La PEC diventa europea
01 Luglio 2022
Lo scorso 27 giugno AgID ha dato notizia sul proprio sito della pubblicazione del nuovo standard ETSI EN 319 532-4, grazie al quale viene resa effettiva l'interoperabilità a livello europeo dei sistemi di recapito elettronico certificato qualificato in conformità con il Regolamento eIDAS. La scelta dell'ente regolatore europeo è caduta sull'utilizzo del protocollo di trasporto REM al quale anche la nostra PEC potrà uniformarsi con alcuni adattamenti non particolarmente invasivi, già peraltro studiati e messi a punto in appositi documenti predisposti dall'Agenzia per l'Italia Digitale. In questo modo la posta elettronica certificata (PEC) italiana diventerà interoperabile con gli altri sistemi di e-Delivery europei basati sul medesimo protocollo.
Inoltre, questo passaggio tecnologico porterà a compimento l'iter normativo previsto dall'art. 8, comma 5, del decreto legge n. 135 del 2018; potrà così essere emanato il DPCM con il quale verranno adottate le misure necessarie a garantire la conformità dei servizi di posta elettronica certificata al regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014 (regolamento eIDAS).
Conseguentemente, a far data dall'entrata in vigore del suddetto decreto, verrà abrogato l'art. 48 del Codice dell'amministrazione digitale, che designa la PEC quale unico strumento per la trasmissione telematica di comunicazioni che necessitano di una ricevuta di invio e di una ricevuta di consegna. Grazie ai nuovi standard di interoperabilità potranno infatti essere utilizzati tutti i servizi di recapito elettronico che rispettano la norma ETSI EN 319 532-4 e che risultano censiti all'interno degli elenchi di fiducia tenuti dalla Commissione Europea. |