Comportamenti irascibili del minore e trasgressione delle regole genitoriali

Redazione Scientifica
23 Giugno 2021

La condotta compiuta da un minore, concretizzatasi in comportamenti irascibili verso i familiari e nella trasgressione frequente delle regole impartite dai genitori, quali ad esempio il mancato rispetto degli orari di rientro presso la propria abitazione, non sono di per sé sufficienti ad integrare il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi.

In tema di maltrattamenti, affinchè si configuri il delitto di cui all'art. 572 c.p., è necessaria la presenza di atti di vessazione continui e tali da determinare sofferenze e umiliazioni alla vittima, cagionando alla stessa uno stato di disagio continuo e non compatibile con normali condizioni di esistenza. (Nel caso di specie la condotta compiuta dalla minorenne, concretizzatasi in comportamenti irascibili verso i familiari e nella trasgressione frequente delle regole impartite dai genitori, quali ad esempio il mancato rispetto degli orari di rientro presso la propria abitazione, non sono di per sé sufficienti ad integrare il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi.)

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.