In G.U. il decreto “intercettazioni”

Redazione Scientifica
02 Gennaio 2020

Ulteriore proroga dei termini e modifiche per il d.lgs. n. 216/2017 (cd. riforma Orlando delle intercettazioni)

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2019 ed è in vigore dal 1° gennaio 2020 (giorno successivo alla pubblicazione in G.U.) il decreto legge n. 161/2019 contenente Modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni.

Il decreto prevede innanzi tutto una proroga del termine di entrata in vigore della disciplina delle intercettazioni: la nuova disciplina delle intercettazioni si applicherà “ai procedimenti penali iscritti dopo il 29 febbraio 2020”.

Tra le novità più importanti, si segnalano la possibilità di utilizzare i captatori informatici su dispositivi elettronici portatili (cd. trojan) per i delitti dei pubblici ufficiali o degli incaricati di pubblico servizio contro la pubblica amministrazione per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni e per la prova di reati diversi da quelli per i quali è stato emesso il decreto di autorizzazione; sarà inoltre il Pubblico Ministero e non più l'ufficiale di Polizia giudiziaria a decidere della rilevanza delle intercettazioni; i difensori dell'imputato potranno chiedere copia anche cartacea delle registrazioni e ascoltare le conversazioni. È inoltre disciplinata la modalità di tenuta (sotto la sorveglianza del Procuratore della Repubblica) dell'archivio digitale delle intercettazioni.

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