Nota di Iscrizione a ruolo: Appelli ed altri procedimenti giurisdizionali - Istanza per Misure Conservative, Sospensione Pronuncia e Sospensione Sentenza

Aurelio Parente
13 Gennaio 2020

Scheda tecnica per la compilazione della Nota di Iscrizione a Ruolo nel caso di appelli ed altri procedimenti giurisdizionali: istanza per l'applicazione di misure conservative, istanza di sospensione della pronuncia ex art. 62-bis e istanza di sospensione della sentenza ex art. 373 c.p.c.. 
1. Scheda di riepilogo

Il SIGIT offre una specifica modalità di deposito telematico, mediante uno strumento web di upload dei contenuti (atto introduttivo e documenti ad esso allegati), che caratterizza in senso forte il PTT e lo distingue dal modo operativo di altri modelli di processo telematico ad oggi vigenti.

In pratica

UPLOAD: o caricamento, in informatica è il processo di invio o trasmissione di un file (o più genericamente di un flusso finito di dati o informazioni) da un client ad un sistema remoto (denominato server) attraverso una rete informatica. L'azione inversa è chiamata «scaricamento» o «download».
In parole povere, significa che il trasferimento dei dati avviene dal dispositivo utilizzato alla rete in questione, proprio come quando si carica un file con lo scopo di allegarlo ad un'e-mail.

Questa modalità di gestione del deposito telematico si applica anche all'Istanza per le Misure Conservative ed alle Istanze di Sospensione Pronuncia ex art. 62-bis e di Sospensione Sentenza ex art. 373 c.p.c., così come riformate dal d.lgs n. 156/2015 (modifica degli artt. 47 e 52, introduzione dell'art. 62-bis) e radicate avanti la CTR – di Secondo Grado.

Anche per queste casistiche, la funzionalità del SIGIT trova applicazione attraverso la Nota di Iscrizione a Ruolo (NIR) che passa dall'essere un mero strumento di carattere amministrativo al mezzo attraverso cui sono veicolate tutte le informazioni inerenti il deposito ed i file relativi a ciò che si intende trasmettere alla Segreteria della Commissione Tributaria.

Come debitamente evidenziato dalla dottrina, la scelta di questo modello consente una netta riduzione degli adempimenti posti in capo della Segreteria, poiché attraverso la compilazione via web è l'utente stesso ad inserire i dati relativi al proprio deposito ed effettuare l'invio di quanto successivamente inserito nel fascicolo telematico.

Lo svolgimento dei controlli da parte del sistema medesimo consente altresì di fornire una verifica circa la sussistenza dei requisiti previsti dal sistema ed escludere file infettati da virus, oltre ad evidenziare la sussistenza di anomalie qualora il deposito riguardi formati non consentiti dal sistema.

2. Accesso al Processo Tributario Telematico

In via preliminare rammentiamo che la procedura di deposito, che avviene nel rispetto del d.lgs. n. 546/1992, regolamentata dagli artt. del Regolamento PTT e dal DD 4 agosto 2015, e si svolge mediante l'accesso al PTT dal Portale della Giustizia Tributaria:

https://www.giustiziatributaria.gov.it/gt/processo-tributario-telematico-ptt-sigit

ed in particolare all'indirizzo dedicato all'accesso al Processo Tributario Telematico che si presenta in questa maniera, con accesso sul pulsante ”Accedi al PTT”.

Dopo aver inserito l'UserID e la Password come precedentemente comunicati dal S.I.Gi.T., (si veda al riguardo l'articolo “Registrazione al S.I.Gi.T.) sarà possibile entrare nel sistema per fruire della funzionalità della Nota di Iscrizione a Ruolo – NIR ai fini del deposito.

Risulta altresì possibile l'impiego del sistema SPID per l'identificazione; in alcuni casi, tuttavia, tale tipologia di accesso ha generato dei minimi conflitti interni con alcuni browser, per cui si consiglia sempre di verificare l'aggiornamento del proprio browser all'ultima versione rilasciata.

Ricordiamo che per il corretto svolgimento del deposito occorre avere la propria PEC in buone condizioni manutentive, su cui poter accogliere le ricevute dal sistema, ed una firma digitale valida, per poter correttamente sottoscrivere digitalmente gli atti durante la fase di deposito.

Inseriti i dati di accesso, si avrà la schermata principale, destinata alle funzioni “deposito telematico“ (compilazione delle nuove NIR, completamento di NIR già iniziate e memorizzate nella apposita sezione della pagina, richiesta di accesso temporaneo) “interrogazione atti depositati” nonché l'area “Servizi ed Utilità”.

Riepilogando, quindi, dalla seguente schermata di accesso al S.I.Gi.T. , è possibile svolgere le attività di “deposito telematico” “interrogazione atti depositati” ed utilizzare le “utilità”.

Per realizzare il deposito telematico dinanzi alla CTR occorre quindi utilizzare la funzione deposito telematico – invio NIR Appelli ed altri atti:

Il sistema andrà a generare la pagina per il deposito, che reca sulla sinistra l'area dei depositi in CTP – primo grado e sulla destra in CTR – secondo grado.

Sarà dunque possibile:

  • selezionare la Commissione Tributaria Regionale in cui si vuole effettuare il deposito;
  • selezionare la tipologia di documento da depositare;
  • selezionare successivamente la tipologia specifica di deposito da effettuare.

Di seguito si evidenzia la schermata di compilazione realizzata in caso di selezione della CTR (nell'esempio CTR Piemonte): in seguito all'inserimento della tipologia di deposito “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali” il sistema suggerisce le tipologie di procedimento collegate: Appello (già oggetto di specifica istruzione per l'uso) e gli altri atti collegati ad altri procedimenti; ai fini del presente contributo si analizzeranno in particolare le voci: “Istanza per misure conservative” “Istanza sospensione pronuncia art. 62 bis” “Istanza sospensione sentenza art. 373 c.p.c.”.

3. Nota Iscrizione Ruolo: Istanza Misure Conservative – Istanze Sospensione

Il deposito delle istanze Misure Conservative ed Istanze Sospensione segue, pur distaccandosene per le singole peculiarità, modalità analoghe all'appello ed ai corrispondenti ricorsi di primo grado.

La tipologia del procedimento è al pari di altri atti da depositarsi in CTR collegata alla categoria di deposito individuata dall'etichetta della tipologia “Appelli ed altri procedimenti giurisdizionali”, come suggerita nella prima schermata del sistema.

Anche in questo caso, viene operata, pur con alcune variazioni, la distinzione che vede collocati sulla sinistra i depositi in CTP – 1° Grado e sulla destra i depositi in CTR – 2° Grado.

Il primo menù a tendina consentirà di selezionare la CT di riferimento, individuata in quella territorialmente competente.

