Pubblicate le linee guida DAP per il 2020

Redazione Scientifica
27 Febbraio 2020

Il Ministero della Giustizia ha annunciato la pubblicazione delle linee programmatiche per il 2020 del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, nelle quali trovano spazio gli investimenti diretti al rafforzamento del personale e al potenziamento delle dotazioni tecnologiche.

Il Ministero della Giustizia ha annunciato la pubblicazione delle linee programmatiche per il 2020 del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, nelle quali trovano spazio gli investimenti diretti al rafforzamento del personale e al potenziamento delle dotazioni tecnologiche.

L'obiettivo è garantire una maggiore sicurezza degli agenti in servizio ed è per questo che le linee guida DAP per il 2020, pubblicate ieri sul sito del Ministero della Giustizia, prevedono investimenti per il rafforzamento del personale e delle dotazioni strumentali e tecnologiche a disposizione di chi opera nelle carceri.

Nel dettaglio.In tema di risorse umane e materiali, il documento spiega che «sono già stati acquistati strumenti, e ne saranno acquistati altri ancora più evoluti, per rilevare, inibire o isolare telefoni cellulari, ormai di dimensioni talmente ridotte da poter essere nascosti ovunque e la cui individuazione, in alcuni casi, è risultata estremamente difficile anche durante perquisizioni con l'uso di metal detector fatte nelle celle dei detenuti».
Quanto alla gestione dei detenuti sottoposti al regime carcerario speciale del c.d. 41 bis e con specifico riguardo a quei reparti (GOM) del Corpo della Polizia Penitenziaria che agiscono tali aree, «viene valutata come non adeguata la permanenza di detenuti in alta sicurezza in istituti ubicati nella stessa zona di riferimento criminale, per cui continuerà a operare anche la ‘task force' per la movimentazione dell'alta sicurezza costituita il 25 luglio dello scorso anno».
Il documento prevede inoltre un potenziamento dell'assistenza sanitaria nelle strutture penitenziarie, avendo riguardo anche a quella psichiatrica e psicologica, nonché un ampliamento delle opportunità lavorative per i detenuti anche grazie al coinvolgimento di enti locali e imprenditori privati grazie al coordinamento dell'Ufficio centrale per il lavoro dei detenuti.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it

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