Caratteri propri del servizio di parcheggio a pagamento su area pubblica

Il servizio di parcheggio a pagamento di un'area comunale non è configurabile in termini di “servizio pubblico”, dato che il bisogno collettivo che si intende soddisfare è assicurato direttamente ed immediatamente con la messa a disposizione degli automobilisti dello spazio di sosta della vettura, mentre l'attività principale oggetto di affidamento consiste nella raccolta delle somme versate dagli utenti, nella sua contabilizzazione e trasferimento (pro-quota) al Comune. È evidente che si tratta di un'attività che non è diretta a soddisfare l'interesse pubblico all'ordinata sosta dei veicoli, che potrebbe essere ugualmente soddisfatto mediante la messa a disposizione degli stessi spazi a titolo gratuito, bensì mira a ricavare dall'utilizzo dei relativi spazi il corrispettivo dovuto per il (diverso) interesse meramente economico di aumentare le entrate dell'Ente Locale. A tale fine, sono previste anche ulteriori prestazioni accessorie e strumentali, per cui il Concessionario è incaricato anche del compito di “attrezzare” l'area di parcheggio mediante la fornitura dei beni strumentali (parcometri e cassa) necessari alla prestazione del servizio principale (con connesse attività accessorie di installazione e manutenzione, di rifacimento annuale della segnaletica, etc.), con l'aggiunta della concessione di funzioni pubbliche di accertamento e verbalizzazione del mancato pagamento del corrispettivo da parte degli utenti. In sostanza, si tratta di un contratto misto di servizi e forniture, accompagnato da “trasferimento” di alcune funzioni pubbliche, che si svolge secondo uno schema organizzativo collaudato, ed in cui il “rischio di impresa” è attenuato dalla possibilità di prevedere i flussi di entrata generati dall'affluenza ai parcheggi sulla base delle serie storiche delle ultime gestioni fornite dal Comune.