Nell'esempio, si osserva come venga selezionato il deposito in Commissione Tributaria Regionale Piemonte, trattandosi del deposito di un atto dinanzi al Giudice di Secondo Grado.

Per la descrizione delle operazioni da compiere, descritta nel seguito dell'articolo, faremo riferimento ad un atto in Commissione Regionale Piemonte, depositato nell'interesse di un Contribuente Persona Fisica/Giuridica.

Effettuata la prima selezione, il sistema suggerirà il completamento del secondo menù a tendina, individuando tre aree di riferimento per il deposito:

a) “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali”

b) “controdeduzioni”

c) “controdeduzioni e appello incidentale”

d) “altri atti e documenti”

La scelta della tipologia di deposito, aggiungerà una nuova schermata, andando a costituire un campo prima non presente, la “tipologia del procedimento”.

In esso figureranno, in un menù a tendina, le differenti tipologie di procedimenti ed atti possibili in relazione alla fase precedentemente selezionata.

A seconda di quale dei procedimenti abbiamo intenzione di attivare, andremo a selezionare “Appelli ed altri procedimenti giurisdizionali”, per attivare nel campo tipologia del procedimento una delle voci dei Ricorsi in CTR: Istanza Misure Conservative – Istanza Sospensione Pronuncia art. 62-bis – Istanza Sospensione Sentenza art. 373 c.p.c..

La scelta di tale voce completerà la fase preliminare ed aprirà la successiva schermata “compilazione della NIR Appelli – ISTANZA PER MISURE CONSERVATIVE / ISTANZA SOSPENSIONE PRONUNCIA ART. 62 BIS / ISTANZA SOSPENSIONE SENTENZA ART. 373 c.p.c.” in seguito alla pressione sul pulsante OK.

3.1 Compilazione della NIR ricorsi per le Istanze Conservative ed Istanze di Sospensione

Come detto, a seguito all'inserimento dei dati identificativi della CTR e del deposito, si avrà la fase vera e propria della compilazione della NIR, raggiungibile in “Home – invio NIR – Ricorso – Altri Atti" “Compilazione NIR Appelli”.

Il sistema evidenzierà in prima schermata la tipologia del procedimento prescelto, indicando, per ognuno, che si tratta di

  • “Richiesta Iscrizione al Registro Generale degli Appelli per: ISTANZA PER MISURE CONSERVATIVE
  • “Richiesta Iscrizione al Registro Generale degli Appelli per: ISTANZA SOSPENSIONE PRONUNCIA ART. 62 BIS
  • “Richiesta Iscrizione al Registro Generale degli Appelli per: ISTANZA SOSPENSIONE SENTENZA ART. 373 C.P.C.

Si avrà dunque la proposizione dei campi da compilare suddivisi nelle schermate successive.

La prima richiesta che verrà formulata sarà la compilazione dei DATI GENERALI.

La scheda “Dati Generali” della NIR individuerà le successive schede necessarie per il deposito, sottoponendole al depositante per la compilazione.

Nell'esempio di seguito, si mostra come si presenta la parte alta della schermata che indica trattarsi di “Compilazione NIR Appelli – Dati Generali” - nella schermata dati generali figura l'indicazione della CTR previamente selezionata, nonché le altre parti, collegate al tipo di deposito prescelto.

4. Scheda dati generali: raffronto tra le tre tipologie di Istanza depositabili

Di seguito andiamo a vedere come si presentano all'utente le schermate relative alle tipologie di procedimento selezionate dall'elenco, di volta in volta, per le voci “ISTANZA PER MISURE CONSERVATIVE” “ISTANZA SOSPENSIONE PRONUNCIA ART. 62 BIS” “ISTANZA SOSPENSIONE SENTENZA ART. 373 C.P.C.”.

Si evidenzia come i tre procedimenti presentano analogie rispetto:

  • ai correlativi depositi in primo grado;
  • al deposito dell'appello.
4.1. Schermate di selezione della “Tipologia Procedimento”

Nelle tre schermate che seguono è riportata come si presentano a seconda della sottovoce selezionata come “Tipologia Procedimento”, partendo sempre dalla selezione della CTR (nell'esempio Piemonte) e la tipologia di deposito “appelli ed altri procedimenti giurisdizionali”.

4.2 Parti comuni a tutte le Istanze

Come accennato, in seguito alla selezione della voce prescelta per la tipologia di procedimento da eseguire, si completerà la fase preliminare ed aprirà la successiva schermata “compilazione della NIR Appelli” in seguito alla pressione sul pulsante OK.

La fase vera e propria della compilazione della NIR, raggiungibile in “Home – nuova compilazione NIR" partirà dalla scheda “Dati Generali”:

I valori inseriti nella scheda “Dati Generali” della NIR individueranno le successive schede necessarie per il deposito, sottoponendole al depositante per la compilazione; il contenuto di tale prima scheda sarà parzialmente differente in base alla tipologia di procedimento previamente selezionato.

La prima parte “Richiesta Iscrizione al Registro Generale degli Appelli per” varierà in base all'atto da depositarsi:

  • ISTANZA PER MISURE CONSERVATIVE;
  • ISTANZA DI SOSPENSIONE EX ART 62-BIS;
  • ISTANZA SOSPENSIONE EX ART. 373 C.P.C..

Le restanti parti della scheda risultano invece conformi ad un modello comune, per cui verrà richiesto di compilare campi sostanzialmente analoghi.

A prescindere, quindi, dalla differente intestazione della tipologia di deposito, saranno presenti i seguenti campi comuni.

Nella prima parte, si avrà il campo di selezione del soggetto appellante:

O Contribuente O Ente Impositore O Società di Riscossione

Tale campo viene abilitato mediante pressione sul pulsante collocato accanto al soggetto prescelto.

Seguiranno i campi caratterizzati dalla possibilità di apporre la spunta laddove ricorra la relativa circostanza per valorizzarla in positivo:

[] Richiesta di Trattazione In Pubblica Udienza

[] Istanza sospensione sentenza o altro provvedimento

[] La parte si avvale di un difensore abilitato

Per ognuna delle tre selezioni sarà quindi possibile inserire:

Sarà successivamente possibile compilare il campo “Impugnazione di diniego ex art. 11, DL n. 50/2017” attraverso il menù con selezione alternativa NO / SI.

In chiusura della prima parte si troverà il campo, facoltativo, “recapito telefonico”, il quale risulta compilabile con tastiera o pad numerico.

Nella seconda parte della scheda, si avranno i Dati Sentenze Impugnate, da obbligatoriamente compilarsi mediante inserimento dei dati specifici della Sentenza (o del provvedimento) Impugnata:

a) CT che ha emesso la sentenza impugnata (menù a tendina);

b) Tipo Pronunciamento (menù con selezione multipla: decreto presidenziale, ordinanza presidenziale e collegiale, sentenza);

c) Numero di Pronunciamento (testo);

d) Anno di Pronunciamento (testo);

e) Sezione Pronunciamento (testo);

f) Data pronunciamento (testo o calendario).

