Legge di bilancio 2022: le novità sui sostegni alle famiglie

07 Gennaio 2022

La Legge di Bilancio 2022, (legge n. 234 del 30 dicembre 2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 310 del 31-12-2021 - Suppl. Ordinario n. 49), introduce importanti novità in materia di Fisco e Lavoro che interessano le famiglie.Alcune delle principali novità, infatti, toccano ambiti di estrema attualità quali le pensioni, con l'introduzione di “Quota 102”, l'avvio della revisione dell'IRPEF, novità sulla cassa integrazione e sul reddito di cittadinanza, nonché azioni contro il caro bollette.Nel presente contributo vengono riportati in modo sintetico i principali punti d'interesse per le famiglie.
Introduzione

Le risorse stanziate nella Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234 del 30 dicembre 2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 310 del 31-12-2021 - Suppl. Ordinario n. 49)per lavoratori e famiglie sinteticamente sono:

• 8 miliardi per il taglio delI'IRPEF con le relative nuove aliquote e detrazioni;

• 1 miliardo aggiuntivo per il reddito di cittadinanza 2022;

• 3,8 miliardi per gli interventi contro il caro-bollette;

• 1,5 miliardi per le pensioni;

• 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali.

Riforma delle aliquote IRPEF

La legge di bilancio 2022 prosegue nella direzione di una riforma fiscale strutturata che dovrebbe proseguire nell'anno appena iniziato.

In particolare, al fine di lasciare più parte di reddito nelle tasche delle famiglie, la manovra ha destinato 8 miliardi per il taglio dell'Irpef:

Le aliquote passano da cinque a quattro e saranno:

- al 23% per i redditi fino a 15.000 euro,

- al 25% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro,

- al 35% tra 28.000 e 50.000 euro

- al 43% oltre i 50.000 euro.

L'IRAP, l'Imposta regionale sulle attività produttive, viene abrogata: dovrebbero beneficiarne circa un milione di lavoratori autonomi e imprese individuali.

I lavoratori dipendenti, con redditi fino a 35.000 euro all'anno, potranno chiedere un abbattimento dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali.

Occorre ricordare anche l'impatto dell'entrata in vigore dell'assegno unico universale per le famiglie: l'effetto combinato della riforma dell'Irpef e dell'assegno unico, secondo le prime proiezioni effettuate, dovrebbe indirizzare i maggiori benefici sui nuclei familiari con almeno due figli e redditi medio/bassi, percettori di redditi da lavoro dipendente e autonomo

Dalle prime simulazioni effettuate dalla Fondazione Studi CdL, si osserva che la rimodulazione delle aliquote Irpef dovrebbe dare maggiori vantaggi per i redditi tra i 40.000 e i 50.000 euro; l'assegno universale dovrebbe sostenere maggiormente i nuclei familiari numerosi e a basso reddito; lo sgravio contributivo in manovra invece dovrebbe agevolare i dipendenti con retribuzioni fino ai 35.000 euro.

L'effetto combinato dei tre interventi dovrebbe incidere in modo determinante su nuclei con redditi tra gli 11.000 ed i 30.000, riducendosi progressivamente.

Le nuove misure di sostegno della maternità e paternità

La Legge di Bilancio 2022 ha previsto la revisione di alcune misure rivolte al sostegno della maternità e della paternità, che si affiancano anch'esse all'attuazione dell'Assegno unico universale per i figli, il quale da marzo 2022 modificherà sensibilmente l'aiuto economico alle famiglie.

La manovra rafforza infatti l'indennità di maternità ai redditi più bassi, introduce un incentivo per il ritorno al lavoro, riforma il congedo di 10 giorni ai padri, che diventa così stabile.

a)Il sostegno alla maternità delle lavoratrici autonome

La manovra prevede che l'indennità di maternità sia riconosciuta per ulteriori tre mesi a decorrere dalla fine del periodo di maternità alle:

• lavoratrici iscritte alla gestione separata non iscritte ad altre forme obbligatorie,

• alle lavoratrici autonome,

• alle imprenditrici agricole,

• alle libere professioniste iscritte ad un ente che gestisce forme obbligatorie di previdenza.

Il requisito oggettivo per la fruizione dell'indennità è che le neo mamme abbiano dichiarato, nell'anno precedente l'inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore agli 8.145 euro, incrementato annualmente del 100 per cento della variazione annuale dell'indice ISTAT.

b)Esonero contributivo post-maternità

Per l'anno 2022, in via sperimentale, è riconosciuto, un esonero contributivo del 50% per un anno dal versamento dei contributi previdenziali delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, a decorrere dalla data del rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno. Ciò mantenendo ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

c)Congedo parentale per i padri

La manovra rende stabile a favore dei padri lavoratori dipendenti il congedo di dieci giornate di astensione dal lavoro retribuite al 100% e di un giorno di congedo facoltativo non retribuito da utilizzare entro i cinque mesi di età del figlio.

