Sul controllo analogo nell'in house pluripartecipato

Redazione Scientifica
04 Novembre 2021

L'art. 5, comma 5, d.lgs. n. 50/2016, individua, coerentemente alla giurisprudenza della CGUE poi positivizzata dall'art. 12, comma 3 della direttiva 2014/24/UE...

L'art. 5, comma 5, d.lgs. n. 50/2016, individua, coerentemente alla giurisprudenza della CGUE poi positivizzata dall'art. 12, comma 3 della direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici, i requisiti del controllo analogo congiunto esercitato da amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatori nell'in house providing pluripartecipato. In particolare, è richiesta una rappresentanza di tutte le amministrazioni o enti partecipanti, l'esercizio congiunto da parte dei medesimi di un'influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della controllata, la quale non deve appunto perseguire interessi contrari a quelli delle amministrazioni ed enti controllanti. Si tratta di requisiti indispensabili per la sussistenza di un effettivo controllo sulla gestione della persona giuridica, configurabile a prescindere dal possesso di una quota minima di partecipazione e presupposto per l'ammissibilità dell'in house.

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