Non costituisce subappalto l'esecuzione di servizi a mezzo terzi in virtù di contratti continuativi sottoscritti prima dell'indizione della gara

La questione. L'Asl Roma 1 indiceva una “gara ponte” a procedura aperta per l'affidamento, tramite accordo quadro, del servizio di ventiloterapia meccanica domiciliare.

All'esito dell'aggiudicazione della gara ad altro operatore, la terza classificata proponeva 11 motivi di ricorso.

In particolare, con il quinto motivo, la ricorrente chiedeva l'esclusione dell'impresa aggiudicataria per mancata dichiarazione del subappalto in relazione alle prestazioni di consegna e ritiro delle apparecchiature nonché al numero verde.

La decisione. Il Collegio ha rilevato che, dai giustificativi resi dall'impresa in sede di chiarimenti, fosse chiaramente evincibile che l'aggiudicataria avesse previsto di eseguire i servizi di consegna e di call center a mezzo di soggetti terzi in ragione di contratti continuativi di cooperazione, servizio e/o fornitura sottoscritti in epoca anteriore alla indizione della procedura finalizzata alla aggiudicazione dell'appalto ex art. 105, comma 3, lett. c-bis), d.lgs. n. 50/2016.

Il TAR ha quindi respinto la censura, rilevando che la fattispecie non potesse essere inquadrata nell'istituto del subappalto, dal momento che la società aveva semplicemente dichiarato di avvalersi di lavoratori interinali che lavorano presso l'organizzazione di un altro soggetto giuridico, previo pagamento delle somme all'Agenzia autorizzata che ha procurato la manodopera, per svolgere, in proprio e con organizzazione a proprio rischio, alcuni servizi quale quello della consegna e ritiro dei macchinari e del servizio di call center.