Unioni civili: nessuna discriminazione se per l'età il partner non può beneficiare della pensione di reversibilità
30 Novembre 2016
Una normativa nazionale che, nel quadro di un regime pensionistico professionale, subordina il diritto del partner di beneficiare della pensione di reversibilità, a condizione che l'unione registrata sia stata conclusa prima che il partner contraente abbia raggiunto l'età di 60 anni, non costituisce una discriminazione in base né all'orientamento sessuale né all'età, nelle ipotesi in cui il diritto nazionale non abbia consentito di concludere la registrazione prima del raggiungimento del limite di età.
Gli artt. 2 e 6, par. 2, direttiva 2000/78 devono essere interpretati nel senso che una normativa nazionale come quella di cui trattasi non è in grado di creare disparità a causa dell'effetto combinato di orientamento sessuale ed età, laddove tale normativa non costituisce una discriminazione né sul piano dell'orientamento sessuale né per ragioni di età, considerati isolatamente.
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