Processo Penale Telematico: il DGSIA offre specificazioni sui servizi da remoto

Redazione scientifica
15 Gennaio 2021

Il DGSIA ha pubblicato una nota che illustra le novità sulla remotizzazione dei servizi che saranno in esercizio all'inizio del 2021 e fornisce alcune specificazioni sugli strumenti in uso che hanno manifestato criticità.

Il DGSIA ha pubblicato, in data 12 gennaio 2021, una nota che illustra le novità sulla remotizzazione dei servizi che saranno in esercizio all'inizio del 2021.

Il documento fornisce alcune specificazioni sugli strumenti messi a disposizione per rendere possibile la prosecuzione dell'attività dell'Amministrazione della giustizia durante il periodo emergenziale.

Accesso da remoto ai sistemi penali. In primo luogo, dato che l'accesso da remoto ad alcuni sistemi informativi penali ha reso possibile la prosecuzione del lavoro dei magistrati e del personale amministrativo, la Direzione Generale si sta preparando ad assicurare l'apertura da remoto dei sistemi penali, in condizioni di sicurezza, a partire dal SICP e dal TIAP-Document@. Per consentire l'accesso ai dati dei registri, sono state riviste le politiche di sicurezza sottese al funzionamento dei sistemi informativi.

Portale Processo Penale Telematico (già Portale Deposito atti Penali – PDP). Ai sensi dell'art. 24 del d.l. Ristori i difensori hanno potuto depositare telematicamente (con valore legale) memorie, documenti, richieste e istanze ex art. 415-bis, comma 3, c.p.p. presso tutte le Procure della Repubblica. Inoltre, il DGSIA chiarisce che verrà pubblicato un nuovo decreto che consentirà il deposito da parte dei difensori presso le medesime Procure della Repubblica di opposizioni al decreto di archiviazione (art. 410 c.p.p.), di denunce/querele (art. 333 e 336 c.p.p.), di nomina, rinuncia e revoca al mandato (art. 107 c.p.p.).

Deposito a mezzo PEC con valore legale. Per tutti gli atti, documenti e istanzi diversi da quelli per cui è possibile il deposito, è consentito il deposito con valore legale se inviati da una casella PEC inserita nel ReGIndE e il deposito presso gli indirizzi PEC degli uffici giudiziari destinatari. Il personale di segreteria/cancelleria annota nel registro informatizzato la data di ricezione nella PEC dell'ufficio. Il personale, poi, inserisce l'atto nel fascicolo telematico. La nota, a tal proposito, specifica che la PEC è mero mezzo di notifica e quindi è in capo al titolare della casella stessa provvedere al suo svuotamento al fine di mantenerla accessabile.

Consultazione da remoto dei fascicoli processuali digitalizzati. Per mezzo del Portale del Processo Telematico (la cui sperimentazione inizierà il 25 gennaio 2021) sarà possibile peri soli difensori già costituiti, consultare da remoto gli atti dei fascicoli digitali presenti nel TIAp-Document@.

Richiesta telematica dei certificati ex art. 335 c.p.p.. È a disposizione anche il sistema Punti di Accesso ai Servizi per i Cittadini (P@ss) che consente a PA e difensori di chiedere per via telematica il certificato di iscrizione delle notizie di reato (ex art. 335 c.p.p.). I difensori ricevono sulla PEC censita sul ReGIndE un link per scaricare il certificato richiesto e possono accedere all'applicativo tramite PST o PDA.

Sistema Informatico Uffici Sorveglianza. Tale sistema consente agli avvocati di accedere, attraverso il PST e per mezzo di un sistema di autenticazione forte, alla consultazione dei fascicoli di rispettiva competenza presso gli Uffici di Sorveglianza.

Presentazione telematica di istanze di liquidazione. Tali richieste, precisa la nota, possono effettuate per via telematica sul servizio esposto LSG, accessibile previa registrazione attraverso il PST. Dal mese di marzo 2021 vi sarà la possibilità per l'istante di autenticarsi con SPID.