio si mostra come si presenta la parte alta della schermata che indica trattarsi di “Compilazione NIR Appelli – Dati Generali” - nella schermata dati generali figura l'indicazione della CTR previamente selezionata, nonché le altre parti, collegate al tipo di deposito prescelto.
In pratica
Il sistema di immissione dati assistito proporrà i campi da compilare in base a quanto progressivamente inserito dal compilante, non richiedendo la compilazione di parti che non risultino necessarie in relazione al proprio deposito.
L'indicazione del simbolo del triangolo con punto esclamativo nella etichetta della scheda evidenzia la mancata compilazione della schermata proposta, mentre una spunta verde ci segnalerà che la scheda è stata correttamente compilata.
4. Scheda dati generali: Ricorso per Ottemperanza
La prima schermata proposta dal sistema riguarda i Dati Generali; le prime voci:
a) CTR di secondo grado
b) Richiesta di iscrizione nel Registro Generale degli Appelli per: RICORSO PER OTTEMPERANZA
risultano già precompilate e non sono modificabili; ciò deriva dal precedente inserimento nel quadro iniziale, da cui il sistema le ha tratte.
Rimangono aperte le voci, con possibilità di apporre la spunta laddove ricorra la relativa circostanza per valorizzarla in positivo:
c) Appellante: con facoltà di scelta tra: O Contribuente; O Ente Impositore; O Società di Riscossione;
d) “Richiesta trattazione in pubblica udienza”:
e) “Istanza sospensione sentenza o altro provvedimento”:
f) “La parte si avvale di un difensore tecnico abilitato”:
È presente il menù a tendina con scelta alternativa (SI/NO) per l'impugnazione diniego ex art. 11, d.l. n. 50/2017.
Il campo “recapito telefonico” risulta compilabile con tastiera o pad numerico.
La seconda area riguarda i dati specifici del “Ricorso per Ottemperanza” in cui vengono inseriti i “Dati Sentenze Impugnate”:
il campo “CT che ha emesso la sentenza impugnata” viene realizzato sulla base della selezione della CTR e quindi reca in menù a tendina le CTP eleggibili, la CTR stessa e la Corte di Cassazione;
il campo “Tipo di Pronunciamento” viene immesso da menù a tendina e può essere valorizzato come Sentenza; Decreto Presidenziale; Ordinanza Collegiale Definitiva; Ordinanza Presidenziale;
i campi Numero / Anno / Sezione del Pronunciamento vengono inseriti mediante tastiera o pad, mentre il campo Data può essere computato da tastiera o mediante calendario.
Al termine dell'inserimento si dovrà premere il pulsante “Inserisci” per attivare il campo “Riepilogo sentenze impugnate” in cui figurerà quanto precedentemente inserito; in assenza non sarà possibile procedere con le schermate successive. Per proseguire con l'inserimento delle voci successive, tuttavia, occorre che i dati inseriti nell'area “Dati Sentenze Impugnate” siano formalmente corretti.
In tale area trovano luogo campi di compilazione obbligatoria:
a) CT che emesso la sentenza – menù a tendina;
b) Tipo di Pronunciamento – menù a tendina;
c) Numero di Pronunciamento – campo testo;
d) Anno di Pronunciamento – campo testo;
e) Sezione Pronunciamento – campo testo;
f) Data Pronunciamento – campo testo o calendario.
Segue il pulsante Inserisci
Nell'esempio, si evidenzia un deposito di ricorso per Ottemperanza in CTR Piemonte.
Nella schermata ulteriore che segue possiamo vedere nell'area DATI SENTENZE IMPUGNATE il menù che reca l'indicazione di tutte le CT eleggibili in base alla Regione prescelta.
Nell'ultima parte è presente l'area “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti” comune ad altre tipologie di deposito.
4.1. Ricorso per Revocazione
La prima schermata proposta dal sistema riguarda i Dati Generali; le prime voci:
a) CTR di secondo grado:
b) richiesta di iscrizione nel Registro Generale degli Appelli per: RICORSO PER REVOCAZIONE
risultano già compilate e non sono modificabili; ciò deriva dal precedente inserimento nel quadro iniziale, da cui il sistema le ha tratte.
La voce “Parte appellante”, può invece essere modificata attraverso l'inserimento delle voci “Contribuente” “Ente Impositore” “Società di Riscossione” mediante pressione sul pulsante O.
Rimangono aperte le voci, con possibilità di apporre la spunta laddove ricorra la relativa circostanza per valorizzarla in positivo:
c) “Richiesta trattazione in pubblica udienza”: o
d) “Istanza sospensione sentenza o altro provvedimento”: o
e) “La parte si avvale di un difensore tecnico abilitato”:
Il campo “recapito telefonico” risulta compilabile con tastiera o pad numerico.
Nell'esempio di seguito, si evidenzia come siano già preselezionate le aree relative alla CTR (Piemonte) adita ed alla tipologia di deposito prescelta.
La seconda area riguarda i dati specifici del “Ricorso per Revocazione” in cui vengono inseriti i “Dati Sentenze Impugnate”
il campo “CT che ha emesso la sentenza impugnata” viene realizzato sulla base della selezione della CTR e quindi reca in menù a tendina le CTP eleggibili, la CTR stessa e la Corte di Cassazione
il campo Tipo di Pronunciamento viene immesso da menù a tendina e può essere valorizzato come Sentenza; Decreto Presidenziale; Ordinanza Collegiale Definitiva; Ordinanza Presidenziale
i campi Numero / Anno / Sezione del Pronunciamento vengono inseriti mediante tastiera o pad, mentre il campo Data può essere computato da tastiera o mediante calendario.
Al termine dell'inserimento si dovrà premere il pulsante “Inserisci” per attivare il campo “Riepilogo sentenze impugnate” in cui figurerà quanto precedentemente inserito; in assenza non sarà possibile procedere con le schermate successive. Per proseguire con l'inserimento delle voci successive, tuttavia, occorre che i dati inseriti nell'area “Dati Sentenze Impugnate” siano formalmente corretti.
In tale area trovano luogo campi di compilazione obbligatoria:
a) CT che emesso la sentenza – menù a tendina;
b) Tipo di Pronunciamento – menù a tendina;
c) Numero di Pronunciamento – campo testo;
d) Anno di Pronunciamento – campo testo;
e) Sezione Pronunciamento – campo testo;
f) Data Pronunciamento – campo testo o calendario.