Nella terza parte della scheda, si rinverrà l'area relativa agli “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti”, che caratterizza il sistema di deposito del SIGIT.

In base alla quantità indicata nel box, il S.I.Gi.T. provvederà ad attivare e presentare per la compilazione un conseguente numero di schede per la singola voce della NIR.

I pulsanti finali “salva” e “pulisci” consentono alternativamente di procedere alla scheda successiva o di cancellare quanto inserito nella schermata per un diverso inserimento dei dati.

In caso non vi siano errori di compilazione, il sistema proporrà la successiva schermata ed andrà a sostituire in quella completata il triangolo giallo con il segno di spunta verde.

5. Scheda dati parti appellanti

La seconda schermata proposta dal sistema riguarda gli “Appellanti”.

In prima battuta, la schermata propone un menu a tendina circa la “Tipologia appellante” che può essere:

  • Ente Impositore
  • Persona Fisica/altro soggetto

La voce “Società di Riscossione” benché presente nella prima area “Dati Generali” non risulta rappresentata in quest'area ma può agevolmente rientrare in queste voci.

Oltre all'area Tipologia di appellante, viene creata l'apposita area “Sentenze collegate” con cui si realizza il collegamento tra il dato della sentenza, inserito precedentemente e la parte appellante, attraverso il menù a tendina ed il pulsante “collega sentenza”.

La scelta della Tipologia di appellante comporta l'apertura di due possibili aree di compilazione; entrambe generano l'area “Dettagli” e l'area “Dati Residenza/Sede Legale” (aree accessibili solo in seguito all'inserimento) ed hanno in comune la parte finale “salva” e “pulisci”.

Per semplicità di descrizione, esaminiamo dapprima l'area Ente Impositore.

5.1. Appellante – Ente Impositore

Laddove come “Tipologia appellante” si selezioni “Ente Impositore” la schermata proporrà un primo riquadro “Dettagli” ed i campi a tendina “tipo di Ente”, “Provincia” “Ente” “Denominazione Ufficio” ed il campo a testo libero “Ulteriori informazioni”

I campi vengono presentati in relazione a quanto precedentemente selezionato, occorre dunque prestare attenzione ai campi “Tipo Ente” e “Provincia” che possono escludere determinati Enti dal novero di quanto selezionabile.

L'area “Tipo Ente” permette di inserire: Agenzie Fiscali; Enti Locali; Enti Pubblici; Amministrazioni Centrali; Organi di Giustizia; Altri Enti.

L'area Provincia andrà ad individuare gli Enti selezionabili in base alla Provincia scelta ed influirà sulle voci successivamente proposte.

Le aree Ente e Denominazione Ufficio restituiranno nel menu le voci effettivamente selezionabili in base alla tipologia di Ente per Provincia prescelta.

Ad esempio, in caso di selezione della voce “Organi di Giustizia” per la Provincia di Torino, il sistema andrò a suggerire come Enti “Giudice di Pace; Giustizia Amministrativa; Giustizia Tributaria; Organi della Giustizia Civile; Procure”; in caso di selezione “Organi della Giustizia Civile” si avrà nel menù Denominazione la scelta tra “Corte di Appello di Torino; Tribunale di Sorveglianza; Tribunale di Ivrea; Tribunale per i Minorenni di Torino; Tribunale di Torino; Ufficio di Sorveglianza di Torino”.

Se l'Ente non risultasse tra quelli già elencati, sarà necessario selezionare la voce “ALTRI ENTI” e valorizzare il successivo campo “Codice fiscale” e “Denominazione ufficio”, descrivendo il nuovo Ente, oltre alla possibilità di inserire dati nel campo a testo libero “ulteriori informazioni”:

La schermata si completa con il box da riempire “Dati residenza/Sede legale” nel quale troveremo i campi:

a) “indirizzo” (con testo libero);

b) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);

c) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);

d) “cap” (a testo libero);

e) “indirizzo pec” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@pec.it”).

In pratica

indirizzo pec

Abbiate particolare cura nell'inserimento dell'indirizzo PEC perché esso è un campo obbligatorio, ma viene verificato solo formalmente, ovvero il sistema non svolge un tentativo di invio per verificarne la funzionalità, e quindi purché vi sia una stringa di lettere seguita da una @ e da un suffisso del tipo pec.it, l'indirizzo verrà accettato dal S.I.Gi.T. anche se di fatto errato, ma voi NON riceverete mai le notifiche dalla segreteria di Commissione.

5.2. Appellante Persona Fisica – Altro soggetto

Quanto al soggetto “Persona fisica/Altro Soggetto”, la schermata risulta più articolata, ma sempre di tipo dinamico, ossia che verrà modificata in base alla natura giuridica selezionata tra quelle previste dal menù a tendina: Persona Fisica, Impresa Individuale/Familiare, Lavoratore Autonomo/Associazione Professionisti, Consorzi, Cooperative, Enti non commerciali/Onlus, Fondazioni, Società di Capitale/Equiparati, Società di Persone/Equiparati, Soggetti Non Residenti, Altro.

La selezione delle differenti tipologie comporterà sensibili variazioni nella schermata, suggerendo differenti campi da compilare in base alla natura giuridica.

In relazione alle schermate proposte dal S.I.Gi.T., si possono individuare tuttavia tre principali modelli di compilazione, il primo riguarda la PERSONA FISICA, il secondo IMPRESA INDIVUDALE/FAMILIARE, LAVORATORE AUTONOMO/ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE ed il terzo che risulta utilizzabile per TUTTE LE ALTRE TIPOLOGIE DI SOGGETTI.

5.3. Appellante - Persona Fisica

Nel primo caso l'appellante è una persona fisica, a prescindere se stia depositando personalmente o a mezzo di un difensore, e la schermata proposta sarà la seguente:

In essa occorre inserire i seguenti dati obbligatori contrassegnati da un asterisco (*):

a) Principalmente il CODICE FISCALE /P.IVA (campo soggetto a controllo di esistenza, ossia il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, da messaggio di errore ed impedisce di proseguire);

b) Poi scegliere tra M ed F nel campo “Sesso”;

c) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME”/Denominazione (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);

d) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;

e) Come si vede dal pannello seguente:

Il campo “data di nascita” è da inserire mediante calendario (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione proposta);

f) A seguire, i campi “provincia di nascita”, “comune di nascita” e “stato di nascita” vengono gestiti mediante menu a tendina, con possibilità di selezione in un elenco progressivamente ristretto in base alla voce precedente inserita (ossia i comuni proposti dipendono dalla provincia prescelta), come si vede di seguito:

Se stiamo effettuando il ricorso come EREDI dell'interessato, il campo persona fisica permette anche di valorizzare la voce “In qualità di erede di”, che apre i campi relativi al de cuius “Cognome, Nome, CF, data di nascita” tutti campi compilabili a testo libero, anche il codice fiscale, che non viene generato dal sistema, ma immesso dall'utente, con le stesse regole appena viste per la persona fisica.

