Il diritto al rispetto della vita privata e familiare del figlio nato da madre surrogata prevale sulla realtà biologica

06 Giugno 2022

Il rifiuto dei tribunali nazionali di accertare la paternità del ricorrente in un caso di maternità surrogata dopo che il figlio sia stato affidato dalla madre surrogata a una terza coppia rileva alla luce dell'articolo 8 CEDU.

Il rifiuto dei tribunali nazionali di accertare la paternità del ricorrente in un caso di maternità surrogata dopo che il figlio sia stato affidato dalla madre surrogata a una terza coppia rileva alla luce dell'articolo 8 CEDU. Rispetto alla realtà biologica rivendicata dal ricorrente e al suo diritto alla tutela della vita privata, prevale il diritto al rispetto della vita privata e familiare del figlio, laddove le ragioni per giustificare l'ingerenza siano pertinenti e sufficienti ai fini dell'articolo 8, paragrafo 2 CEDU. Si è realizzata tuttavia una violazione dell'articolo 8 CEDU poiché una procedura superiore a sei anni risulta incompatibile con l'obbligo di diligenza eccezionale richiesto nelle circostanze di una causa di questo tipo. Tale violazione non può rimettere in discussione le valutazioni già acquisite rispetto all'interesse superiore del minore.

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