Segue il pulsante Inserisci
4.2. Ricorso per Ricusazione
La prima schermata proposta dal sistema riguarda i Dati Generali; le prime voci:
a) CTR di secondo grado:
b) richiesta di iscrizione nel Registro Generale degli Appelli per: RICORSO PER RICUSAZIONE
risultano già compilate e non sono modificabili; ciò deriva dal precedente inserimento nel quadro iniziale, da cui il sistema le ha tratte.
La voce “Parte appellante”, può invece essere modificata attraverso l'inserimento delle voci “Contribuente” “Ente Impositore” “Società di Riscossione” mediante pressione sul pulsante O.
Rimangono aperte le voci, con possibilità di apporre la spunta laddove ricorra la relativa circostanza per valorizzarla in positivo:
c) “Richiesta trattazione in pubblica udienza”: o
d) “Istanza sospensione sentenza o altro provvedimento”: o
e) “La parte si avvale di un difensore tecnico abilitato”:
Il campo “recapito telefonico” risulta compilabile con tastiera o pad numerico.
4.3. Parti comuni
La successiva area degli “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti” risulta rilevante per il proseguo poiché in base a ciò che indicheremo il S.I.Gi.T. ci proporrà le correlate schermate successive, in termini di tipo e quantità; in essa dobbiamo andare ad inserire la quantità presente nel ricorso che intendiamo depositare relativa a:
I. “Parti appellanti”;
II. “Parti appellate”;
III. “Rappresentanti degli appellanti”;
IV. “Difensori degli appellanti”;
V. “Atti impositivi”;
VI. “Notifiche appello”;
VII. “Allegati”.
I pulsanti finali “salva” e “pulisci” consentono alternativamente di procedere alla scheda successiva o di cancellare quanto inserito nella schermata per un diverso inserimento dei dati.
Il Quesito
Che succede se in una delle schede che sto compilando ho dimenticato di riempire un campo obbligatorio oppure ho inserito dati in contraddizione tra loro all'interno della singola scheda?
In caso di mancato inserimento di un dato obbligatorio o di indicazione all'interno della stessa scheda di dati in contraddizione tra loro, il S.I.Gi.T. non consentirà il salvataggio e la validazione della scheda, proponendo contemporaneamente in rosso, nella parte alta della schermata, gli errori rilevati.
Nel caso di seguito illustrato, il sistema ha evidenziato nella scheda “Dati Generali” un difetto di coerenza tra la indicazione della presenza di un difensore abilitato ed il mancato inserimento del numero dei difensori. L'errore, oltre ad essere riepilogato in rosso nella parte alta, viene evidenziato dal campo rosa che compare nella casella coinvolta e da correggere.
È importante evidenziare come il “Riepilogo Sentenze Impugnate” venga mostrato soltanto in seguito alla pressione sul tasto INSERISCI nell'area Dati Sentenze Impugnate.
In caso non vi siano errori di compilazione, il sistema proporrà la successiva schermata ed andrà a sostituire in quella completata il triangolo giallo con il segno di spunta verde.
In pratica
Come tornare su una scheda già completata:
Se dopo aver completato una scheda, mentre compiliamo una qualunque delle successive, ci accorgiamo che uno dei dati inseriti in essa era errato, e possibile cliccare sulla schermata errata, anche se ha già la spunta verde, per andare a modificare i dati che fosse necessario.
Eseguita la correzione dovremo cliccare nuovamente sul pulsante “Salva” e, se non abbiamo introdotto incongruenze, la scheda si chiuderà di nuovo con la spunta verde.
5. Scheda dati dell'appellante - ricorrente
La seconda schermata proposta dal sistema riguarda gli “Appellanti”; anche in questo caso, la nuova scheda viene proposta con l'attribuzione del simbolo del triangolo giallo, ad indicare che non è stata (ancora) compilata.
In prima battuta, la schermata propone un menù a tendina circa la “Tipologia appellante” che può essere:
Ente Impositore;
Persona Fisica/altro soggetto.
Non è presente in questa area la voce “Società di Riscossione” presente in scheda dati generali.
Tale prima scelta comporta l'apertura di due possibili aree di compilazione; seguono le aree comuni:
SentenzeCollegate – area da cui si deve effettuare il collegamento parte/sentenza;
parte finale “salva” e “pulisci”.
5.1. Appellante – Ente Impositore o Società di Riscossione
Laddove come “Tipologia appellante” si selezioni “Ente Impositore” la schermata proporrà un primo riquadro “Dettagli” ed i campi a tendina “tipo di Ente”, “Provincia” “Ente” “Denominazione Ufficio” ed il campo a testo libero “Ulteriori informazioni”
I campi vengono presentati in relazione a quanto precedentemente selezionato, occorre dunque prestare attenzione ai campi “Tipo Ente” e “Provincia” che possono escludere determinati Enti dal novero di quanto selezionabile.
L'area “Tipo Ente” permette di inserire: Agenzie Fiscali; Enti Locali; Enti Pubblici; Amministrazioni Centrali; Organi di Giustizia; Altri Enti.
L'area Provincia andrà ad individuare gli Enti selezionabili in base alla Provincia scelta ed influirà sulle voci successivamente proposte.
Le aree Ente e Denominazione Ufficio restituiranno nel menù le voci effettivamente selezionabili in base alla tipologia di Ente per Provincia prescelta.
Ad esempio, in caso di selezione della voce “Organi di Giustizia” per la Provincia di Torino, il sistema andrò a suggerire come Enti “Giudice di Pace; Giustizia Amministrativa; Giustizia Tributaria; Organi della Giustizia Civile; Procure”; in caso di selezione “Organi della Giustizia Civile” si avrà nel menù Denominazione la scelta tra “Corte di Appello di Torino; Tribunale di Sorveglianza; Tribunale di Ivrea; Tribunale per i Minorenni di Torino; Tribunale di Torino; Ufficio di Sorveglianza di Torino”.