5.4. Appellante – Impresa Individuale/Impresa Familiare; Lavoratore Autonomo/Associazione Professionisti

La schermata relativa all'impresa individuale ed al lavoratore autonomo, applicabile anche per il Lavoratore Autonomo e per l'Associazione tra Professionisti, è pressoché affine a quella della persona fisica, ma elimina ogni riferimento alla voce “in qualità di erede”, non essendo un caso possibile.

Per la compilazione dei campi valgono le stesse regole e raccomandazioni di quelli del punto precedente; dalle schermate di seguito riportate evidenziamo solo che i punti difformi sono:

a) Nei casi ove presente, va inserita la sola PARTITA IVA o il CODICE FISCALE;

b) Il campo “Nome” non va compilato (diventa infatti non obbligatorio), ma solo quello “Denominazione”;

c) I campi “Data – Provincia - Comune e Stato di nascita” NON vanno compilati o diventano comunque facoltativi.

5.5. Appellante – Altro soggetto – Consorzi; Cooperative; Enti Non Commerciali/Onlus; Fondazioni; Società di Capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; Altro

Le schermate di seguito riportate sono quelle relative agli altri soggetti, non persone fisiche; in esse rinveniamo ulteriormente ridotti i campi selezionabili, richiedendo tali schede solo la identificazione della NATURA GIURIDICA dell'appellante, attraverso la compilazione dei campi “CODICE FISCALE/P.IVA” e “Denominazione”, con facoltà di inserire “ulteriori informazioni”.

La compilazione comporterà, però, la abilitazione della ulteriore scheda “Rappresentanti”, per identificare il soggetto risultante abilitato alla rappresentanza in giudizio, anche a mezzo difensore.

Come detto, i dati inseribili “codice fiscale e partita iva” “denominazione” “ulteriori informazioni” sono di testo e, per i primi due, viene effettuato un controllo formale, ossia non sono accettati codici fiscali e partite iva inferiori a 11 caratteri.

Nell'esempio viene indicata una Società di Capitali, ma il procedimento è il medesimo per ogni ente non persona fisica.

6. Scheda Dati Residenza/Sede legale – parte comune a qualsiasi tipologia di appellante

La parte in calce alla scheda “appellante” risulta comune a tutte le tipologie (Ente Impositore, Società di Riscossione, Persona Fisica) e presenta due aree “Dati Residenza/Sede Legale” e “Sentenze Collegate”, oltre ai pulsanti “salva” e “pulisci”.

6.1. Dati Residenza / Sede Legale

L'area Dati Residenza/Sede presenta alcuni campi a testo libero “indirizzo”, “CAP” e “indirizzo di posta elettronica” (con possibilità di valorizzare se si tratti di casella PEC”, i campi “Provincia”, “Comune” e “Stato” vengono compilati mediante menu a tendina, come già esposto in precedenza.

Ripetiamo quanto già detto in merito al contenuto dei seguenti campi:

a) “indirizzo” (con testo libero);

b) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);

c) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);

d) “cap” (a testo libero);

e) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);

f) “indirizzo posta elettronica” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@.it/com/org/altro” oppure, se PEC, “nomeindirizzo@pec.it”).

6.2. Sentenze Collegate

Caratterizzante del deposito in esame è la scheda “Sentenze Collegate”.

Il campo viene collocato subito prima dei pulsanti “salva” “pulisci” al fondo della scheda e realizza il collegamento tra il dato della Sentenza o delle Sentenze, precedentemente inserito e la parte appellante.

L'area si compone di un menù a tendina, il cui contenuto deriva da quanto prima inserito e del pulsante “collega sentenza”.

In seguito al collegamento, il sistema presenterà il “Riepilogo Sentenze Collegate” da cui si potrà verificare la sentenza collegata alla parte appellante.
Di seguito al campo Riepilogo viene inserito il campo “Rimuovi Sentenza” per ovviare a casi di erroneo inserimento.

Nell'esempio si è mostrato l'inserimento di una sentenza, i cui dati erano stati previamente inseriti nella schermata precedente: il pulsante “rimuovi” permette di escludere il collegamento tra sentenza e parte.

6.3. Completamento dell'inserimento e salvataggio

Effettuato l'inserimento, si potrà premere il pulsante “salva” per proseguire con l'inserimento della scheda successiva.

Il sistema dopo aver verificato la correttezza dei dati, assegnerà la spunta verde anche alla voce “parti appellanti” per attestare la regolarità formale di quanto inserito, altrimenti indicherà gli errori mediante colorazione rossa dei campi, invitando alla correzione.

7. Scheda dati dei rappresentanti: rappresentante legale, procuratore, tutore, curatore, liquidatore

La terza schermata proposta dal sistema riguarda i “Rappresentanti” dell'appellante; anche in questo caso, la nuova scheda viene proposta con l'attribuzione del simbolo del triangolo giallo, ad indicare che non è stata (ancora) compilata.

La schermata si presenterà come segue:

Il primo box “Tipo Rappresentante” aprirà un menù a tendina uguale per tutte le tipologie di rappresentante (rappresentante legale; procuratore; tutore; curatore; liquidatore), tranne che per la voce “altro”.
Per la compilazione utilizzeremo la voce “Rappresentante legale”.

Per inserire le voci nei vari box ricordiamo di tenere conto delle seguenti specifiche:

a) Principalmente occorre inserire il CODICE FISCALE del soggetto rappresentante (campo soggetto a controllo di esistenza, ossia il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, dà messaggio di errore ed impedisce di proseguire);

b) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);

c) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;

d) “Data nomina” è da inserire mediante calendario, che apparirà come di seguito: (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione calendario proposta):

e) “indirizzo” (con testo libero);

f) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);

g) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);

h) “cap” (a testo libero);

i) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);

j) “indirizzo posta elettronica” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@.it/com/org/altro” oppure, se PEC, “nomeindirizzo@pec.it”).

In seguito all'inserimento delle voci anzidette ed alla selezione del box “Rappresentante di – Selezione rappresentati:”, il sistema consentirà di associare il dato del rappresentante alla parte appellante e consentirà di salvare; se tutto risulta corretto, metterà la spunta verde sull'etichetta e vi consentirà di proseguire oltre.

7.1. Inserimento dati rappresentante – altro

Ove vi trovaste a dover inserire una tipologia di rappresentante non censita tra quelle predefinite, oltre a scegliere nel box la voce “Altro”, occorrerà obbligatoriamente inserire nel box “Descrizione” una breve ma chiara definizione della nuova tipologia.

