Le linee guida del Tribunale di Siracusa sugli aspetti penali della relazione del curatore

Il Tribunale fallimentare di Siracusa insieme alla Procura presso il tribunale e ad alcuni esponenti dell'Ordine degli avvocati e dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Siracusa hanno costituito una Commissione che ha predisposto le linee guida per la relazione del curatore ex art. 33 l. fall (e per figure analoghe come il commissario d'impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, il commissario governativo e il commissario giudiziale) che verranno poi periodicamente aggiornate anche sulla base delle concrete esperienze.

La relazione ex art. 33 l. fall. è un atto di notevole interesse anche per il P.M. perché costituisce la notitia criminis da cui può essere avviato il procedimento penale per i reati concorsuali. È pertanto importante che indichi quelle circostanze fattuali in grado di indirizzare le indagini del P.M. e della Polizia giudiziaria. Proprio al fine di consentire al P.M. di valutare tempestivamente profili di rilevanza penale il curatore dovrà trasmettere una relazione preliminare sottoforma di questionario in cui vengono segnalati alla Procura eventuali fatti significativi. Inoltre, al fine di assicurare la tempestività e la completezza degli accertamenti, specie nei casi di procedure di medio-grandi o prive di attivo, il curatore potrà avvalersi per il tramite della polizia giudiziaria del supporto della Procura della Repubblica.

Secondo le linee guida predisposte, la relazione del curatore che dovrà prevedere un cappello introduttivo, una sorta di abstract, per dare una visione di massime e di sintesi dell'impresa e dovrà essere strutturata in paragrafi soci così come indicati nel documento, da utilizzare come standard: a) stato della contabilità e dei libri sociali; b) dati concernenti l'attivo e il passivo; c)analisi dei bilanci; d) perdita del capitale sociale e aggravamento del dissesto; e) amministratori.