Se l'Ente non risultasse tra quelli già elencati, sarà necessario selezionare la voce “ALTRI ENTI” e valorizzare il successivo campo “Codice fiscale” e “Denominazione ufficio”, descrivendo il nuovo Ente, oltre alla possibilità di inserire dati nel campo a testo libero “ulteriori informazioni”:
La schermata si completa con il box da riempire “Dati residenza/Sede legale” nel quale troveremo i campi:
a) “indirizzo” (con testo libero);
b) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);
c) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);
d) “cap” (a testo libero);
e) “indirizzo pec” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@pec.it”).
5.2. Appellante Persona Fisica– Altro soggetto
Quanto al soggetto “Persona fisica/Altro Soggetto”, la schermata risulta più articolata, ma sempre di tipo dinamico, ossia che verrà modificata in base alla natura giuridica selezionata tra quelle previste dal menù a tendina: Persona Fisica, Impresa Individuale/Familiare, Lavoratore Autonomo/Associazione Professionisti, Consorzi, Cooperative, Enti non commerciali/Onlus, Fondazioni, Società di Capitale/Equiparati, Società di Persone/Equiparati, Soggetti Non Residenti, Altro.
La selezione delle differenti tipologie comporterà sensibili variazioni nella schermata, suggerendo differenti campi da compilare in base alla natura giuridica.
In relazione alle schermate proposte dal S.I.Gi.T., si possono individuare tuttavia tre principali modelli di compilazione, il primo riguarda la PERSONA FISICA, il secondo IMPRESA INDIVUDALE/FAMILIARE, LAVORATORE AUTONOMO/ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE ed il terzo che risulta utilizzabile per TUTTE LE ALTRE TIPOLOGIE DI SOGGETTI.
5.3. Appellante – Persona Fisica
Nel caso che proponiamo l'appellante è una persona fisica, a prescindere se stia depositando personalmente o a mezzo di un difensore, e la schermata proposta sarà la seguente:
In essa occorre inserire i seguenti dati obbligatori contrassegnati da un asterisco (*):
a) Principalmente il proprio CODICE FISCALE (campo soggetto a controllo di esistenza, ossia il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, da messaggio di errore ed impedisce di proseguire);
b) Poi scegliere tra M ed F nel campo “Sesso”;
c) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);
d) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;
e) Come si vede dal pannello seguente:
Il campo “data di nascita” è da inserire mediante calendario (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione proposta)
f) A seguire, i campi “provincia di nascita”, “comune di nascita” e “stato di nascita” vengono gestiti mediante menù a tendina, con possibilità di selezione in un elenco progressivamente ristretto in base alla voce precedente inserita (ossia i comuni proposti dipendono dalla provincia prescelta).
Se stiamo effettuando il ricorso come EREDI dell'interessato, il campo persona fisica permette anche di valorizzare la voce “In qualità di erede di”, che apre i campi relativi al de cuius “Cognome, nome, CF, data di nascita” tutti campi compilabili a testo libero, anche il codice fiscale, che non viene generato dal sistema, ma immesso dall'utente, con le stesse regole appena viste per la persona fisica.
La schermata relativa all'impresa individuale ed al lavoratore autonomo, applicabile anche per il Lavoratore Autonomo e per l'Associazione tra Professionisti, è pressoché affine a quella della persona fisica, ma elimina ogni riferimento alla voce “in qualità di erede”, non essendo un caso possibile.
Per la compilazione dei campi valgono le stesse regole e raccomandazioni di quelli del punto precedente; dalle schermate di seguito riportate evidenziamo solo che i punti difformi sono:
a) Nei casi ove presente, va inserita la sola PARTITA IVA o il CODICE FISCALE
b) Il campo “Nome” non va compilato (diventa infatti non obbligatorio), ma solo quello “Denominazione”
c) I campi “Data – Provincia - Comune e Stato di nascita” NON vanno compilati o diventano comunque facoltativi
5.5 Appellante – Altro soggetto – Consorzi; Cooperative; Enti Non Commerciali/Onlus; Fondazioni; Società di Capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; Altro
Le schermate di seguito riportate sono quelle relative agli altri soggetti, non persone fisiche; in esse rinveniamo ulteriormente ridotti i campi selezionabili, richiedendo tali schede solo la identificazione della NATURA GIURIDICA dell'appellante, attraverso la compilazione dei campi “CODICE FISCALE/P.IVA” e “Denominazione”, con facoltà di inserire “ulteriori informazioni”.
La compilazione comporterà, però, la abilitazione della ulteriore scheda “Rappresentanti”, di cui in seguito per identificare il soggetto risultante abilitato alla rappresentanza in giudizio, anche a mezzo difensore.
Come detto, i dati inseribili “codice fiscale e partita iva” “denominazione” “ulterioriinformazioni” sono di testo e, per i primi due, viene effettuato un controllo formale, ossia non sono accettati codici fiscali e partite IVA inferiori a 11 caratteri.
Nell'esempio viene indicata una Società di Capitali, ma il procedimento è il medesimo per ogni ente non persona fisica.
6. Schede comuni a qualsiasi tipologia di appellante
La parte in calce alla scheda “appellante” risulta comune a tutte le tipologie (Ente Impositore, Società di Riscossione, Persona Fisica) e presenta due aree “Dati Residenza/Sede Legale” e “Sentenze Collegate”, oltre ai pulsanti “salva” e “pulisci”.
6.1. Dati Residenza / Sede Legale
L'area Dati Residenza/Sede presenta alcuni campi a testo libero “indirizzo”, “CAP” e “indirizzo di posta elettronica” (con possibilità di valorizzare se si tratti di casella PEC”, i campi “Provincia”, “Comune” e “Stato” vengono compilati mediante menù a tendina, come già esposto in precedenza.
Ripetiamo quanto già detto in merito al contenuto dei seguenti campi:
a) “indirizzo” (con testo libero);
a) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);
b) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);
c) “cap” (a testo libero);
d) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);
e) “indirizzo posta elettronica” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@.it/com/org/altro” oppure, se PEC, “nomeindirizzo@pec.it”).
6.2. Sentenze Collegate
Caratterizzante del deposito dell'appello è la scheda “Sentenze Collegate”.
Il campo viene collocato subito prima dei pulsanti “salva” “pulisci” al fondo della scheda e realizza il collegamento tra il dato della Sentenza o delle Sentenze, precedentemente inserito e la parte appellante.
L'area si compone di un menù a tendina, il cui contenuto deriva da quanto prima inserito e del pulsante “collega sentenza”.
