RTI: legittima la precisazione del riparto delle quote di esecuzione dei lavori successivamente all’aggiudicazione

Redazione Scientifica
04 Agosto 2020

È legittima l'aggiudicazione a un RTI anche se questi, successivamente al provvedimento di aggiudicazione, precisi il...

È legittima l'aggiudicazione a un RTI anche se questi, successivamente al provvedimento di aggiudicazione, precisi il riparto delle quote di esecuzione dei lavori, purché tale riparto sia, da un lato, del tutto coerente con l'art. 92 del d.P.R. n. 207/2010 e con l'art. 83 del d.lgs. 50/2016 e, dall'altro, in linea con le tempistiche imposte dal disciplinare di gara, che, in coerenza con la direttiva 2014/24/UE, consente l'indicazione, a pena di esclusione, delle quote di esecuzione una volta conseguita l'aggiudicazione. Diversamente opinando, infatti, si finirebbe col ritenere che il coordinamento tra l'art. 83 del codice dei contratti pubblici e l'art. 92 del regolamento di esecuzione imponga, in ogni caso, l'indicazione già in offerta della quota di esecuzione in misura maggioritaria da parte della mandataria, in dubbia compatibilità euro-unitaria con la direttiva n. 24/2014.

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