Ufficio Sorveglianza Varese, individuazione indirizzi PEC per i depositi

Redazione scientifica
19 Marzo 2021

A seguito di provvedimento DGSIA, reso in conformità dell'art. 24, comma 4, d.l. 137/2020, si comunica che è stata assegnata all'Ufficio di Varese una casella PEC da utilizzare per il deposito degli atti penali.

L'ufficio di Sorveglianza di Varese comunica che, a seguito di provvedimento DGSIA, reso in conformità dell'art. 24, comma 4, d.l. 137/2020, è stata assegnata all'ufficio una casella PEC da utilizzare per il deposito degli atti penali:

depositoattipenali.uffsorv.varese@giustiziacert.it

Si precisa che questa casella va utilizzata unicamente per gli atti che, per acquisire valore legale, necessitino di formale deposito (istanze, memorie, documentazioni integrative).

Per gli atti voluminosi, si invitano i difensori alla trasmissione a mezzo raccomandata all'indirizzo "Ufficio di Sorveglianza, Piazza Cacciatori delle Alpi n. 4 - 21100 Varese".

Per quanto concerne, invece, altre comunicazioni interlocutorie da trasmettere alle cancellerie (richieste di informazioni, appuntamenti, solleciti, etc.), queste andranno tassativamente indirizzate alle caselle già in uso, che per comodità si riportano:

uffsorv.varese@giustizia.it

uffsorv.varese@giustiziacert.it

Si ribadisce che l'invio a tali caselle non può essere considerato valido per gli atti che necessitino di deposito formale per acquisire valore legale.

Al fine di rendere più efficiente lo smistamento degli atti pervenuti via mail si chiede agli Avvocati di indirizzare correttamente gli atti, evitando di scrivere a più indirizzi mail contemporaneamente.

Pertanto si chiede di indicare nell'oggetto:

1. Tipologia di atto;

2. Nominativo del soggetto;

3. Indicazione dell'eventuale data di udienza;

4. Numero di SIUS (se noto).

Si ricorda che la dimensione massima consentita per il deposito di atti tramite PEC è di 30 MB. Si invitano altresì i difensori ad inoltrare anche una copia NON firmata digitalmente (in caso di problemi con l'apertura del file).

Nel provvedimento DGSIA del 9 dicembre 2020 (allegato alla comunicazione), si specifica il formato dell'atto (v. art. 3):

1. L'atto del procedimento in forma di documento informatico, da depositare attraverso il servizio di posta elettronica certificata presso gli uffici giudiziari indicati nell'art. 2, rispetta i seguenti requisiti:

- è in formato PDF;

- è ottenuto da una trasformazione di un documento testuale, senza restrizioni per le operazioni di selezione e copia di parti; non è pertanto ammessa la scansione di immagini;

- è sottoscritto con firma digitale o firma elettronica qualificata.

2. I documenti allegati all'atto del procedimento in forma di documento informatico rispettano i seguenti requsiti:

- sono in formato PDF;

- le copie per immagini di documenti analogici hanno una risoluzione massima di 200 dpi;

- le tipologie di firme ammesse sono PAdES e CAdES. Gli atti possono essere firmati digitalmente da uno o più soggetti purchè almeno uno sia il depositante.

L'Editore declina ogni forma di responsabilità in caso di eventuale difformità tra il contenuto pubblicato sui siti istituzionali e le prassi delle singole cancellerie.

Pertanto, si invita a verificare sempre con la cancelleria dell'ufficio giudiziario di interesse eventuali aggiornamenti.

Vi invitiamo a segnalarci eventuali modifiche ai protocolli pubblicati scrivendo a redazioneilprocessotelematico@giuffrefl.it.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.