Concessioni demaniali: regolamentazione dell'accesso all'infrastruttura in uso esclusivo

Redazione Scientifica
20 Settembre 2021

Non sussiste un principio di impermeabilità nei confronti della concessione demaniale rilasciata ai sensi dell'art. 36, cod. nav., per l'uso esclusivo di un bacino di carenaggio:..

Non sussiste un principio di impermeabilità nei confronti della concessione demaniale rilasciata ai sensi dell'art. 36, cod. nav., per l'uso esclusivo di un bacino di carenaggio, che possa essere ostativo all'introduzione ad opera dell'Autorità portuale di modifiche del Regolamento recante le modalità di utilizzo dell'infrastruttura da parte di terzi. In particolare, l'individuazione di una posizione dominante in capo all'impresa concessionaria di un'infrastruttura non agevolmente duplicabile e la conseguente esigenza di garantirne la massima accessibilità e una maggiore trasparenza nella gestione, conformemente alla normativa in materia di tutela della concorrenza e del mercato (Legge, 10 ottobre 1990, n. 287), hanno reso nel perseguimento dell'interesse pubblico legittimamente necessaria, anche su segnalazione dell'AGCM, la previsione di più adeguate procedure di prenotazione e di obblighi informativi a carico del gestore, al fine di ristabilire un equilibrio nel mercato di riferimento limitando il rischio di comportamenti abusivi e lesivi della libera concorrenza tra le imprese del settore. Del resto, la normativa vigente al momento dell'adozione della modifica, oggetto di contestazione, qualifica la gestione dei bacini di carenaggio come “servizio portuale di interesse generale”, rispetto al quale viene in rilievo un diritto di accesso equo e non discriminatorio degli utenti.

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