Per le rimanenti voci della scheda vale esattamente quanto descritto al punto precedente.

8. Scheda dati del difensore

La quarta schermata proposta dal sistema riguarda i “Difensori” dell'appellante; anche in questo caso, la nuova scheda viene dapprima proposta con l'attribuzione del simbolo del triangolo giallo, ad indicare la mancata compilazione.

Al pari di quanto avviene per la schermata “Rappresentanti” la presente è opzionale e necessita della previa valorizzazione nella schermata iniziale “Dati Generali”(riquadro “Elementi da acquisire/Elementi già acquisiti”) del numero dei difensori dei ricorrenti con un numero superiore allo zero;

In caso non vengano indicati difensori, la schermata non verrà proposta, mentre in caso di un difensore si avrà la schermata con dicitura Difensori ed il numero (1 di 1) nell'esempio di cui sopra.

Qualora invece i difensori siano più di uno, la schermata verrà riproposta per un numero di volte pari al numero dei difensori indicati in precedenza, così da consentire il completo inserimento dei dati di ognuno di essi.

Ad esempio, per 2 difensori inseriti il S.I.Gi.T. proporrà due schede difensori e sulla prima troveremo indicato (1 di 2), a ricordarci che ve ne è più di una, come sotto riportato:

Come rammentato in precedenza, in caso di errori ed omissioni, sarà comunque possibile in qualsiasi momento ritornare alla schermata dati generali e modificare il numero dei difensori per aggiornare correttamente il numero.

I dati dei difensori comprendono il Codice Fiscale, Cognome, Nome e data di nomina; indirizzo, provincia, Comune, Cap, Stato ed Indirizzo PEC, nonché i dati dell'abilitazione del difensore.

Per inserire le voci nei vari box occorre rispettare le seguenti specifiche:

a) Dapprima occorre inserire il CODICE FISCALE del difensore (campo soggetto a controllo di esistenza; il sistema verifica se trattasi di codice fiscale esistente ed, in caso contrario, dà messaggio di errore ed impedisce di proseguire);

b) Valorizzeremo poi le voci “COGNOME e NOME” (campo libero – ATTENZIONE: pur essendo tali campi obbligatori, il S.I.Gi.T. non controlla la corrispondenza di essi con il codice fiscale inserito, in quanto il sistema effettua tutte le ricerche a mezzo di quest'ultimo);

c) “Ulteriori informazioni” è un campo facoltativo a testo libero;

d) “Data nomina” è da inserire mediante calendario, che apparirà come di seguito: (anche se si potrebbe farlo senza, è consigliabile utilizzare la funzione calendario proposta);

e) “indirizzo” (con testo libero);

f) “provincia” (compilazione assistita mediante elenco delle sigle provinciali tra cui scegliere);

g) “comune” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere dei comuni appartenenti alla provincia scelta);

h) “cap” (a testo libero);

i) “Stato” (compilazione assistita mediante elenco tra cui scegliere);

j) "indirizzo PEC” (campo a formato obbligato “nomeindirizzo@pec.it”).

Nella parte finale della scheda del difensore, troviamo il box “Dati abilitazione assistenza tecnica”; essi sono da inserire facoltativamente e vengono individuati mediante menù a tendina, con le categorie professionali dei difensori tributari, e con la possibilità di indicare il numero di tessera identificativa.

A seguire vi è l'area “Dati appellanti difesi”, nella quale associare e selezionare le parti assistite.

Per il funzionamento della compilazione e per le regole, vedere quanto descritto per il medesimo box dei rappresentanti dei ricorrenti.

Anche in quest'area, il pulsante rimuovi, visibile soltanto dopo l'inserimento dell'associazione tra parte e difensore, permetterà di ovviare ad eventuali erronei collegamenti.

In seguito alla compilazione, cliccando sul pulsante “SALVA”, il sistema verificherà la regolarità dei dati inseriti ed individuerà eventuali errori.

Nella schermata di compilazione in precedenza riportata, è stato volutamente omesso il dato relativo alla data di nomina del difensore: il sistema ha rilevato tale errore ed ha inserito l'errore in rosso.

Altresì il campo è stato colorato nel medesimo colore per evidenziare ove occorra inserire il dato richiesto.

8.1 Inserimento ulteriori difensori senza necessità di modifica della schermata dati generali

Se risulta inserito almeno un difensore, nella schermata di inserimento di quest'ultimo è presente una comoda funzionalità del sistema che consente di integrare ed aggiungere i dati senza dover necessariamente modificare la schermata dati generali. E anche possibile ritornare sulla voce “difensori” dopo aver completato l'inserimento per aggiungere (o rimuovere) un difensore.

In questa maniera, il sistema andrà ad aggiornare in automatico la scheda dei dati generali, senza che si renda necessario un intervento manuale.

9. Scheda Domicilio eletto

La quinta schermata proposta dal sistema è quella del “Domicilio Eletto” e viene ricavata in automatico dal S.I.Gi.T. sulla scorta di quanto inserito in precedenza nella scheda del difensore, se presente.

Viene dunque proposto, come di prassi avviene, l'elezione di domicilio presso il difensore:

ATTENZIONE: Per acquisire il domicilio proposto, occorre confermare la schermata cliccando sul pulsante “Salva”.

Se, invece, il domicilio eletto dall'appellante fosse diverso, è possibile modificare tale dato ed indicare quello effettivo.

Per la modifica clicchiamo sul link corrispondente al domicilio proposto e si aprirà la seguente maschera:

In essa dovremo dapprima selezionare il nome dell'appellante dalla lista proposta (anche se è uno solo) cliccandoci sopra, di modo che il campo diventi azzurrino, e poi scegliere il nuovo domicilio tra quelli proposti nel menù a tendina che si apre cliccando sul box “Elezione di domicilio presso”.

Effettuate le selezioni, cliccate sul pulsante “Inserisci elezione di Domicilio” ed avremo effettuato la variazione.

10. Scheda dati Parti Appellate

La sesta schermata proposta dal sistema riguarda le “Parti Appellate”; anche in questo caso essa viene proposta con riguardo al numero delle parti indicate nella scheda “Dati Generali” ed è in prima battuta caratterizzata dal triangolo giallo, non essendone avvenuta la compilazione.

La scheda propone un menu a tendina circa la “Tipologia parte appellata” (seguita dall'indicazione numerica della parte appellata e del numero complessivo di parti appellate indicate in scheda dati generali, ad esempio “1 di 1”) che consente di scegliere tra le due voci possibili:

  • Parte Appellata
  • Altra Parte Resistente

Salvo i casi particolari, che prevedono la presenza di una altra parte resistente oltre quella principale, selezioneremo la prima voce “PARTE APPELLATA”; tale selezione apre un secondo menù “Tipologia soggetto appellato”, da cui si può selezionare:

  • Ente Impositore
  • Persona Fisica/altro soggetto

Non viene utilizzato il campo “Società di Riscossione” che era invece presente negli aggiornamenti del software fino al mese di giugno 2019.

