Durante l'emergenza sanitaria il rapporto padre-figlio deve essere garantito con telefonate e videochiamate
28 Aprile 2020
Tribunale di Cagliari. Il tribunale di Cagliari, pronunciandosi su un'istanza presentata da un padre per vedersi garantito il diritto di visita della figlia minore, ha rilevato che, per precisa disposizione normativa (d.P.C.M. 9 marzo 2020), devono essere evitati gli spostamenti delle persone, salvo che per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Nel caso di specie, non sussistendo le sopradette motivazioni, ma ritenendo comunque necessario garantire la continuità del rapporto tra padre e figlia minore, il Tribunale ha disposto il diritto del padre alla comunicazione telefonica con la figlia, anche tramite videochiamata, in ogni momento della giornata e tenuto conto della volontà della figlia minore.
Tribunale di Monza. Il tribunale di Monza, adito con ricorso da un padre che voleva vedersi garantito il diritto a mantenere un rapporto affettivo stabile col figlio minore, ha ritenuto necessario tutelare i diritti del minore a mantenere rapporti affettivi significativi con la figura genitoriale paterna anche durante il periodo di emergenza sanitaria, seppure temporaneamente via telefono o tramite strumenti di videochiamata. A tal fine, il Tribunale, con provvedimento immediatamente esecutivo ex art. 741 c.p.c., ha ordinato alla madre coaffidataria, presso la quale il minore conviveva prevalentemente, di tenere attiva la propria linea telefonica mobile e di favorire (per il periodo di limitazioni alla circolazione dovuto alla pandemia da coronavirus) il contatto giornaliero tra padre e figlio minore non solo telefonicamente ma anche mediante l'uso di strumento di videochiamata ogni giorno tra le ore 15 e le 22. |