Violazione della vita privata del padre biologico se gli è impedito di riconoscere la sua paternità

10 Dicembre 2020

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha statuito, all'unanimità, che viola l'art. 8 CEDU (diritto al rispetto della vita privata) il rigetto di un'azione di riconoscimento di paternità di un minore, già riconosciuto dal marito della madre, in mancanza di

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha statuito, all'unanimità, che viola l'art. 8 CEDU (diritto al rispetto della vita privata) il rigetto di un'azione di riconoscimento di paternità di un minore, già riconosciuto dal marito della madre, in mancanza di sufficienti garanzie per il presunto padre biologico. Sebbene l'autorità competente abbia operato un esame dettagliato delle circostanze al fine di stabilire che la contestazione del rapporto legale rispetto al marito della madre avrebbe violato l'interesse del minore, il padre biologico non è stato messo nelle condizioni di difendere le proprie prerogative. Così, la legislazione applicabile non ha consentito una valutazione dettagliata dei fatti e una ponderazione dei vari interessi in gioco.

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