Osservatorio sulla Cassazione – ottobre 2021

La Redazione
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15 Novembre 2021

Torna l'appuntamento mensile con l'Osservatorio, una selezione delle più interessanti sentenze di legittimità depositate nel mese di Ottobre.

Procedimento di risoluzione del concordato preventivo

Cass. civ., sez. VI-1, 21 ottobre 2021, n. 29289 – ord.

Il termine di un anno previsto dagli artt. 137 e 186 l. fall. previgenti (medesimo principio è applicabile anche all'art. 186 l. fall. nell'attuale formulazione) entro cui può essere chiesta la risoluzione del concordato preventivo decorre dall'esaurimento delle operazioni di liquidazione, qualora non sia stata fissata la data di scadenza dell'ultimo pagamento (v. in tale senso Cass. n. 27666/2011).

Il procedimento di risoluzione del concordato preventivo non rientra tra i casi in cui è obbligatorio l'intervento del P.M., a norma dell'art. 70 n. 5 c.p.c., posto che tale partecipazione è stata prevista dalla normativa previgente solo nel giudizio di omologazione di cui all'art. 132 l. fall. (norma poi abrogata dal D.lgs. 5/20026).

Il curatore di una società di persone è legittimato a promuovere l'azione revocatoria contro gli atti compiuti dal socio

Cass. civ., sez. VI-1, 21 ottobre 2021, n. 29284 - ord.

Il curatore del fallimento della società di persone ha la legittimazione ad agire per la revocatoria degli atti di disposizione del socio, atteso che, nonostante le masse del fallimento della società e quello del socio siano distinte, l'accrescimento del patrimonio di quest'ultimo, in conseguenza dell'accoglimento dell'azione, produce risultati positivi ai fini del soddisfacimento non solo dei suoi creditori particolari, ma anche dei creditori della società, il cui credito si intende dichiarato per intero anche nel fallimento del primo.

Riqualificazione dell'imputazione di bancarotta preferenziale in bancarotta per distrazione

Cass. pen., sez. V, 14 ottobre 2021, n. 37461 – sent.

Sussiste la violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza nel caso di riqualificazione dell'originaria imputazione di bancarotta preferenziale nel più grave reato di bancarotta per distrazione, quando il fatto storico risulti oggettivamente diverso da quello contestato, per la trasformazione radicale della fattispecie concreta nei suoi elementi essenziali, tale da ingenerare incertezza sull'oggetto dell'imputazione e pregiudicare il diritto di difesa.

Bancarotta fraudolenta documentale e oggetto del reato

Cass. pen., sez. V, 14 ottobre 2021, n. 37459 – sent.

L'oggetto del reato di bancarotta fraudolenta documentale può essere rappresentato da qualsiasi documento contabile relativo alla vita dell'impresa, dal quale sia possibile conoscere i tratti della sua gestione, diversamente da quanto previsto per l'ipotesi di bancarotta semplice documentale, in relazione alla quale l'oggetto del reato è individuato nelle sole scritture obbligatorie.

Bancarotta per distrazione: l'elemento soggettivo per la responsabilità concorrente dell'amministratore di diritto

Cass. pen., sez. V, 14 ottobre 2021, n. 37453 - sent.

In tema di bancarotta documentale, il profilo oggettivo della responsabilità dell'amministratore di diritto può essere certamente ancorato all'art. 40, comma 2, c.p., ma il profilo soggettivo della sua responsabilità va accertato caso per caso, valutando il significato probatorio dell'intero contesto della sua azione: la pur consapevole accettazione del ruolo di amministratore apparente non necessariamente implica la consapevolezza di disegni criminosi nutriti dall'amministratore di fatto.

L'elemento soggettivo del reato di causazione del fallimento per operazioni dolose

Cass. pen., sez. V, 14 ottobre 2021, n. 37450 - sent.

Il reato di causazione del fallimento per operazioni dolose, di cui all'art. 223, comma 2, n. 2, II parte, l.fall., è punito esclusivamente a titolo di dolo: l'elemento soggettivo richiesto perché possa dirsi integrata la fattispecie in esame non è la volontà diretta a provocare lo stato di insolvenza, essendo sufficiente la coscienza e volontà che le operazioni - che si concretano in abusi o infedeltà nell'esercizio della carica ricoperta o in atti intrinsecamente pericolosi per la salute economico-finanziaria della società, e come tale, dolosi - diano o possano dare luogo alla decozione.