Oneri formali e profilo temporale del provvedimento di annullamento

Redazione Scientifica
10 Maggio 2022

È doveroso l'annullamento d'ufficio dell'aggiudicazione quando, in un procedimento suddiviso per lotti, sia sopravvenuto l'annullamento da parte...

L'autotutela consistente nella caducazione delle aggiudicazioni eccedenti dei lotti, rispetto al limite massimo dei quattro lotti aggiudicabili ad un medesimo operatore economico in senso sostanziale, in applicazione dei principi euro-unitari di buona amministrazione, di equità, di parità di trattamento e di effettività della tutela, deve configurarsi, alla stregua dei presupposti di cui all'articolo 21-nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, come attività sostanzialmente vincolata; pertanto, deve ritenersi doveroso l'annullamento d'ufficio dell'aggiudicazione quando sia sopravvenuto l'annullamento da parte del giudice amministrativo dell'atto presupposto relativo alla corretta interpretazione del vincolo di aggiudicazione, il quale sarebbe sostanzialmente eluso ove si opponesse l'eccezione del giudicato formatosi sulle aggiudicazioni dei lotti eccedenti il numero massimo di lotti aggiudicabili ad un medesimo operatore economico (è richiamata la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, Grande Sezione, 12 febbraio 2008 in C-2/2006, secondo cui il giudicato formatosi su una interpretazione, successivamente ritenuta non conforme al diritto euro-unitario, non costituisce un limite all'esercizio dell'autotutela).

L'autotutela c.d. doverosa, intesa come attività di obbligatorio ripristino delle regole della concorrenza che si assumono violate, esclude in concreto ed a monte la sussistenza di una situazione di legittimo affidamento del privato, onde non necessita di essere comparata con l'interesse pubblico, il quale deve essere semplicemente evidenziato e richiamato nella motivazione del provvedimento e deve ritenersi, per ciò solo, preminente rispetto agli altri interessi coinvolti nella fattispecie concreta.

Il termine ragionevole per l'adozione di un provvedimento di autotutela doverosa deve ritenersi decorrente solo dal momento della scoperta, da parte dell'amministrazione, dei fatti e delle circostanze posti a fondamento dell'atto di ritiro, ossia dell'illegittimità del provvedimento annullato.

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