Sul contratto di cooperazione

Redazione Scientifica
18 Novembre 2020

Il contratto di cooperazione di cui all'art. 105, comma 3, lett. c/bis del codice appalti si caratterizza per il fatto che: a) disciplina le sole...

Il contratto di cooperazione di cui all'art. 105, comma 3, lett. c/bis del codice appalti si caratterizza per il fatto che: a) disciplina le sole “prestazioni rese in favore dei soggetti affidatari” e non anche l'apporto di qualifiche e requisiti soggettivi mancanti; b) viene ad incidere nella sola fase esecutiva dell'appalto, quindi in un momento che presuppone come già risolta l'individuazione, a monte, di un appaltatore munito dei necessari requisiti: c) il contributo ausiliare regolamentabile mediante detto contratto non può riguardare l'affidamento delle medesime prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto, ma al più “prestazioni che, pur comprese nel complessivo oggetto del contratto e pur necessarie per la corretta esecuzione della prestazione principale, appaiono rispetto a questa di carattere complementare ed aggiuntivo, avendo natura residuale ed accessoria” (Cons. Stato, sez. V, nn. 3211/2020 e 607/2020 e sez. III, n. 1603/2020; Tar Lazio, sez. II bis, n. 14795/2019; Tar Abruzzo, sez. Pescara, nn. 43/2018 e 199/2018; Tar Sicilia, sez. III, n. 2583/2018).

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