La selezione “ALTRA PARTE RESISTENTE” parimenti permette la selezione del secondo menu “Tipologia soggetto appellato”, da cui si può selezionare “Ente Impositore” o “Persona Fisica/Altro Soggetto”.

La nostra scelta andrà effettuata in base al soggetto contro cui è stato notificato l'appello: il sistema aggiungerà altresì un apposito campo, collocato subito prima dell'area Sentenze Collegate in cui indicare, mediante calendario, la data di notifica dell'appello all'appellata.

Ad esempio, se si tratta del “Concessionario per la riscossione” (oggi “Agenzia Entrate Riscossione”) possiamo selezionare nell'area “Dettagli” il tipo di Ente – Agenzie Fiscali, inserire la Provincia e quindi inserire l'Ente (Agenzia Entrate Riscossione), cui seguirà l'inserimento del campo “Denominazione Ufficio”.

10.1. Ente Impositore

La scelta “Ente Impositore” abiliterà i campi ricompresi nell'area “Dettagli”:

  • tipo Ente” da cui si potrà selezionare l'Ente prescelto (Agenzie Fiscali; Enti Locali; Enti Pubblici; Amministrazioni Centrali; Organi di Giustizia; Altri Enti);
  • Provincia”, che viene già suggerito dal sistema, ma che può essere cambiata;
  • Ente”, campo che viene suggerito dal Sistema in base all'inserimento del Tipo di Ente e della Provincia, selezionando quanto formalmente possibile;
  • denominazione Ufficio”, che consente di individuare un Ufficio Locale di riferimento rispetto all'Ente ed alla Provincia selezionati. L'elenco di tali uffici è generato in automatico dal S.I.Gi.T. in base alle informazioni dei precedenti box.

Nell'esempio che segue viene evidenziato il suggerimento proposto dal sistema in caso di inserimento di:

Tipo Ente: Agenzie Fiscali;

Provincia: Torino;

Ente: Agenzia delle Entrate.

La Denominazione Ufficio prenderà in conto la possibilità di inserire: “Direzione Provinciale I di Torino” “Direzione Provinciale II di Torino” “Ufficio Provinciale di Torino – Territorio” “DR Piemonte”.

Nell'esempio successivo invece viene indicato l'inserimento dell'Agenzia Entrate Riscossione- TO; occorre quindi impostare i seguenti campi:

  • Tipo Ente: Agenzie Fiscali
  • Provincia: Torino
  • Ente: Agenzia delle Entrate Riscossione

La Denominazione Ufficio prenderà in conto la possibilità di inserire: “Ag Ent Riscossione – Torino”, unica scelta possibile per questa selezione in base all'Ente e la Provincia.

Si evidenziano di seguito le compilazioni possibili per i campi:

  • Tipo Ente: Agenzie Fiscali
  • in base alla Provincia (“TO”) viene abilitato il campo Ente:
    • Agenzia del Demanio e quindi in base alla Provincia “Ag. Demanio Piemonte e Valle d'Aosta”;
    • Agenzia delle Dogane e Monopoli e quindi in base alla Provincia “Direzione Regionale Torino” “Distretto Piemonte e Valle d'Aosta Sede Torino” “Ufficio delle Dogane di Torino” “UM Piemonte e Valle d'Aosta”;
    • Agenzia delle Entrate; in base alla Provincia emergono i campi di cui all'esempio;
    • Agenzia delle Entrate Riscossione; in base alla Provincia emergono i campi di cui all'esempio.
    • Enti Locali, in base alla Provincia vengono suggeriti “ASL” “Comunità Montane” “Unioni Montane” “Province” “Regioni” “Unioni di Comuni” e quindi ad esempio, in caso di “Province” selezionando “TO” viene suggerita la “Città Metropolitana di Torino”;
    • Enti Pubblici, in base alla Provincia vengono suggeriti “Camere di Commercio” “Inail” “Inps” e quindi ad esempio, l'Inail DR Piemonte;
    • Amministrazioni Centrali, in base alla Provincia vengono suggeriti “Ministeri” “Prefetture”: ad esempio si potrà avere la Prefettura UTG Torino o la Prefettura Sportello Immigrazione;
    • Organi di Giustizia, in base alla Provincia vengono suggeriti “Giudici di Pace” “Giustizia Amministrativa” “Giustizia Tributaria” “Organi della Giustizia Civile” “Procure”, con selezione possibile in base all'effettiva dislocazione degli Uffici in Provincia; ad esempio sarà possibile selezionare in “Giustizia Amministrativa” “TAR Piemonte – Torino”.

Importante considerare la scheda residuale “ALTRI ENTI”, che permette l'inserimento di campi testo per le seguenti voci:

  • Provincia
  • Codice Fiscale
  • Denominazione Ufficio

10.2. Persona Fisica/Altro Soggetto

La scelta “Persona Fisica” abiliterà i campi:

- “natura giuridica” da cui si potrà selezionare la natura del soggetto (Persona fisica; Impresa individuale/Familiare; Lavoratore autonomo/professionisti; Consorzi; Cooperative; Enti non commerciali/onlus; Fondazioni; Società di capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; altro);

- “Codice Fiscale” e “Cognome/Denominazione”, sono campi comuni ed obbligatori per tutti i soggetti; altrimenti, in base alla tipologia dei soggetti verranno aggiunti anche altri campi, quali ad esempio i dati personali per la persona fisica e la possibilità di indicare che si agisce in qualità di eredi di altro soggetto.

Per le indicazioni di compilazione valgono le medesime specifiche fornite ai punti precedenti per ognuna delle voci della “Natura Giuridica” di “Parte Appellante”, a cui si rinvia.

10.3. Residenza/Sede legale: Parti comune a tutti i soggetti

Compilata la prima parte relativa alla tipologia della parte appellata ed inseriti i dettagli relativi, così come risultanti dai campi nei vari box, si dovrà procedere con la compilazione della parte in calce alla scheda, comune a tutte le tipologie (Ente Impositore / Persona Fisica) e presenta alcuni campi a testo libero “indirizzo”, “CAP” e “indirizzo di PEC, mentre i campi “Provincia”, “Comune” e “Stato” vengono compilati mediante menu a tendina, con le medesime regole dettagliate in precedenza.

10.4. Sentenze Collegate: Parti comune a tutti i soggetti resistenti

L'ultima area si compone di due parti:

  • data notifica appello alla parte appellata” campo compilabile mediante inserimento a testo o selezione dal calendario;
  • sentenze collegate” campo compilabile mediante inserimento del menu a tendina e del pulsante “collega sentenza” per collegarla alla parte.

