Accertamento di paternità e risarcimento del danno

Redazione Scientifica
22 Ottobre 2020

L'omessa informazione dell'avvenuto concepimento, da parte della donna, consapevole della paternità, pure in assenza di una specifica prescrizione normativa impositiva, può integrare, nel ricorso dell'elemento soggettivo del dolo o della colpa, la fattispecie della responsabilità civile di cui all'art. 2043 c.c.

La condotta della madre che abbia omesso di comunicare al padre del nascituro l'avvenuto concepimento, se posta in essere con dolo o colpa, può integrare gli estremi di una responsabilità civile, ex art. 2043 c.c., poiché suscettibile di arrecare un pregiudizio, qualificabile come danno ingiusto, al diritto del padre naturale di affermare la propria identità genitoriale. Nel caso di specie, la S.C. rigetta la domanda risarcitoria del padre, sul presupposto che questi ha sempre negato il riconoscimento del figlio, e le condotte successive non hanno dimostrato né la relazione con la madre, né il desiderio di essere genitore

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