Il padre è tenuto al versamento dell'assegno di mantenimento in favore della figlia minore collocata in una comunità?

Paola Silvia Colombo
07 Maggio 2020

Nel caso in cui un minore venisse affidato al Comune, i sostegni sociali ed economici disposti dal comune incidono sul mantenimento che il padre deve alla figlia?

Il Tribunale dei minori con decreto provvisorio ex art. 330 c.c. ha affidato la minore al Comune e ha disposto l 'inserimento della madre e della figlia minore in una comunità protetta. La madre intende presentare ricorso ex art. 316 c.c. avanti al Tribunale ordinario per la determinazione assegno mantenimento per la figlia, anche ai sensi dell'art 38 disp. att.. Quanto incidono e se incidono i sostegni sociali ed economici (retta asilo, vitto e alloggio in comunità e aiuti psicologici) che il comune e i Servizi sociali erogano alla comunità presso cui sono collocate madre e figlia sull' an e sul quantum del mantenimento?

Occorre sottolineare che ciascun genitore ha il diritto e il dovere, costituzionalmente sancito nell'art. 30 Cost. di mantenere i figli, oltre che di istruirli ed educarli.

L'art. 316- bis c.c. dispone, inoltre, che «i genitori devono adempiere i loro obblighi nei confronti dei figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo (…)».

L'obbligo di contribuzione grava, dunque, su entrambi i genitori in proporzione ai rispettivi redditi e tenuto conto della loro capacità lavorativa.

Senza dimenticare che, a norma dell'art. 337-ter c.c., nella qualificazione dell'assegno devono essere valutate non solo le risorse reddituali e patrimoniali dei genitori ma, tra le altre, i tempi di frequentazione del figlio presso ciascun genitore.

Nel caso di specie, la circostanza che la figlia minore sia collocata unitamente alla madre presso una comunità e che incontri il padre in spazio neutro ha un certo rilievo giacché venendo meno il mantenimento diretto del padre (che è soddisfatto con la frequentazione), il genitore convivente ha maggiori spese a suo carico, soprattutto con riguardo ai costi ordinari i quali presumo che non vengano soddisfatti in toto dalla comunità presso la quale madre e figlia risiedono e che, comunque sia, tali sussidi non potranno essere erogati vita natural durante.

Ritengo, quindi, che il temporaneo sostegno fornito dalla comunità in favore di madre e figlia non possa esonerare né tantomeno incidere in nessun modo sull'obbligo contributivo del padre, il quale è sempre tenuto al versamento dell'assegno di mantenimento in favore della figlia minore.

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