In seguito al collegamento, il sistema presenterà il “Riepilogo Sentenze Collegate” da cui si potrà verificare la sentenza collegata alla parte appellante: di seguito al campo Riepilogo viene inserito il campo “Rimuovi Sentenza” per ovviare a casi di erroneo inserimento.
Nell'esempio si mostra l'inserimento di una sentenza, i cui dati erano stati previamente inseriti nella schermata precedente: il pulsante “rimuovi” permette di escludere il collegamento tra sentenza e parte.
6.3. Completamento dell'inserimento e salvataggio
Effettuato l'inserimento, si potrà premere il pulsante “salva” per proseguire con l'inserimento della scheda successiva. Il sistema dopo aver verificato la correttezza dei dati, assegnerà la spunta verde anche alla voce “parti appellanti”
per attestare la regolarità formale di quanto inserito, altrimenti indicherà gli errori mediante colorazione rossa dei campi, invitando alla correzione come precedentemente individuato nel box il Quesito.
7. Scheda dati dei rappresentanti: rappresentante legale, procuratore, tutore, curatore, liquidatore
La terza schermata proposta dal sistema riguarda i “Rappresentanti” dell'appellante; anche in questo caso, la nuova scheda viene proposta con l'attribuzione del simbolo del triangolo giallo, ad indicare che non è stata (ancora) compilata.
In pratica
“Attivazione scheda “Rappresentanti”
IMPORTANTE: per accedere alla schermata “Rappresentanti”, oltre ad aver compilato la scheda “Ricorrente – Altro soggetto – Consorzi; Cooperative; Enti Non Commerciali/Onlus; Fondazioni; Società di Capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati”, è necessario aver valorizzato nella schermata iniziale “Dati Generali” (riquadro “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti”) il numero dei rappresentanti dei ricorrenti con un numero superiore allo zero, poiché altrimenti il sistema non riterrà rilevante l'inserimento e dunque non proporrà la schermata, che risulterà in grigio e verrà superata in fase di inserimento.
In caso di dimenticanza, sarà tuttavia possibile tornare indietro ad aggiornare tale valore.
La schermata si presenterà come segue:
Il primo box “Tipo Rappresentante” aprirà un menù a tendina uguale per tutte le tipologie di rappresentante, tranne che per la voce altro.
Nell'esempio si utilizzerà la voce “Rappresentante Legale”
Per inserire le voci nei vari box ricordiamo di tenere conto delle seguenti specifiche:
a) Principalmente occorre inserire il CODICE FISCALE del soggetto rappresentante (campo soggetto a controllo di esistenza, ossia il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, dà messaggio di errore ed impedisce di proseguire);
b) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);
c) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;
d) “Data nomina” è da inserire, come già visto, mediante calendario;
e) “indirizzo” (con testo libero);
f) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);
g) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);
h) “cap” (a testo libero);
i) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);
l) “indirizzo posta elettronica” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@.it/com/org/altro” oppure, se PEC, “nomeindirizzo@pec.it”).
In seguito all'inserimento delle voci anzidette ed alla selezione del box “Rappresentante di – Selezione rappresentati:”, il sistema consentirà di associare il dato del rappresentante alla parte ricorrente e consentirà di salvare; se tutto risulta corretto, metterà la spunta verde sull'etichetta e vi consentirà di proseguire oltre.
In pratica
“Rappresentante di”
In caso di presenza di più soggetti ricorrenti, nel box troveremo la denominazione di ognuno di essi e dovremo selezionare solo quella a cui è collegato il rappresentante della scheda che stiamo compilando.
Se vi sono più ricorrenti con distinti rappresentanti, nella scheda “Dati Generali” avremo avuto cura di indicare il numero di tali rappresentanti (ad esempio “2”), di modo che il S.I.Gi.T. saprà che dovrà proporci il corrispondente numero di schede “Dati Rappresentante”.
7.1. Inserimento dati rappresentante – altro
Ove vi trovaste a dover inserire una tipologia di rappresentante non censita tra quelle predefinite, oltre a scegliere nel box la voce “Altro”, occorrerà obbligatoriamente inserire nel box “Descrizione” una breve ma chiara definizione della nuova tipologia.
Per le rimanenti voci della scheda vale esattamente quanto descritto al punto precedente.
8. Scheda dati del difensore
La quarta schermata proposta dal sistema riguarda i “Difensori” del ricorrente.
Al pari di quanto avviene per la schermata “Rappresentanti” la presente è opzionale e necessita della previa valorizzazione nella schermata iniziale “Dati Generali” (riquadro “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti”) del numero dei difensori dei ricorrenti con un numero superiore allo zero.
In caso non vengano indicati difensori, la schermata non verrà proposta, mentre in caso di un difensore si avrà la schermata con dicitura Difensori ed il numero (1 di 1) nell'esempio di cui sopra.
Qualora invece i difensori siano più di uno, la schermata verrà riproposta per un numero di volte pari al numero dei difensori indicati in precedenza, così da consentire il completo inserimento dei dati di ognuno di essi.
Ad esempio, per 2 difensori inseriti il S.I.Gi.T. proporrà due schede difensori e sulla prima troveremo indicato (1 di 2), a ricordarci che ve ne è più di una.
Come rammentato in precedenza, in caso di errori ed omissioni, sarà comunque possibile in qualsiasi momento ritornare alla schermata dati generali e modificare il numero dei difensori per aggiornare correttamente il numero.
I dati dei difensori comprendono il Codice Fiscale, Cognome, Nome e data di nomina; indirizzo, provincia, Comune, CAP, Stato ed Indirizzo PEC, nonché i dati dell'abilitazione del difensore.
Per inserire le voci nei vari box occorre rispettare le seguenti specifiche:
a) Dapprima occorre inserire il CODICE FISCALE del difensore (campo soggetto a controllo di esistenza; il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, dà messaggio di errore ed impedisce di proseguire);
a) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);
b) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;
c) “Data nomina” è da inserire mediante calendario, che apparirà come di seguito: (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione proposta);
d) “indirizzo” (con testo libero);
e) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);
f) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);
g) “cap” (a testo libero);
h) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);
i) “indirizzo PEC” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@pec.it”).
