Coronavirus, il Tribunale e Corte d’Appello di Milano sollecitano l’uso della PEC

Redazione scientifica
03 Marzo 2020

Data l'emergenza coronavirus, il Tribunale e la Corte d'Appello di Milano, oltre ad aver ridotto dalle 9:30 alle 12:30 l'orario di apertura al pubblico fino al 31 marzo 2020, hanno sollecitato l'utenza a fare un uso più ampio di PEC e PEO.

Alla luce dell'emergenza coronavirus, il Tribunale e la Corte d'Appello di Milano, oltre ad aver ridotto a 3 ore l'orario di apertura al pubblico (dalle 9:30 alle 12:30) fino al 31 marzo 2020, hanno sollecitato l'utenza a limitare l'accesso agli uffici allo stretto necessario e a fare un uso più ampio di PEC e PEO.

Differimento udienza via PEC. Viene specificato che, posto che gli utenti dovranno accedere fisicamente agli Uffici del Tribunale solo per richiedere prestazioni urgenti ed indifferibili, le richieste di differimento delle udienze dovranno essere presentate via e-mail dirette alle cancellerie (i cui indirizzi sono reperibili nel sito web dell'Ufficio), che le porranno alla attenzione del giudice.

Settore civile. Nel settore civile anche gli atti, per i quali la legge consente il deposito cartaceo, dovranno essere depositati telematicamente. Per consentire l'accesso con modalità telematica e contenere le scansioni, i magistrati dovranno utilizzare il deposito in modalità telematica, salvo casi dettati da eccezionali esigenze.

Settore penale. Nel settore penale, la richiesta di atti (che rivestono sempre il carattere di urgenza) dovrà pervenire tramite posta elettronica alla cancelleria. Il pagamento dovrà avvenire per via telematica.

Le richieste di copie di atti digitalizzati potranno essere inoltrate con posta elettronica:
a) per le sentenze al seguente all'indirizzo (sentenzegip.tribunale.milano@giustizia.it);
b) per i decreti di archiviazione all'indirizzo (archiviazionigip.tribunale.milano@giustizia.it)

Vista l'emergenza COVID-19, anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano ha invitato gli utenti a fare uso allargato delle comunicazioni via PEC per: presentare istanze e chiedere appuntamenti (sia per procedimenti penali che civili); deposito di richieste varie; notificare al PM di richiesta di giudizio abbreviato; richiedere il certificato delle iscrizioni ex art. 335 con documentazione completa; richiedere il certificato carichi pendenti con documentazione completa; notificare e nominare un avvocato. Anche le istanze di misure alternative possono essere inviate via PEC all'ufficio esecuzione penale (allegando il relativo decreto di sospensione).

Tutti i provvedimenti emanati sono reperibili e in constante aggiornamento alla pagina Speciale coronavirus dell'Ordine degli Avvocati di Milano.

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