Sul mancato esercizio dei poteri di valutazione della rilevanza di vicende che hanno portato a precedenti provvedimenti espulsivi

Redazione Scientifica
16 Giugno 2022

Il mancato esercizio dei poteri valutativi della Stazione appaltante in ordine alla rilevanza, ai fini della affidabilità dell'operatore economico, delle vicende in forza delle quali sono stati adottati precedenti provvedimenti espulsivi evidenzia la violazione dell'art. 80, comma 5, lett c-bis) del d.lgs. 50/2016, nella parte in cui prevede quale causa di esclusione l'omissione delle “informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione”, non potendo il G.A. sostituirsi all'Amministrazione nella valutazione in argomento, stante il divieto scolpito dall'art. 34, comma 2, del c.p.a.

Il mancato esercizio dei poteri valutativi della Stazione appaltante in ordine alla rilevanza, ai fini della affidabilità dell'operatore economico, delle vicende in forza delle quali sono stati adottati precedenti provvedimenti espulsivi evidenzia la violazione dell'art. 80, comma 5, lett c-bis) del d.lgs. 50/2016, nella parte in cui prevede quale causa di esclusione l'omissione delle “informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione”, non potendo il G.A. sostituirsi all'Amministrazione nella valutazione in argomento, stante il divieto scolpito dall'art. 34, comma 2, del c.p.a.

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