Ricordiamo che nella parte finale della scheda del difensore, troviamo il box “Dati abilitazione assistenza tecnica”; essi sono da inserire facoltativamente e vengono individuati mediante menù a tendina, con le categorie professionali dei difensori tributari, e con la possibilità di indicare il numero di tessera identificativa.
A seguire vi è l'area “Dati appellanti difesi”, nella quale associare e selezionare le parti assistite.
Per il funzionamento della compilazione e per le regole, vedere quanto descritto per il medesimo box dei rappresentanti dei ricorrenti. Anche in quest'area, il pulsante rimuovi, visibile soltanto dopo l'inserimento dell'associazione tra parte e difensore, permetterà di ovviare ad eventuali erronei collegamenti.
In seguito alla compilazione, cliccando sul pulsante “SALVA”, il sistema verificherà la regolarità dei dati inseriti ed individuerà eventuali errori, dandone tempestiva segnalazione in rosso in testa alla scheda e chiedendone la correzione prima di poter proseguire e inserire.
Altresì il campo è stato colorato nel medesimo colore per evidenziare ove occorra inserire il dato richiesto.
8.1 Inserimento ulteriori difensori
Se risulta inserito almeno un difensore, nella schermata di inserimento di quest'ultimo è presente una comoda funzionalità del sistema che consente di integrare ed aggiungere i dati senza dover necessariamente modificare la schermata dati generali. E anche possibile ritornare sulla voce “difensori” dopo aver completato l'inserimento per aggiungere (o rimuovere) un difensore.
In questa maniera, il sistema andrà ad aggiornare in automatico la scheda dei dati generali, senza che si renda necessario un intervento manuale.
9. Scheda Domicilio eletto
La quinta schermata proposta dal sistema è quella del “Domicilio Eletto” e viene ricavata in automatico dal S.I.Gi.T. sulla scorta di quanto inserito in precedenza nella scheda del difensore, se presente.
Viene dunque proposto, come di prassi avviene, l'elezione di domicilio presso il difensore:
ATTENZIONE: Per acquisire il domicilio proposto, occorre confermare la schermata cliccando sul pulsante “Salva”.
Se, invece, il domicilio eletto dal ricorrente fosse diverso, è possibile modificare tale dato ed indicare quello effettivo.
Per la modifica clicchiamo sul link corrispondente al domicilio proposto e si aprirà la seguente maschera:
In essa dovremo dapprima selezionare il nome del ricorrente dalla lista proposta (anche se è uno solo) cliccandoci sopra, di modo che il campo diventi azzurrino, e poi scegliere il nuovo domicilio tra quelli proposti nel menù a tendina che si apre cliccando sul box “Elezione di domicilio presso”.
Effettuate le selezioni, cliccate sul pulsante “Inserisci elezione di Domicilio” ed avremo effettuato la variazione.
10. Scheda dati Parti Appellate
La sesta schermata proposta dal sistema riguarda le “Parti Appellate”; anche in questo caso essa viene proposta con riguardo al numero delle parti indicate nella scheda “Dati Generali” ed è in prima battuta caratterizzata dal triangolo giallo, non essendone avvenuta la compilazione.
La scheda propone un menù a tendina circa la “Tipologia parte appellata” (seguita dall'indicazione numerica della parte appellata e del numero complessivo di parti appellate indicate in scheda dati generali, ad esempio “1 di 1”) che consente di scegliere tra le due voci possibili:
Parte Appellata
Altra Parte Resistente
Salvo i casi particolari, che prevedono la presenza di una altra parte resistente oltre quella principale, selezioneremo la prima voce “PARTE APPELLATA”; tale selezione apre un secondo menù “Tipologia soggetto resistente”, da cui si può selezionare:
Ente Impositore
Persona Fisica/altro soggetto
Non viene utilizzato il campo “Società di Riscossione” che era invece presente negli aggiornamenti del software fino al mese di giugno 2019.
La selezione “ALTRA PARTE RESISTENTE” parimenti permette la selezione del secondo menù “Tipologia soggetto appellato”, da cui si può selezionare “Ente Impositore” o “Persona Fisica/Altro Soggetto”.
La nostra scelta andrà effettuata in base al soggetto contro cui è stato notificato l'appello: il sistema aggiungerà altresì un apposito campo, collocato subito prima dell'area Sentenze Collegate in cui indicare, mediante calendario, la data di notifica dell'appello all'appellata.
Ad esempio, se si tratta del “Concessionario per la riscossione” (oggi “Agenzia Entrate Riscossione”) possiamo selezionare nell'area “Dettagli” il tipo di Ente – Agenzie Fiscali, inserire la Provincia e quindi inserire l'Ente (Agenzia Entrate Riscossione), cui seguirà l'inserimento del campo “Denominazione Ufficio”.
Il Quesito
Come devo compilare questa scheda se l'appello è stato notificato verso più parti, ad esempio, sia nei confronti del Concessionario per la riscossione che dell'Agenzia delle Entrate, che lo aveva emesso?
Nel caso in cui i soggetti cui è stato notificato l'appello siano ambedue quelli possibili come parti resistenti, dovremo, innanzitutto, aver cura di indicare nella scheda “Dati Generali” il valore “2” alla voce “Parti Appellate” e, quando arriveremo a compilare la scheda in questione, il sistema ce ne proporrà 2, con l'indicazione sulla prima di “Parti Appellate (1 di 2).
Procederemo, quindi, alla compilazione selezionando per la prima scheda Ente Impositore (1 di 2) e nella seconda Agenzia Entrate Riscossione (2 di 2).
10.1. Ente Impositore
La scelta “Ente Impositore” abiliterà i campi ricompresi nell'area “Dettagli”:
“tipo Ente” da cui si potrà selezionare l'Ente prescelto (Agenzie Fiscali; Enti Locali; Enti Pubblici; Amministrazioni Centrali; Organi di Giustizia; Altri Enti);
“Provincia”, che viene già suggerito dal sistema, ma che può essere cambiata;
“Ente”, campo che viene suggerito dal Sistema in base all'inserimento del Tipo di Ente e della Provincia, selezionando quanto formalmente possibile;
“denominazione Ufficio”, che consente di individuare un Ufficio Locale di riferimento rispetto all'Ente ed alla Provincia selezionati. L'elenco di tali uffici è generato in automatico dal S.I.Gi.T. in base alle informazioni dei precedenti box.
