PTT: rapporto trimestrale su udienza a distanza, trasmissioni telematiche e atti digitali
27 Dicembre 2021
Il Portale della Giustizia Tributaria ha pubblicato il rapporto trimestrale (luglio-settembre 2021) sul contenzioso tributario, analizzando anche i dati relativi all'udienza a distanza, alle trasmissioni telematiche e all'utilizzo degli atti digitali.
Udienza a distanza. Nel periodo considerato il 32,0% delle controversie, pari a 12.698, è stato discusso da remoto (CTP: 31,6%; CTR: 32,8%); 52 controversie sono state rinviate per problemi legati al mancato o insufficiente collegamento. Delle controversie discusse da remoto, l'83,4% si è tenuto in pubblica udienza, mentre il restante 16,6% si è svolto in camera di consiglio. Complessivamente, il ricorso ai servizi telematici per lo svolgimento delle udienze è cresciuto, in termini percentuali, passando dal 19,8% registrato nel primo trimestre 2021 al 32,0% del trimestre in esame. L'area geografica che registra la maggiore percentuale di udienze svolte da remoto è il Nord-Est con il 54,4%, seguito dal Nord-Ovest 41,5%, dal Centro 35,0%, dal Sud 31,4% e dalle Isole 16,1%.
Trasmissioni telematiche. Nel trimestre luglio-settembre 2021, il 98,78% della documentazione riguardante le controversie depositate nei due gradi di giudizio è stata trasmessa attraverso il canale telematico e solo l'1,22% è stata depositata in formato cartaceo (pari a 3.839 documenti, di cui 998 controversie e 2.841 controdeduzioni e altri allegati). Analizzando le controversie con valore fino a 3.000 euro, si riscontra che il deposito degli atti giudiziari digitali ha raggiunto:
Provvedimenti giurisdizionali digitali. Il servizio Provvedimenti Giurisdizionali Digitali (PGD), attuato dal 1° dicembre 2020 presso la CTP di Roma e la CTR del Lazio e dal 1° giugno 2021 esteso alle CT Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia, è dedicato all'automazione dell'iter di redazione, approvazione, firma e deposito dei provvedimenti giurisdizionali nel processo tributario, ponendosi come un efficace strumento operativo volto a: contribuire alla dematerializzazione dei documenti (il provvedimento è nativo digitale); fornire un supporto all'attività dei giudici attraverso il rapido accesso alle informazioni della controversia e al fascicolo processuale; uniformare il formato e le modalità di redazione dei documenti prodotti; semplificare l'intero processo di produzione dei provvedimenti con conseguente riduzione dei tempi di deposito. Nel trimestre interessato, la percentuale dei provvedimenti definitori digitali è pari al 44,4% del totale delle sentenze depositate, con il tempo medio per il deposito pari a 36,3 giorni. Il restante 55,6% di provvedimenti definitori cartacei ha registrato un tempo medio di deposito è pari a 100,3 giorni. |