Concessione autostradale e mancato adeguamento del canone concessorio

Redazione Scientifica
28 Marzo 2022

La mancata conclusione della fase istruttoria di approvazione del nuovo P.E.F. non è motivazione idonea a giustificare l'arresto del procedimento di aggiornamento tariffario autostradale.

La mancata conclusione della fase istruttoria di approvazione del nuovo P.E.F., preordinato a determinare il valore delle componenti della formula per l'adeguamento tariffario autostradale, non integra idonea motivazione al fine di determinare l'arresto del procedimento di aggiornamento tariffario; altrimenti venendosi ad implementare, invero, surrettiziamente (e, comunque, al di fuori della perimetrazione ex lege delle ipotesi all'uopo contemplate), il novero delle fattispecie di consentita sospensione del procedimento.

La scadenza della concessione autostradale così come la mancata approvazione del PEF transitorio prescritto dalla Delibera CIPE n. 38/2019 non giustificano il mancato adeguamento del canone concessorio.

Va escluso che la scadenza della concessione autostradale, così come la mancata approvazione del PEF transitorio prescritto dalla Delibera CIPE n. 38/2019, legittimamente possano assurgere a motivazioni idonee a giustificare il mancato adeguamento del canone concessorio.

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