Confisca del denaro costituente prezzo o profitto del reato: la sentenza delle Sezioni unite
25 Novembre 2021
Le sezioni unite della Cassazione penale, chiamate a pronunciarsi sulla questione controversa in giurisprudenza «se il sequestro delle somme di denaro giacenti su conto corrente bancario debba sempre qualificarsi come finalizzato alla confisca diretta del prezzo o profitto derivante dal reato anche nel caso in cui la parte interessata fornisca la "prova" della derivazione del denaro da titolo lecito» (v. PALIERO, Il dilemma del prigioniero: presunzione di res illicita vs confisca coûte que coûte. Le Sezioni Unite a una svolta?), hanno affermato il seguente principio di diritto:
«Qualora il prezzo o il profitto derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca viene eseguita, in ragione della natura del bene, mediante l'ablazione del denaro, comunque rinvenuto nel patrimonio del soggetto, che rappresenti l'effettivo accrescimento patrimoniale monetario da quest'ultimo conseguito per effetto del reato; tale confisca deve essere qualificata come confisca diretta, e non per equivalente, e non è ostativa alla sua adozione l'allegazione o la prova dell'origine lecita del numerarlo oggetto di ablazione». |