Possesso dei requisiti ex art. 80 e regolarità contributiva

20 Luglio 2020

È legittima l'aggiudicazione ad una ditta che ha dichiarato di essere in regola rispetto agli oneri contributivi e poi, in sede di verifica, risulti a suo carico una violazione grave ed accertata risolta mediante accordo con l'Agenzia delle Entrate avvenuto, però, successivamente alla presentazione dell'offerta?

È legittima l'aggiudicazione ad una ditta che ha dichiarato di essere in regola rispetto agli oneri contributivi e poi, in sede di verifica, risulti a suo carico una violazione grave ed accertata risolta mediante accordo con l'Agenzia delle Entrate avvenuto, però, successivamente alla presentazione dell'offerta?

L'aggiudicazione di una gara di appalto di lavori disposta in favore di una ditta che, in sede di presentazione della domanda di partecipazione, ha dichiarato di essere in regola rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse, è illegittima nel caso in cui tale dichiarazione sia successivamente risultata falsa, in ragione della sussistenza di una violazione, nei confronti degli obblighi tributari, risultata grave (superiore alla soglia di Euro 10.000) e definitivamente accertata (nella specie, era stata notificata la cartella di pagamento, preceduta dalla notifica dell'avviso bonario e, successivamente, il ruolo esattoriale era stato reso esecutivo). In punto di definitività della sanzione agli effetti dell'art. 80, comma 4 del Codice, la giurisprudenza ha affermato che «la regolarità fiscale delle imprese partecipanti ad appalti pubblici sussiste quando, alternativamente, a carico dell'impresa non risultino contestate violazioni tributarie mediante atti ormai definitivi per decorso del termine di impugnazione ovvero, in caso d'impugnazione, la relativa pronuncia giurisdizionale sia passata in giudicato. Pertanto, nel caso in cui l'atto di accertamento sia divenuto definitivo per l'infruttuoso decorso del termine di impugnazione oppure per passaggio in giudicato della sentenza, l'impresa che partecipi ad una procedura ad evidenza pubblica deve essere esclusa per il mancato rispetto del requisito della regolarità fiscale ex art. 80 d.lgs. n. 50 del 2016 (Consiglio di Stato, Sez. V, 3 aprile 2018, n. 2049).

Ciò posto, a nulla rileva l'accordo sulla definizione della pretesa tributaria, intervenuto tra la medesima ditta e l'Agenzia delle Entrate, successivamente al termine per la presentazione delle offerte.