Il sistema propone l'elenco delle sentenze disponibili in base a quanto abbiamo inserito nelle schermate precedenti.

Scelta la sentenza da collegare occorre cliccare sul pulsante “collega sentenza”.

Effettuato l'inserimento, è possibile procedere, utilizzando il pulsante “Salva”.

11. Scheda Atti Impositivi

La settima schermata proposta dal sistema riguarda gli “Atti impositivi”; la scheda reca innanzitutto il numero di atti impugnati così come indicati in “dati generali”.

Nell'esempio, si ha “1 di 1”, poiché in dati generali si è indicato come 1 il numero di atti impugnati.

Seguono quindi le schede relative:

  • Sentenze collegate;
  • Imposte – materia procedimentale - imposta.
11.1 Sentenze Collegate

La prima parte della schermata viene generata sulla base di quanto inserito in Dati Generali – trattandosi di appello avverso la sentenza collegata.

Essendo possibile che siano presenti più sentenze, il sistema ci chiede nuovamente di effettuare il collegamento alla sentenza di nostro interesse.

Successivamente occorrerà definire l'atto impugnato oggetto della sentenza.

La voce “Denominazione ufficio” propone in maniera predefinita il soggetto appellato, ma è possibile operare una modifica, selezionando “NUOVO UFFICIO”.

Il campo “Tipologia atto” andrà ad indicare il tipo di atto selezionabile in relazione all'Ente prescelto; nel caso in esame, avendo selezionato Nuovo Ufficio > Organi di Giustizia > Giustizia Tributaria > CN > CTP Cuneo > Altro si avranno come atti oggetto di selezione quelli relativi a tale ufficio, ad esempio “SENTENZA”.

Il campo “Numero Atto”, a testo libero, consente l'inserimento del numero dell'atto impugnato, mentre la “Data Notifica Atto” potrà essere immessa a testo libero o mediante il calendario, come già visto in altre schede precedenti.

Nell'area destra è possibile anche selezionare le voci “presenza istanza di sospensione atto impositivo” e “atto di valore indeterminabile”.

Il pulsante “Contributo Unificato” è in effetti uno strumento di calcolo e cliccandoci sopra permette di conoscere agevolmente il CUT dovuto sulla base dell'importo indicato.

È consigliabile effettuare il calcolo, perché tale operazione, oltre a farci verificare se abbiamo pagato l'importo corretto, abilita l'importo ottenuto nella successiva scheda “Calcolo CU”.

L'esempio di seguito reca dei dati del tutto fittizi e mostra un esempio di compilazione inserendo i dati di una Sentenza ed i riferimenti della CTP di Cuneo.

11.2. Imposte

La seconda parte della schermata propone l'inserimento dei campi relativi alle imposte oggetto della vertenza:

  • Materia Procedimentale – selezionabile dal menù a tendina.

Scelta la materia per acquisirla occorre cliccare sul pulsante “aggiungi materia”.

  • Tipo di Imposta – Imposta – Sotto Imposta; importo maggior imponibile; importo sanzioni; importo interessi; anno di imposta.

Anche in questo caso, una volta compilati i campi per acquisire l'imposta occorre cliccare sul pulsante “inserisci imposta”.

Ad inserimento completato sarà possibile selezionare “salva” per procedere.

12. Scheda Documenti Allegati

L'ottava schermata proposta dal sistema riguarda i “Documenti allegati” e permette di inserire i file da caricare nella NIR, mediante il sistema di upload dagli archivi a disposizione del computer che stiamo utilizzando.

Nella prima parte vengono menzionati alcuni avvisi circa il formato dei file:

  • dimensione massima (10 MB);
  • lunghezza massima del nome del file (100 caratteri);
  • numero di allegati disponibili (a partire da 50 che rappresenta il massimo inseribile nella singola Nota di deposito);
  • KB ancora disponibili per l'invio (50 MB).

Il secondo ed il terzo campo sono caratterizzati da dinamicità ed il valore in essi visualizzato viene progressivamente aggiornato in occasione del caricamento dei nostri file, dandoci immediata contezza dei limiti raggiunti e gestiti dal sistema informatico.

12.1 Documenti Allegati: l'atto principale

Il S.I.Gi.T. NON permette di inserire gli allegati se prima non è stato obbligatoriamente inserito l'atto principale, l'appello, che viene denominato “documento principale appello”.

Il documento viene individuato, anche nel fascicolo informatico come “Appello” e viene inserito mediante upload utilizzando l'apposita area della schermata.

La selezione dell'appello come atto principale del deposito avviene mediante:

  • area selezionare file > pressione pulsante “Scegli File”;
  • cliccando su scegli file si apre la schermata dell'archivio file del PC/tablet in uso che si presenterà come nell'esempio di seguito riportato:

  • dalla cartella locale dove abbiamo salvato i file da depositare, individuiamo il file dell'appello (che preliminarmente avremmo avuto cura di convertire in PDF/A e sottoscritto con firma digitale CADES;
  • P7M (come da articolo “Istruzioni per l'Uso – Articolo 2 – Strumenti Informatici e Documenti Pre-Processuali) possiamo selezionarlo e cliccando sul pulsante “Apri”, acquisirlo nella NIR;

  • il campo verrà quindi variato da “nessun file selezionato” al nome del file caricato; ad esempio “documento.pdf.p7m”;
  • cliccando su “Carica Documento Principale” il sistema procederà alla verifica dell'apposizione della firma digitale sul file ed al caricamento quale “documento principale” del nostro deposito, se il formato è corretto.

12.2. Documenti Allegati: upload degli allegati all'appello

Il SIGIT permette l'inserimento degli allegati attraverso una selezione che è connessa al numero di allegati inseriti nella prima pagina della scheda “Dati Generali”.

Prima di poter caricare i file, è OBBLIGATORIO selezionare in primo luogo il “Tipo di documento” che ognuno di essi rappresenta rispetto al fascicolo processuale secondo il D.lgs. n. 546/1992.

In questa maniera, si deve:

Prima, selezionare dal menù a tendina, il tipo di documento che intendiamo associare quale definizione al file da caricare; ciò permette un'agevole lettura del contenuto di quanto presente nel fascicolo processuale. Ad esempio, se si cerca la copia dell'atto originariamente impugnato sarà sufficiente aprire dal fascicolo telematico il file corrispondente al “tipo di documento > copia atto impugnato”.

La selezione “tipo di documento” permetterà un elenco di tutti gli allegati selezionabili secondo la denominazione presente nel D.lgs. n. 546/1992.

Nell'esempio di seguito, si rappresenta la schermata TIPO DI DOCUMENTO con annesso menu a tendina recante il RIEPILOGO TIPI DOCUMENTO ed una parte delle selezioni possibili.

