Indicazioni del Ministero della Giustizia per la ripresa dell'attività giudiziaria nei mesi giugno e luglio
22 Giugno 2020
Con l'avvio della fase 2 , prevista dall'art. 83 d.l. n. 18/2020 per il periodo dal 12 maggio al 31 luglio 2020, si è reso necessario unbilanciamento tra ripresa dell'attività giudiziaria e prevenzione e contenimento dell'epidemia da COVID-19. In tale contesto, ilDipartimento dell'organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia ha fornito le indicazioni per una maggiore ripresa delle attività giudiziarie per il periodo giugno – luglio 2020.
Riepilogato il contesto normativo di riferimento, la circolare «invita alla maggiore e progressiva ripresa per i mesi di giugno e luglio dell'attività amministrativa e giudiziaria degli uffici nel quadro di compatibilità territoriale con il miglioramento del contesto epidemiologico, mantenendo le prescrizioni sanitarie e logistiche sino ad oggi consigliate». La circolare ricorda che, con obiettivo di garantire adeguati livelli di protezione per i magistrati e il personale amministrativo, è assicurata la fornitura di dispositivi di protezione individuale a favore delle realtà ad elevata criticità.
Quanto alle modalità organizzative del personale , la circolare invita ad utilizzare istituti contrattuali e forme organizzative di lavoro a distanza e raccomanda, in attuazione dell'art. 263 d.l. n. 34/2020 e dell'art. 87 d.l. n. 18/2020, di operare una diversa modulazione del rapporto tralavoro in presenza rispetto al lavoro agile, in termini quantitativi ai fini di una maggiore ripresa dell'attività.
L'art. 83 d,l. n. 18/2020 ha previsto importanti novità anche in tema di digitalizzazione del processo e dei procedimenti amministrativi di competenza degli uffici amministrativi. In particolare si tratta:
La circolare sottolinea però che «l'utilizzo degli strumenti da remoto rispetto alla platea di soggetti abilitati vede uno scarso utilizzo quantitativo giornaliero rispetto alle abilitazione effettuate con l'unica eccezione della piattaforma e-learning». Si invitano quindi i Capi degli Uffici e i Dirigenti amministrativi ad adoperarsi per l'ampia adozione degli strumenti informatici e al monitoraggio sull'utilizzo degli stessi.
In conclusione, la circolare sottolinea la necessità di proseguire con il constante confronto con l'avvocatura e in particolare con i COA locali già conviolti in alcune scelte organizzative. È dunque opportuno che tale confronto prosegua anche nella fase due per scelte di priorità e di riattivazione anche completa delle attività.
(Fonte: www.dirittoegiustizia.it)
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