Violenza sessuale: l'abuso d'autorità sussiste anche quando la posizione di supremazia è di fatto o di natura privata
02 Ottobre 2020
Le Sezioni Unite della Cassazione penale chiamate a pronunciare sulla questione controversa in diritto: «Se, in tema di violenza sessuale, l'abuso di autorità di cui all'art. 609-bis primo comma, c.p. presupponga nell'agente una posizione autoritativa di tipo formale e pubblicistico o, invece, possa riferirsi anche a poteri di supremazia di natura privata di cui l'agente abusi per costringere il soggetto passivo a compiere o subire atti sessuali», hanno affermato il seguente principio di diritto: «L'abuso di autorità cui si riferisce l'art. 609-bis, comma primo, c.p. presuppone una posizione di preminenza, anche di fatto e di natura privata, che l'agente strumentalizza per costringere il soggetto passivo a compiere o subire atti sessuali». |