La misura era già prevista in forma sperimentale per il 2021, ma ora viene portata a regime per gli anni a venire.

Fondi per Asili nido

Uno dei problemi che provoca problematiche per il mantenimento del posto di lavoro per le mamme lavoratrici è la carenza dei posti negli asili. L'ISTAT ha calcolato nel 2020 che negli asili nido italiani vi erano 25,5 posti ogni 100 bambini sotto i tre anni. L'Unione Europea nel 2002 aveva fissato al 33% la soglia di rapporto necessaria “per sostenere la conciliazione della vita familiare e lavorativa e promuovere la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro”.

Le risorse derivanti dal PNRR hanno consentito con la legge di bilancio 2022 di incrementare la quota del Fondo di solidarietà comunale per potenziare il numero di posti disponibili negli asili nido per raggiungere il minimo garantito di 33 per cento su base locale entro il 2027. Sono disponibili complessivamente 4,6 miliardi di euro fino al 2026.

Aiuti in favore delle famiglie con disabili

La Legge di Bilancio 2022 prevede che le famiglie con a carico una persona disabile possano fruire del sostegno di un Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità. Per questo la Legge dispone che vengono destinati al fondo incrementi di 50 milioni euro ogni anno, dal 2022 al 2026.

Bonus figli e Fondo di prima casa

Come si è detto nel 2022 parte l'assegno unico familiare, a sostegno delle famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza a 21 anni.

Si parte da una cifra minima mensile di 50 euro a figlio fino ad un massimo di 175 per gli Isee più bassi. L'assegno unico familiare sostituirà i precedenti assegni per i nuclei familiari.

La legge di bilancio 2022 rifinanzia anche il Fondo di garanzia per la prima casa

Il Fondo prevede che sia lo Stato a offrire ai cittadini garanzie per l'accensione di mutui per l'acquisto di unità immobiliari. Si prorogano per il 2022 gli incentivi fiscali previsti per l'acquisto della prima casa da parte dei giovani fino a 36 anni: le famiglie giovani potranno usufruire del bonus prima casa che esenta i giovani fino ai 36 anni dal pagamento delle imposte sull'acquisto immobiliare. In particolare, è prevista l'esenzione dall'imposta di registro, ipotecaria e catastale. In caso di acquisto soggetto a Iva, è riconosciuto un credito d'imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all'acquisto. È prevista, inoltre, l'esenzione dall'imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.

Alcune novità della “Legge di bilancio 2022” per i giovani: cenni

- Per i giovani è prevista la messa a regime del Bonus Cultura da 500 euro annui per i diciottenni.

- Viene rifinanziato il Fondo affitti giovani per concedere uno sconto fiscale del 20% sugli affitti pagati dai giovani tra 20 e 31 anni che vanno a vivere da soli. L'importo massimo della detrazione sarà di 2400 euro annui.

Il nuovo bonus di 1.000 euro per lavoratori fragili

La Legge di Bilancio 2022 prevede un contributo per chi si è assentato da lavoro per oltre un mese nel 2021 e ha raggiunto il limite massimo indennizzabile per malattia.

Tali lavoratori hanno diritto a un importo una tantum di 1.000 euro non tassati.

Il bonus di 1.000 euro è riconosciuto ai lavoratori fragili se:

• la prestazione lavorativa non è stata resa in modalità agile;

• gli stessi soggetti hanno raggiunto il limite massimo indennizzabile di malattia.

Inoltre, per il bonus di 1.000 euro non viene riconosciuta contribuzione figurativa.

Ulteriori istruzioni per la domanda saranno fornite successivamente dall'INPS.

Aiuti per il caro bollette

Con il nuovo anno scattano nuovi aumenti per le bollette di luce e gas. Per questo la legge di bilancio 2022 stanzia quasi 2 miliardi in aiuti contro il caro energia.

Nel primo trimestre sono annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16,5kwh. L'Iva sul gas è abbassata al 5%. Le famiglie che non riusciranno a pagare le bollette dei primi quattro mesi dell'anno potranno rateizzarle senza interessi fino a 10 mesi.

Le novità in tema di pensioni: cenni

Le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2022 in campo previdenziale prevedono:

- lo stop di Quota 100, e il passaggio solo per il 2022 a “Quota 102” (requisiti 64 anni d'età e 38 di contributi);

- la proroga di “Opzione donna” con calcolo della pensione interamente contributivo, fruibile dalle lavoratrici con 35 anni di contributi versati e con requisiti anagrafici inalterati:

  • 58 anni d'età per le dipendenti;
  • 59 per le autonome.

- nuova uscita anticipata per i dipendenti delle Pmi in crisi a 62 anni grazie ad un Fondo per i dipendenti delle piccole e medie imprese in crisi.

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