In seguito alla selezione dal menù a tendina, si andrà a cliccare sul pulsante “acquisisci documento”.

In caso di più allegati, si andrà ad effettuare l'operazione per ognuno degli allegati sino alla completa individuazione degli stessi.

Il sistema andrà ad attribuire l'indicazione numerica del numero progressivo di allegati e del numero dell'allegato in corso di caricamento (ad esempio 2 di 2).

Ultimo passaggio, in seguito all'associazione dei tipi di documento è l'effettivo caricamento dei file relativi mediante selezione su:

  • tipo di atto (la selezione verrà individuata dallo sfondo blu);
  • selezionare file > pulsante “scegli file”;
  • selezione del file (firmato) dall'archivio del PC in uso mediante clic su “apri”;
  • in seguito all'avvenuto caricamento, il sistema rappresenterà nell'area riepilogo nel seguente modo TIPO DOCUMENTO [NOME FILE.PDF.P7M].

Le modalità per l'inserimento sono le medesime che sono state seguite per il caricamento del documento principale e pertanto il sistema andrà ad aprire l'archivio locale da cui prelevare il file da caricare.

Terminato l'inserimento, sarà possibile cliccare su salva e così la scheda verrà salvata, caricando sulla NIR tutti i documenti da depositare.

Nell'esempio di seguito si evidenzia in particolare la struttura dell'area “riepilogo allegati” in seguito all'avvenuto caricamento.

Nel caso ci accorgessimo che abbiamo sbagliato ad associare un file ad un tipo documento, il pulsante “Elimina associazione” ci consentirà di eliminare quella sbagliata e ripetere l'operazione con quella giusta.

13. Scheda Calcolo CU

La nona schermata proposta dal sistema riguarda il “Valore della controversia e contributo unificato tributario”; la scheda reca innanzitutto il riepilogo degli estremi dell'atto, del valore della controversia e del Contributo Unificato, così come precedentemente inseriti.

È anche possibile indicare i casi in cui il CUT non viene versato:

  • Prenotazione a debito
  • Richiesta di Patrocinio a Spese dello Stato

Altrimenti, si procederà con l'indicazione dell'importo del CUT pagato e degli estremi dei mezzi di Pagamento utilizzati – F23 – CC – Contrassegno.

I campi:

  • Importo: è un campo a testo libero dove inserire la cifra pagata;
  • Modalità: con possibile selezione tra le voci F23/CC/Contrassegno/Altro;
  • Estremi: campo a testo libero dove inserire il numero della ricevuta in nostro possesso;
  • Data: campo a testo libero o calendario, come per tutti i campi calendario.

In seguito all'inserimento dei dati e della modalità di pagamento, si andrà a premere il pulsante “Inserisci Dati di Pagamento” e quindi “salva” per procedere oltre.

Se avessimo effettuato pagamenti frazionati è possibile inserirli tutti ripetendo più volte l'operazione descritta e cliccando ogni volta il pulsante “Inserisci dati pagamento”.

Va precisato che, non essendo il pagamento del CUT elemento vincolante per bloccare l'iter giurisdizionale, nel caso in cui l'importo da noi pagato non corrispondesse a quello dovuto, visualizzato nella parte alta della scheda, il sistema ci proporrà l'avviso di errore circa il “mancato inserimento degli estremi di pagamento”, ma consentirà di procedere comunque.

Dal mese di luglio 2019 è anche possibile effettuare il versamento del CUT in modalità telematica attraverso il sistema pagoPA raggiungibile mediante accesso alla propria area riservata; attraverso questa modalità, il sistema abbina il versamento all'atto depositato senza necessità di allegazione della ricevuta.

14. Scheda Validazione e Trasmissione

La decima schermata riguarda la fase finale di validazione.

In essa viene visualizzato il riepilogo di quanto inserito in precedenza ed è quindi necessario rileggere con attenzione le singole schermate proposte dal sistema:

  • Dati Generali: area dove sono riprodotti i dati della prima schermata
  • Appellanti: vengono riepilogati i dati del soggetto appellante e la sentenza collegata
  • Rappresentanti: si hanno i dati dei rappresentanti dell'appellante
  • Difensori: vengono indicati i dati relativi alla difesa tecnica con indicazione della parte assistita
  • Parti appellate: vengono indicate le parti appellate/resistenti egli atti di riferimento;
  • Atti impugnati: nell'area si rinvengono i dati relativi agli atti impugnati; è anche presente l'indicazione “presenza istanza di sospensione atto” e “presentato reclamo mediazione”, selezioni modificabili direttamente in questa schermata;
  • Calcolo CU: si evidenzia il valore della causa e quanto versato come CUT oltre alle modalità di versamento
  • Documenti Allegati: vengono riepilogati il documento principale e gli altri allegati
  • la schermata si conclude con “valida” “torna alla home” “download NIR

L'opzione Valida permette di verificare la regolarità della NIR e procedere al deposito, mentre l'opzione Download NIR permette lo scaricamento di una copia in PDF della NIR Completa, che verrà indicata come “bozza” nella filigrana personalizzata.

Lo scaricamento della copia è utile se i dati caricati sono numerosi e si vuole essere certi di averli inseriti in modo corretto, a prescindere dalla regolarità formale che è controllata dal sistema in automatico.

La scelta "Download NIR" comporta la scelta tra i pulsanti apri o salva per passare oltre l'apertura del file PDF presenterà la filigrana "bozza" visibile anche in fase di stampa.

Al termine delle verifiche, cliccando su “Valida” si aprirà la schermata di riepilogo degli indirizzi PEC utilizzati; ciò avviene in quanto in caso di errato inserimento, sarebbe impossibile reperire le comunicazioni del processo, le quali verrebbero recapitate a quelli errati indicati nella NIR stessa.

Confermata la schermata, con li pulsante Valida, se il SIGIT non rileva errori procederà alla validazione e a darcene comunicazione indicando “NIR VALIDATA CORRETTAMENTE”.

Il pulsante “Valida” verrà variato in “Trasmetti”, mentre sarà possibile con la funzione Download scaricare la NIR validata.

Per procedere con il deposito, si dovrà cliccare su “Trasmetti” e così verrà:

  • mostrata a video la schermata recante la ricevuta di avvenuta trasmissione;
  • inviata copia nella casella PEC della ricevuta stessa.

La ricevuta si presente in questa maniera:

Trascorso il tempo occorrente al S.I.Gi.T. per i controlli successivi all'invio, il deposito si perfezionerà e riceveremo nella stessa casella di PEC anzidetta il numero di registro dei ricorsi RGA assegnato al fascicolo.

Tale numero potrà poi essere utilizzato per le funzioni di consultazione (Telecontenzioso).

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