L'UCPI proclama l'astensione per manifestare contro i malfunzionamenti del portale PPT

Redazione scientifica
16 Marzo 2021

«La macchina del processo penale versa in una condizione drammatica. I meccanismi processuali sono farraginosi e spesso privi di logica sistematica a causa delle tante riforme emergenziali che nei decenni sono intervenute sempre per restringere le garanzie, così togliendo effettività al rito accusatorio». Per questi motivi, l'Unione delle Camere Penali ha proclamato l'astensione dell'attività giudiziaria penale nei giorni 29, 30 e 31 marzo 2021.

L'Unione delle Camere Penali ha proclamato l'astensione dalle udienze e dall'attività giudiziaria penale per i giorni 29, 30 e 31 marzo 2021. Le regioni dell'agitazioni sono state illustrate in una nota diffusa online dove si legge che «la macchina del processo penale versa in una condizione drammatica. I meccanismi processuali sono farraginosi e spesso privi di logica sistematica a causa delle tante riforme emergenziali che nei decenni sono intervenute sempre per restringere le garanzie, così togliendo effettività al rito accusatorio. Alla crisi di sistema si aggiunge oggi la drammaticità della pandemia con tutte le difficoltà che la accompagnano: strutture sovente fatiscenti, personale di cancelleria in smart working, generale inadeguatezza dei provvedimenti assunti per l'operatività dei singoli uffici giudiziari».

L'UCPI denuncia inoltre «l'emergenza emblematica è il cd. “portale del penale” [...] Il portale ufficializzato è solo quello delle Procure della Repubblica. Il sistema nasce già obsoleto, ma soprattutto presenta continui guasti e inconvenienti tecnici, che ne impediscono il funzionamento: i difensori non possono accreditarsi e ciò mette a repentaglio il rispetto dei termini processuali, i Pubblici Ministeri non hanno tempestiva contezza delle iniziative della difesa. Il deposito nel portale non è corredato da idonea certificazione comprovante l'esito positivo delle operazioni. Spesso, intervenuto il deposito della nomina, è comunque impossibile accedere al fascicolo».

In conclusione «l'impossibilità di accedere anche alle modalità tradizionali di deposito e accesso ai fascicoli, in presenza di un evidente malfunzionamento dei portali, sta determinando una grave lesione dei diritti dei cittadini sottoposti a procedimento penale e delle persone offese che non vedono garantita la loro rappresentanza e la loro difesa tecnica». L'Unione ha dunque auspicato un intervento del Ministro della Giustizia Cartabia ed ha proclamato l'astensione.

(Fonte: Diritto e Giustizia.it)

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