Sulla legittimità delle clausole inerenti al Clever Job nell’ambito dei bandi di appalto dei servizi di pulizia

Redazione Scientifica
21 Aprile 2020

E' legittima la clausola del bandi di servizi di pulizie nella parte che impone un numero minimo di ore di lavoro degli addetti e la decurtazione dal...

È legittima la clausola del bandi di servizi di pulizie nella parte che impone un numero minimo di ore di lavoro degli addetti e la decurtazione dal canone mensile spettante all'appaltatore del costo orario dei lavoratori assenti.

L'assoggettamento delle offerte per il servizio di pulizia alla previsione inderogabile di un numero minimo obbligatorio di ore di lavoro non contrasta con l'art. 1655 cod. civ., perché esprime le concrete esigenze contrattuali del committente. L'imprenditore che non ravvisi in quelle clausole – che traducono motivi del contrarre della pubblica amministrazione – la convenienza alla sua organizzazione non è tenuto a presentare offerta e nulla può lamentare al riguardo, salvo impugnarle in giustizia ove irragionevoli, ingiustificate o sproporzionate. Il che certamente sarebbe – va già qui anticipato – se esse intaccassero la sua connotazione imprenditoriale (art. 2082 Cod. civ.), ma non se solo contrastino con suoi individuali criteri organizzativi dei fattori della produzione.

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