Nell'esempio che segue viene evidenziato il suggerimento proposto dal sistema in caso di inserimento di:
Tipo Ente – Agenzie Fiscali
Provincia – Torino
Ente – Agenzia delle Entrate
La Denominazione Ufficio prenderà in conto la possibilità di inserire: “Direzione Provinciale I di Torino” “Direzione Provinciale II di Torino” “Ufficio Provinciale di Torino – Territorio” “DR Piemonte”
Nell'esempio successivo invece viene indicato l'inserimento dell'Agenzia Entrate Riscossione- TO; occorre quindi impostare i seguenti campi:
Tipo Ente – Agenzie Fiscali
Provincia – Torino
Ente – Agenzia delle Entrate
La Denominazione Ufficio prenderà in conto la possibilità di inserire: “Ag Ent Ricossione – Torino”, unica scelta possibile per questa selezione in base all'Ente e la Provincia.
Riportiamo di seguito le compilazioni possibili per i campi:
Tipo Ente
Agenzie Fiscali in base alla Provincia (“TO”) viene abilitato il campo Ente;
Agenzia del Demanio e quindi in base alla Provincia “Ag. Demanio Piemonte e Valle d'Aosta”;
Agenzia delle Dogane e Monopoli e quindi in base alla Provincia “Direzione Regionale Torino” “Distretto Piemonte e Valle d'Aosta Sede Torino” “Ufficio delle Dogane di Torino” “UM Piemonte e Valle d'Aosta”;
Agenzia delle Entrate: in base alla Provincia emergono i campi di cui all'esempio;
Agenzia delle Entrate Riscossione: in base alla Provincia emergono i campi di cui all'esempio;
Enti Locali: in base alla Provincia vengono suggeriti “ASL” “Comunità Montane” “Unioni Montane” “Province” “Regioni” “Unioni di Comuni” e quindi ad esempio, in caso di “Province” selezionando “TO” viene suggerita la “Città Metropolitana di Torino”;
Enti Pubblici: in base alla Provincia vengono suggeriti “Camere di Commercio” “Inail” “Inps” (e quindi ad esempio, l'Inail DR Piemonte);
Amministrazioni Centrali: in base alla Provincia vengono suggeriti “Ministeri” “Prefetture”(ad esempio si potrà avere la Prefettura UTG Torino o la Prefettura Sportello Immigrazione);
Organi di Giustizia: in base alla Provincia vengono suggeriti “Giudici di Pace” “Giustizia Amministrativa” “Giustizia Tributaria” “Organi della Giustizia Civile” “Procure”, con selezione possibile in base all'effettiva dislocazione degli Uffici in Provincia (ad esempio sarà possibile selezionare in “Giustizia Amministrativa” “TAR Piemonte – Torino”).
Importante considerare la scheda residuale “ALTRI ENTI”, che permette l'inserimento di campi testo:
Provincia;
Codice Fiscale;
Denominazione Ufficio.
10.2. Persona Fisica/Altro Soggetto
La scelta “Persona Fisica” abiliterà i campi:
“natura giuridica” da cui si potrà selezionare la natura del soggetto (Persona fisica; Impresa individuale/Familiare; Lavoratore autonomo/professionisti; Consorzi; Cooperative; Enti non commerciali/onlus; Fondazioni; Società di capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; altro);
“Codice Fiscale” e “Cognome/Denominazione”, sono campi comuni ed obbligatori per tutti i soggetti; altrimenti, in base alla tipologia dei soggetti verranno aggiunti anche altri campi, quali ad esempio i dati personali per la persona fisica.
Per le indicazioni di compilazione valgono le medesime specifiche fornite ai punti precedenti per ognuna delle voci della “Natura Giuridica” dell'“Appellante”, a cui si rinvia.
10.3 Residenza/Sede legale: Parti comune a tutti i soggetti appellati
Compilata la prima parte relativa alla tipologia della parte resistente, del soggetto resistente ed inseriti i dettagli relativi, così come risultanti dai campi nei vari box, si dovrà procedere con la compilazione della parte in calce alla scheda, comune a tutte le tipologie (Ente Impositore, Società di Riscossione, Persona Fisica) e presenta alcuni campi a testo libero “indirizzo”, “CAP” e “indirizzodi PEC, mentre i campi “Provincia”, “Comune” e “Stato” vengono compilati mediante menù a tendina, con le medesime regole dettagliate al precedente punto.
L'ultima voce “data notifica” è un campo compilabile mediante inserimento a testo o selezione dal calendario. Effettuato l'inserimento, è possibile procedere, utilizzando il pulsante “Salva”.
11. Scheda Atti Impositivi
La settima schermata proposta dal sistema riguarda gli “Atti impositivi”; la scheda reca innanzitutto il numero di atti così come indicati in “dati generali”.
Nell'esempio, si ha “1 di 1”, poiché in dati generali si è indicato come 1 il numero di atti impugnati.
Seguono quindi la scheda relativa alle “Imposte” e quella dove viene effettuata l'indicazione delle “Parti collegate all'atto”.
In pratica
Atti Impugnati nel Giudizio per Revocazione
La settima schermata proposta dal sistema riguarda gli “Atti impugnati”, non differendo in ciò rispetto al ricorso ordinario.
Tuttavia stante la particolare funzione del giudizio di revocazione pare opportuno operare una precisazione circa l'inserimento dei dati in quest'area.
Nel caso del ricorso per revocazione, l'atto contro cui si ricorre risulta in realtà una sentenza passata in giudicato, che in apparenza non rientra tra le tipologie di atti gestite nell'area in questione e l'utente potrebbe essere portato all'inserimento dell'atto impositivo a monte della sentenza di cui domanda la revocazione.
Si può suggerire, una modalità per l'inserimento dei dati della sentenza, utilizzando senza particolari forzature, una funzione di compilazione prevista nell'area in esame.
Il sistema, infatti, permette l'inserimento nel campo “Denominazione ufficio” della voce “nuovo ufficio”.
Questa selezione aprirà i campi alternativi “Tipologia Ufficio O Ente Impositore O Società di Riscossione”.
Selezionando la voce “Ente Impositore” si rinviene, tra le altre, la dicitura “Altri Uffici”, che aprirà in successione alcune schermate compilabili a testo libero:
a) Provincia;
b) Denominazione Nuovo Ufficio;
c) Tipologia di atto (dal menù a tendina selezionando “ALTRO” viene aperto il successivo campo “altro tipo di atto”).
