Il principio “chi inquina paga” non è, ex se, ostativo alla possibilità di esternalizzare il servizio di smaltimento dei rifiuti

Redazione Scientifica
12 Agosto 2020

Il principio del “chi inquina paga” non può essere considerato ostativo, ex se, alla possibilità di esternalizzare il servizio di smaltimento dei rifiuti...

Il principio del “chi inquina paga” non può essere considerato ostativo, ex se, alla possibilità di esternalizzare il servizio di smaltimento dei rifiuti traslando l'obbligazione di pagamento dell'attività di smaltimento del rifiuto dal produttore di quest'ultimo a operatori economici specializzati che, dietro corrispettivo, siano incaricati dagli stessi enti responsabili dell'intera gestione del ciclo dei rifiuti a espletarne tutte le fasi: dalla raccolta, al trasporto, al conferimento in discarica e/o al trattamento dei rifiuti medesimi. L'esternalizzazione è ovviamente condizionata al fatto che il corrispettivo dell'appalto sia idoneo a coprire i costi di smaltimento che l'appaltatore dovrà (presumibilmente) sostenere, oltre che l'utile d'impresa. Pertanto, qualora l'appalto esteso anche allo smaltimento dei rifiuti soddisfi le suddette condizioni, esso costituisce uno strumento di organizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti che non altera i centri di imputazione delle responsabilità rispettivamente gravanti a carico del soggetto produttore dei rifiuti (Comune) e del prestatore di servizio (appaltatore), in base al quadro normativo e ordinamentale di riferimento.

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