Processo penale telematico: chiarezza sulla situazione attuale
09 Gennaio 2020
Si potrebbe fare chiarezza sull'attuale stato di informatizzazione del processo penale?
L'informatizzazione del processo penale, com'è noto, non ha ancora prodotto un vero “processo penale telematico” (PPT). Enormi passi avanti, tuttavia, sono stati compiuti. Iniziando “dal concreto”, è certamente cresciuta la dotazione hardware degli uffici e la qualità dell'assistenza sistemistica. Devono registrarsi, invece, tuttora sperequazioni tra uffici requirenti, tra i quali si contano anche esperienze di successo, e uffici giudicanti, per i quali emergono, viceversa, risultati di segno tendenzialmente più negativo, seppur non deludente. Questo giudizio, che corrisponde alla mia esperienza di magistrato di merito, prima, della Corte di cassazione, oggi, è stato confermato anche dall'ultima ricognizione del Consiglio Superiore della magistratura del 2018. Passando al software, in quasi tutti gli uffici giudiziari penali sono diffusi i principali applicativi ministeriali. Tuttavia, solo il S.I.C.P. risulta utilizzato su tutto il territorio nazionale (si veda la Bussola “Il sistema informativo della cognizione penale (S.I.C.P.)”) e l'SNT nella quasi totalità degli uffici giudiziari (si veda la Bussola “Notifiche telematiche”).
Più in particolare, il S.I.C.P., che costituisce l'evoluzione del precedente RE.GE ed è in grado di gestire tutte le fasi del procedimento nei suoi diversi gradi di giudizio di merito, presenta tuttora difetti strutturali che possono essere così sintetizzati: “La complessità del sistema processuale penale (con un'articolazione in molteplici riti speciali e con la coesistenza del c.d. doppio binario tra i procedimenti ordinari e procedimenti di competenza delle Direzione Distrettuali Antimafia) non è sempre correttamente riprodotta nel registro che necessità di continue integrazioni ed evoluzioni” (cfr. la ricognizione del Consiglio Superiore della Magistratura, reperibile sul nostro portale). Gli operatori, ad esempio, si lamentano del fatto che il SICP non “storicizza” alcuni dati – tra cui proprio i campi fondamentali della Materia e dell'Argomento - nel passaggio della disponibilità del procedimento ai diversi uffici (Procura – Tribunale; Tribunale – Corte d'Appello) e le modifiche apportate successivamente inibiscono la ricerca per i parametri originariamente annotati.
SNT (E DOCUMENTA@ POSTA), invece, è il sistema delle notifiche telematiche è un sistema web-based, che si avvale di una casella di posta elettronica certificata dedicata per ogni ufficio giudiziario, e che consente l'acquisizione di documenti elettronici, la consultazione e condivisione degli stessi, la firma digitale, la gestione, l'invio, il monitoraggio e la registrazione delle notifiche. L'applicativo è stand-alone e, dunque, non è integrato con alcuno dei registri penali o degli altri applicativi, in particolare quello documentale. Questo il suo limite. Per il resto, è molto utilizzato e, con relativa facilità, begli uffici.
GIADA 2, poi, è un applicativo che supporta e automatizza le assegnazioni della prima udienza dei dibattimenti (collegiali e monocratici) alle sezioni penali del Tribunale. La distribuzione delle prime udienze viene effettuata attraverso un algoritmo che calcola il peso dei singoli processi e determina la data di udienza in tempo reale sfruttando i dati presenti in SICP. Attualmente è operativo nel 33% degli uffici giudiziari di primo grado.
CALENDAR, invece, è stato realizzato per assicurare un'equa distribuzione delle attività e dei servizi di Procura tra i magistrati. Gli obiettivi del sistema sono automatizzare l'attribuzione dei servizi (assegnazione dei procedimenti, delle udienze e dei turni di reperibilità) ai Magistrati all'interno di un periodo temporale; semplificare il processo di pianificazione.
Il PORTALE NDR consente alla polizia giudiziaria (P.G.) di accedere al SICP per compiere "annotazioni preliminari" sul registro informatico della Procura, annotazioni modificabili e non vincolanti per l'Ufficio requirente, ma che riducono la tempistica del data entry da parte dell'ufficio giudiziario. L'utilizzo di NDR dal lato Procura velocizza, dunque, sensibilmente le iscrizioni e, dal lato P.G., fornisce immediato riscontro sul numero del procedimento e sul magistrato titolare dello stesso limitando gli accessi fisici in Procura da parte della stessa P.G. La sua diffusione sul territorio nazionale, ormai, è significativa.
Va poi registrata la progressiva formazione di un diritto positivo sul processo penale telematico. Si rinvia ai contributi presenti nel nostro portale in cui è stato dato grande spazio alle decisioni in tema di TIAP e di PEC. |