Gli atti conclusi dal curatore dei figli minori e loro qualificazione
21 Ottobre 2015
Un accordo relativo alla divisione dell'eredità di uno dei genitori concluso dal curatore dei figli minori per loro conto deve essere qualificato quale misura relativa all'esercizio della responsabilità genitoriale e non quale misura relativa alle successioni. Esso ricade pertanto nell'ambito di applicazione del regolamento Bruxelles II bis . La circostanza che tale misura sia stata richiesta nell'ambito di un procedimento di successione non può essere considerata determinante per inquadrarla nel diritto delle successioni. Difatti, la capacità e le questioni attinenti alla rappresentanza devono essere qualificate in base a criteri autonomi e non devono essere trattate come questioni preliminari dipendenti dai relativi atti giuridici. Invero, l'approvazione dell'accordo di divisione dell'eredità, in considerazione della capacità del minore, si occupa di tutelare essenzialmente l'interesse superiore di quest'ultimo. È utile richiamare, infine, il reg. CE n. 650/2012 sulle successioni, il cui art. 1, par. 2, lett. b), esclude dal suo ambito di applicazione proprio la capacità delle persone fisiche. |