Altro tipo di atto (compilabile a tastiera):
a) Numero Atto;
b) Data Notifica atto;
c) Importo complessivo atto.
Nell'esempio, attraverso la funzione “Nuovo Ufficio” è stato inserito il campo di testo libero “Sentenza” per indicare un'ipotetica sentenza n. 999/2018 avverso cui si intende proporre il ricorso per revocazione.
12. Scheda Documenti Allegati
L'ottava schermata proposta dal sistema riguarda i “Documenti allegati” e permette di inserire i file da caricare nella NIR, mediante il sistema di upload dagli archivi a disposizione del computer che stiamo utilizzando.
Nella prima parte vengono menzionati alcuni avvisi circa il formato dei file ed i limiti da osservare per essi:
Caratteristica del secondo e terzo campo è la dinamicità, ossia il valore in essi visualizzato si aggiornerà mano a mano che carichiamo i nostri file, dandoci così contezza dei limiti raggiunti e gestiti dal sistema informatico.
In pratica
Documenti per il Giudizio di Ottemperanza
La selezione “Tipo di Documento” permetterà di selezionare la tipologia di documento ed aprirà la schermata di upload relativo a tale documento.
Stante la peculiare natura del Ricorso per Ottemperanza, si necessita della produzione:
a) di copia della sentenza passata in giudicato di cui si chiede l'ottemperanza
b) di copia autentica dell'atto di messa in mora notificato
12.1 Atto principale
Il S.I.Gi.T. NON consente di inserire gli allegati se prima non abbiamo obbligatoriamente caricato il ricorso, che viene semplicemente denominato “documento principale”, ma che nel fascicolo informatico verrà visualizzato come “Ricorso”.
La selezione del ricorso da caricare avviene mediante il pulsante “Scegli file”; cliccando su esso si apre la schermata dell'archivio file del pc in uso:
Scegliendo la cartella dove abbiamo salvato i file che intendiamo depositare ed individuato il file del ricorso, che avremo avuto cura di aver preliminarmente convertito nel formato .pdf/A e sottoscritto con una firma digitale CAdES o PAdES (vedi l'articolo “Istruzioni per l'uso_ Articolo 2_Strumenti informatici e Documenti pre-processuali”) possiamo selezionarlo e cliccando sul pulsante “Apri” acquisirlo a bordo della NIR.
Ci accorgeremo che il file è stato selezionato dal fatto che la voce a destra del pulsante “Scegli file” è cambiata da “Nessun file selezionato” al “Nome del file che abbiamo caricato”
Cliccando sul pulsante “Carica documento principale” il sistema rileva il corretto formato del file (p7m o firmato PAdES) e, se così non fosse, segnala come errato l'inserimento del file del ricorso in pdf semplice:
12.2. Allegati
La selezione degli allegati risulta connessa al numero di allegati inseriti in prima pagina alla voce dati generali.
Ricordate che prima di poter caricare a bordo i file dei nostri allegati è OBBLIGATORIO selezionare prima il “Tipo di documento” che ognuno di essi rappresenta rispetto al fascicolo processuale secondo la normativa del D.Lgs. 546/92.
In altre parole dovremo prima selezionare quale atto tipico processuale intendiamo associare come definizione al file da caricare e ciò principalmente per consentire un'agevole lettura dei documenti presenti nel fascicolo processuale in base al tipo di atto che cerchiamo in esso ( se cerchiamo la copia dell'atto impugnato non dovremo aprire tutti i file per trovarlo, ma basterà aprire quello con la denominazione “Tipo di documento” “Copia atto impugnato”).
La selezione “Tipo di documento” aprirà la schermata di upload relativa all'elenco di tutti quelli selezionabili secondo la denominazione del decreto menzionato.
Nell'esempio viene visualizzata la schermata “Tipo di documento” ed una parte delle selezioni.
Una volta selezionato il tipo che ci interessa, il passo successivo sarà cliccare sul pulsante “Acquisisci tipo documento”.
Se l'allegato è uno solo, l'operazione termina qui e passeremo a quella successiva, ma se, come in generale, gli allegati sono più di uno, il sistema ci farà ripetere l'operazione tante volte quanti sono gli allegati da caricare:
Terminata l'associazione del tipo documento, passeremo a caricare per ognuno di essi il file relativo, selezionando con un clic del mouse il tipo atto:
E scegliendo il file dal solito archivio del pc in uso che ci viene proposto a video e cliccando su “Apri”:
Dopo il primo abbinamento il S.I.Gi.T. ci propone il tipo documento che residua ancora da associare e proseguiremo come prima fino ad esaurire il box relativo.
Al termine del caricamento dei file degli allegati, li troveremo tutti nel box “riepilogo allegati”
E cliccando su “Salva”, se non abbiamo commesso errori nei file caricati, la scheda verrà salvata ed avremo caricato nella NIR tutti i documenti da depositare.
Il Quesito
Come funziona l'area Riepilogo?
Il sistema permette nell'area riepilogo di usare le seguenti funzionalità:
- “elimina associazione” consente di eliminare l'associazione errata “tipo documento/file” e ripete l'operazione corretta;
- “elimina documento” permette di eliminare il documento caricato, mantenendo l'associazione ed è utile in caso di mero caricamento di file errato;
- “aggiungi documento” permette di caricare un ulteriore file per il medesimo tipo di documento ed è la finalità che viene impiegata per inserire un allegato superiore ai 10MB che è stato suddiviso in più file.
In pratica
Giudizio per Revocazione e Documenti da depositare
Nella schermata di deposito dei documenti, stante la particolare natura del Ricorso per Revocazione, trova luogo la necessitata produzione della copia della sentenza passata in giudicato di cui si chiede le revocazione.
Il documento viene acquisto mediante la schermata di deposito, individuando il file e debitamente etichettandolo ai fini del caricamento.
13. Scheda Calcolo CU
La nona schermata proposta dal sistema riguarda il “Valore della controversia e contributo unificato tributario”; la scheda reca innanzitutto il riepilogo degli estremi dell'atto, del valore della controversia e del Contributo Unificato, così come precedentemente inseriti.
