Il CNF sulla trasmissione telematica degli accordi di negoziazione e l'estensione dei processi a distanza

Redazione scientifica
16 Aprile 2020

Con una comunicazione indirizzata ai Presidenti dei COA e delle Unioni Regionali Forensi, il Consiglio Nazionale Forense ha trasmesso le delibere assunte durante la seduta amministrativa dello scorso 8 aprile 2020 aventi ad oggetto la richiesta di intervento volto a far sì che agli avvocati sia concesso trasmettere gli accordi di negoziazione assistita a mezzo PEC e gli emendamenti all'art. 83 del decreto “Cura Italia”.

Nella seduta amministrativa dell'8 aprile 2020, il CNF ha assunto due delibere aventi ad oggetto la richiesta di intervento volto a far sì che agli avvocati venga concesso di trasmettere gli accordi di negoziazione assistita a mezzo pec e gli emendamenti governativi all'art. 83, comma 12, d.l. n. 18/2020, c.d. “Cura Italia”.

Trasmissione accordi di negoziazione. A fronte della situazione di emergenza sanitaria in atto e delle conseguenti limitazioni che impediscono all'avvocatura la risoluzione delle innumerevoli problematiche che insorgono tra i coniugi conviventi, oltre che la definizione di quelle già composte, ma non ancora definite, considerato che esistono procedure di negoziazione assistita in materia familiare già avviate che potranno avere completamento, in termine fisso, solo con la trasmissione alla Procura per l'autorizzazione/nullaosta previsti ex lege, il Consiglio Nazionale Forense ritiene necessario che le Procure presso i Tribunali e gli Ufficiali dello Stato Civile concedano la trasmissione degli accordi di negoziazione assistita attraverso la Posta Elettronica Certificata.
Pertanto, il CNF ha chiesto un intervento per far sì che agli avvocati sia concesso trasmettere gli accordi di negoziazione assistita a mezzo PEC a tutte le Procure presso i Tribunali e a tutti gli Uffici dello Stato Civile presso i Comuni del Paese.

Ripresa dell'attività giudiziaria. Con una delibera successiva, relativa all'emendamento al d.l. n. 18/2020 proposto dal Governo, il CNF ha chiesto anche una graduale ripresa dell'attività giudiziaria, garantendo sempre la salute di tutti gli operatori della giustizia e dei cittadini che ne sono destinatari, attraverso la riduzione degli accessi alle cancellerie e consentendo ai difensori il deposito di tutti gli atti, comprese le impugnazioni, mediante invio a mezzo Posta Elettronica Certificata.

(Fonte: www.dirittoegiustizia.it)

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