Sulla perentorietà dei termini processuali nel rito abbreviato

Redazione Scientifica
17 Giugno 2021

Nei giudizi sottoposti a rito abbreviato, il dimezzamento dei termini processuali non incide sul carattere perentorio o ordinatorio ...

Nei giudizi sottoposti a rito abbreviato, il dimezzamento dei termini processuali non incide sul carattere perentorio o ordinatorio dei medesimi. I termini ordinari, ancorché dimezzati ai sensi dell'art. 119, comma 2, c.p.a., conservano il proprio regime dovendosi escludere un mutamento della loro natura giuridica in forza del rito applicato. Pertanto, se perentori rimangono tali. Una diversa impostazione, che non trova alcun fondamento normativo e anzi pregiudica quelle esigenze di celerità, certezza e stabilità poste a fondamento della perentorietà del termine, finirebbe altresì per contrastare con la logica acceleratoria alla quale si ispira il rito speciale di cui all'art. 119, c.p.a. Nel caso di specie, viene in esame l'irricevibilità del ricorso in appello per tardività del deposito, intervenuto oltre il termine perentorio di quindici giorni dalla notifica, in una controversia instaurata su iniziativa dell'AGCM ai sensi dell'art. 21-bis,L. n. 287/1990, rispetto alla quale è stata esclusa l'applicabilità di una rimessione in termini per errore scusabile, istituto eccezionale e di stretta interpretazione anche in ragione di un principio di parità tra le parti.

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