È anche possibile indicare i casi in cui il CUT non viene versato:
Prenotazione a debito
Richiesta di Patrocinio a Spese dello Stato
Altrimenti, si procederà con l'indicazione dell'importo del CUT pagato e degli estremi dei mezzi di Pagamento utilizzati:
ricordiamo che:
- Importo è un campo a testo libero dove inserire la cifra pagata
- Modalità: con possibile selezione tra le voci F23/CC/Contrassegno/Altro
- Estremi: campo a testo libero dove inserire il numero della ricevuta in nostro possesso
- Data: campo a testo libero o calendario, come per tutti i campi calendario
In seguito all'inserimento dei dati e della modalità di pagamento, si andrà a premere il pulsante “InserisciDati di Pagamento” e quindi “salva” per procedere oltre
Se avessimo effettuato pagamenti frazionati è possibile inserirli tutti ripetendo più volte l'operazione descritta e cliccando ogni volta il pulsante “Inserisci dati pagamento”.
Va precisato che, non essendo il pagamento del CUT elemento vincolante per bloccare l'iter giurisdizionale, nel caso in cui l'importo da noi pagato non corrispondesse a quello dovuto, visualizzato nella parte alta della scheda, il sistema ci proporrà l'avviso di errore circa il “mancato inserimento degli estremi di pagamento”, ma consentirà di procedere comunque.
Dal mese di luglio 2019 è anche possibile effettuare il versamento del CUT in modalità telematica attraverso il sistema pagoPA raggiungibile mediante accesso alla propria area riservata; attraverso questa modalità, il sistema abbina il versamento all'atto depositato senza necessità di allegazione della ricevuta.
14. Scheda Validazione e Trasmissione
La decima schermata riguarda la fase finale di validazione.
In essa viene visualizzato dapprima il riepilogo complessivo di quanto inserito; è dunque importante prestare la massima attenzione nel rileggere con attenzione le singole schermate che sono così composte:
Dati generali: in questa sezione vengono riprodotti i dati inseriti nella prima schermata;
Appellanti: vengono riepilogati i dati del soggetto ricorrente, come sopra inseriti, nonché le sentenze collegate;
Rappresentanti: si rinvengono i dati dei rappresentanti del ricorrente ed il legame tra il soggetto rappresentante ed il rappresentato;
Difensori: vengono indicati i dati immessi circa la difesa tecnica, con annessa indicazione della parte assistita;
Domicilio eletto: viene ricordato in questa sezione se la parte ha eletto domicilio;
Parti resistenti: vengono indicate le parti resistenti e gli atti di riferimento;
Atti impugnati: nell'area si rinvengono i dati relativi agli atti impugnati; è anche presente l'indicazione “presenza istanza di sospensione atto” e “presentato reclamo mediazione”, selezioni modificabili direttamente in questa schermata;
Calcolo CU: si evidenzia quanto inserito con riguardo a valore della causa, CUT e modalità di versamento;
Documenti allegati: vengono riepilogati i documenti da trasmettersi unitamente alla NIR: ricorso ed allegati (copia atto impugnato; procura e ricevuta versamento CUT).
La schermata viene conclusa dai pulsanti “Valida”, “Torna alla home” e “Download NIR”.
L'opzione Valida permette di verificare la regolarità della NIR e procedere al deposito, mentre l'opzione Download NIR consente di scaricare il PDF della NIR Completa, che verrà indicata come “bozza” nella filigrana personalizzata.
Lo scaricamento della copia è particolarmente utile se i dati caricati sono numerosi e vogliamo essere certi di averli inseriti in modo corretto e completo, a prescindere dalla regolarità formale degli stessi, controllata, come vedremo, dal sistema in automatico.
La scelta “Download NIR” permette di scegliere tra “apri” e “salva”
L'apertura del file PDF (in formato PDFA) presenterà la filigrana “Bozza” che sarà visibile in fase di stampa. Nell'esempio, si vede l'ultima pagina.
Quando siamo certi e vogliamo validare la nostra NIR, cliccando sul pulsante “Valida” si aprirà la schermata di riepilogo degli indirizzi PEC utilizzati e ciò in quanto se essi fossero errati sarebbe impossibile ricevere le comunicazioni del processo, le quali verrebbero recapitate a quelli errati indicati nella NIR stessa.
Confermata questa schermata con il pulsante “Valida” e, se il S.I.Gi.T. non rileva errori (campi connessi compilati in modo incoerente o documentazione non allegata), procederà alla validazione e ce ne darà conferma con questa scritta:
In fondo alla schermata di validazione eseguita troveremo tre pulsanti:
Quello di download consente di scaricare, come già visto in precedenza, una copia di riepilogo della NIR Validata, mentre se vogliamo procedere al deposito basterà cliccare sul pulsante “Trasmetti” ed, oltre ad apparire a video la ricevuta di avvenuta trasmissione, completa di numero identificativo, la stessa verrà immediatamente inviata nella casella di PEC che abbiamo indicato in fase di compilazione.
Trascorso il tempo occorrente al S.I.Gi.T. per i controlli successivi all'invio, il deposito si perfezionerà e riceveremo nella stessa casella di PEC anzidetta il numero di registro dei ricorsi RGR assegnato al fascicolo.
Tale informazione potrà anche essere consultata dalla home page del S.I.Gi.T., dopo l'autenticazione, accedendo al link “Completamento e interrogazione”, posizionata nella casella “Rgr/Rga” della riga corrispondente all'identificativo del nostro deposito.
Per tutte le possibili patologie dell'invio e deposito atti a mezzo NIR vi rinviamo all'articolo “Nota di Iscrizione a ruolo - Gestione: Correzione errori su NIR depositata – Gestione delle anomalie non bloccanti e bloccanti – Conferma deposito ed RGR/RGA“, di prossima pubblicazione in questa stessa rubrica.
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Sommario
3.1. Compilazione della NIR ricorso per Ottemperanza, per Revocazione o per Ricusazione in secondo grado
5. Scheda dati dell'appellante - ricorrente
5.1. Appellante – Ente Impositore o Società di Riscossione
5.5 Appellante – Altro soggetto – Consorzi; Cooperative; Enti Non Commerciali/Onlus; Fondazioni; Società di Capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; Altro
6.3. Completamento dell'inserimento e salvataggio
7. Scheda dati dei rappresentanti: rappresentante legale, procuratore, tutore, curatore, liquidatore